Eremo (Romitorio) delle Centelle – Fematre di Visso
Cenni storici
La chiesetta, dedicata alla Madonna del Casale, e comunemente chiamata “ Il Romitorio” sorge in un versante del monte Cimamonte a sud del paese di Fematre.
Si hanno poche notizie certe dalla fabbrica eretta in seguito ad una scampata pestilenza nel paese di Castel Vecchio, insediamento rurale sull’altro versante della Valnerina, in segno di devozione alla Madonna del Casale e che dovrebbe risalire alla seconda metà del 1600 così come testimoniata da un concio di pietra con incisa la data 1666.
Nel corso dei secoli la piccola chiesa, con limitrofo romitorio denominato “delle Centelle” sembra non avere subito alcun rimaneggiamento ad eccezione fatta per il rifacimento di una porzione di copertura avvenuta nel 1990.
A fianco dell’Eremo sorge un moncone di torre medievale, costruita come fortificazione e avvistamento a difesa della viabilità della Valnerina, dove è ancora visitabile il vano seminterrato.
La terminologia “Centelle” molto usata nei toponimi della zona appenninica, deve tradursi come centum cellae ad indicare laure eremitiche molto diffuse in tali zone montane.
Descrizione strutturale
La Chiesa di modeste dimensioni si presenta su pianta rettangolare ad unica navata con sacrestia e portico antistante l’ingresso principale.
L’intera struttura muraria assai semplice nella sua organizzazione spaziale è costituita da pareti murarie di notevole spessore formate da conci lapidei di origine calcarea legati con malta di pessima qualità su cui è impostata la copertura costituita da una struttura portante in legno ed impalcato in laterizio.
Tutta la struttura muraria risulta intonacata con intonaco a malta di calce, graniglia e sabbia di colorazione rosata.
La struttura lignea del tetto della chiesa è costituita da due capriate semplici con manaco centrale, sormontate da terzere e correnti; il sottomanto è costituito da tavelline in laterizio ed il manto da coppi di vecchia fattura non in buono stato di conservazione ad eccezione della porzione di tetto che copre la sacrestia recentemente rifatta.
Come anticipato sopra la struttura portante è costituita da muratura di pietra intonacata, lo spessore delle murature risulta variabile da 60 cm a 75 cm; gli elementi lapidei sono legati con malta di calce e sabbia.
Dimensionalmente l’aula ha una lunghezza interna di circa 7 metri per circa 4.30 metri di larghezza; complessivamente compresa la sacrestia ed il portico esterno la lunghezza perimetrale esterna in pianta è di circa 17.00 mentre l’altezza libera interna del pavimento all’intradosso del colmo del tetto è di 4,90 metri l’altezza libera sotto alla catena della capriata è di circa 3,70 metri.
Internamente l’aula si presenta decorata a tempera con disegni di tipo geometrici e floreali. Si segnala la presenza di un affresco sito sull’altare raffigurante la Madonna S. Antonio e S. Giovanni Battista.
Al di sopra della parete di separazione fra sacrestia ed aula è impostata la piccola vela campanaria anch’essa in pietrame intonacato. All’interno della chiesa è presente un dipinto murale all’interno della nicchia sovrastante l’altare, di autore ignoto, databile epoca XVI, raffigurante la Madonna, S. Antonio, S. Giovanni Battista che presenta diverse fessurazioni e lesioni di tipo diffuse; sono inoltre contenuti nella chiesa alcuni “ex voto” di fedeli devoti.
Tradizioni devozionali
Il culto della Madonna è ancora sentito fra i pochi abitanti del paese che ancora curano l’edificio e una volta l’anno vi i recano per la messa per la festa del 15 di Agosto.
In passato era molto più sentita la devozione alla Madonna tanto che a partire dalla domenica dopo Pasqua ogni domenica gli abitanti si recavano alla chiesetta in orante processione per sette domeniche.
Santuario Terapeutico
La devozione popolare racconta che la Madonna faceva le grazie e quando stava male qualcuno si chiamavano 7 ragazze, le pagavano e si andava a pregare per l’ammalato.
Descrizione itinerario
Il breve itinerario inizia dall’abitato di Fematre (mt.928 s.l.m.) per la via a sinistra della chiesa al centro del paese, che attraverso i campi si dirige verso il Fosso di Valle Scura; lo si attraversa tra grandi querce e s’imbocca l’ampia carrareccia che percorre tutto il versante orientale del Cimamonte, procedendo quasi in piano.
Si giunge ad un’edicola (mt. 841 s.l.m.), proseguendo oltre il tracciato si fa ripido scendendo fino all’eremo (mt. 744 s.l.m. 1 ora).
La Romitoria delle Centellé è situata tra i fitti boschi cerro che ammantano il versante destro della Valnerina, nel tratto compreso fra i Molini di Visso.
L’ambiente ospita alcune specie importanti di mammiferi fra cui il gatto selvatico, l’istrice e il capriolo. Si ritorna al punto di partenza seguendo lo stesso itinerario (1,30 ora).
Dislivello complessivo: 184 mt.
Tempo: 2,30 ore
Lunghezza percorso: 2.900 mt.
Bibliografia
I Sentieri del Silenzio-guida agli eremi rupestri ed alle abbazie dell’Appennino umbro-marchigiano di Andrea Antinori Società Editrice Ricerche
Cartellonistica sul posto
Da vedere nella zona
Pieve di Santa Maria Assunta – Fematre