Eremo di Sant’Antimo – Monteluco di Spoleto (PG)
Cenni Storici
In località Sant’Antimo già prima della seconda guerra mondiale esisteva un piccolo abitato accanto a cui sorgeva una struttura ricettiva.
Alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso l’edificato esistente fu abbattuto per realizzare una nuova struttura alberghiera, fortemente voluta da Giancarlo Menotti, ideatore del Festival dei due Mondi; in suo onore gli spoletini ribattezzarono subito il nuovo complesso come albergo del Matto.
L’edificio, poi trasformato in pensionato per i dipendenti postali, è abbandonato da molti anni, preda dei vandali e meta prediletta dei cercatori di spettri.
Per giungere all’Eremo di Sant’Antimo si prende una strada che costeggia il nucleo principale della struttura, sempre proseguendo si lascia sulla sinistra l’ampio spazio dei campi sportivi, poco dopo sulla destra si trova un belvedere, alla sua destra si trova un ripido sentiero, non ben visibile, che conduce ad un’edicola, probabilmente ricostruita alla fine del secolo scorso, ma di antiche origini. Continuando a scendere il sentiero, invaso dalla vegetazione e non ben visibile, piega a destra e riprende a salire fino a giungere a un grosso scoglio calcareo ove si incontra l’eremo.
La grotta è chiusa da una parete in muratura costituita da pietrame appena sbozzato, posto in opera prevalentemente a secco, su cui poggia una copertura composta da travi e rami.
Sulla roccia a destra dell’ingresso sono incise due croci, intercalate da una nicchia; a sinistra dell’ingresso, munito di un architrave in legno, si apre una finestrella, anch’essa architravata. L’interno mostra evidenti tracce di un adattamento eremitico e segni di uso in tempi relativamente recenti.
Il pavimento è in terra battuta, a destra dell’ingresso si trova un piano in pietra, presumibilmente un giaciglio, in fondo alla grotta se ne trova un altro, più rialzato, con ogni probabilità era un altare.
Lungo tutta la grotta si trovano nicchie e ripiani.
Attenzione
Si invita a utilizzare la massima prudenza, che vi sono tratti di sentiero non protetti con sottostante dirupo.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia l’amico Lamberto Gentili per le utili indicazioni fornite.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
L. Gentili – L. Giacchè – B. Ragni – B. Toscano – L’Umbria – Manuali per il territorio – Spoleto - Roma, 1978
Da vedere nella zona
Abbazia di San Ponziano
Chiesa di San Paolo
Basilica di San Salvatore
Chiesa di San Michele Arcangelo
Monastero di Santa Maria inter Angelos detto “delle Palazze“
Monastero di Sant’Elisabetta
Chiesa di San Leonardo delle Penne
Fortilizio dei Mulini
Convento di Sant’Antonio
Eremo di San Francesco di Paola
Eremo di San Paolo Primo Eremita
Eremo di San Bonifacio
Eremo di Santa Annunziata
Eremo di Santa Maria delle Grazie
Eremo di Sant’Isacco
Eremo di San Michele Arcangelo
Eremo di Santa Maria Maddalena
Eremo di San Giovanni Battista
Eremo di San Girolamo
Eremo di Santa Maria Egiziaca
Eremo di Santa Croce
Eremo di San Pietro Parenzi
Eremo Francescano di Monteluco
Cappella di Santa Caterina d’Alessandria
Abbazia di San Giuliano
Chiesa di San Pietro extra moenia
Mappa
La localizzazione è approssimativa
Link coordinate: 42.729213, 12.761398