Eremo di San Verecondo – Fabriano (AN)
Cenni Storici
La piccola chiesa di San Verecondo si trova immersa nei boschi nei monti soprastanti Paterno, frazione di Fabriano.
Non ci sono notizie certe sulla data di edificazione di questa chiesa, viene menzionata per la prima volta in un documento del 1123.
Un tempo residenza eremitica, oggi la chiesa viene utilizzata su richiesta e tutti gli anni, il 10 maggio, gli abitanti del paese vengono dalla valle in processione per festeggiare il loro patrono.
Della vecchia casa eremitica è rimasta una piccola parte annessa alla chiesa e oggi adibita a sagrestia.
Aspetto esterno
La chiesetta è molto semplice, esternamente si presenta in muratura faccia a vista.
E’ praticamente priva di finestre, a parte una piccola feritoia nel prospetto principale. L’ingresso avviene sul lato lungo attraverso una piccola porta con architrave in legno.
Inteno
L’interno è costituito da una stanza a pianta rettangolare voltata a botte con pavimento in cotto sopraelevato di un gradino nella zona dell’altare.
Nelle pareti ci sono tracce di affreschi, recentemente restaurati, mentre la volta è dipinta di bianco.
Sull’altare ligneo addossato alla parete un quadro riproduce il trittico dell’ignoto Maestro di San Verecondo, che sembra abbia avuto un ruolo importante nella formazione del più famoso Gentile da Fabriano, opera che fu rubata e ritrovata e attualmente è esposta alla Pinacoteca di Fabriano.
Maestro di San Verecondo – 1420-1440
Madonna col Bambino, Sant’Agostino e San Verecondo.
Questa tempera su tavola cuspidata, forma di trittico, è attribuita al cosiddetto Maestro di San Verecondo, pittore attivo nelle Marche e a Gualdo Tadino a cavallo tra il Trecento ed il Quattrocento; il suo stile riflette in pieno i caratteri della scuola fabrianese.
L’opera, attualmente ospitato presso la Civica Pinacoteca di Fabriano, proviene dall’Eremo di San Verecondo.
Fonti documentative
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?code=37859&sn=&mode=rxd&type=auto
Nota di ringraziamento
Un grande ringraziamento va a Cecchini Gianni che molto gentilmente ci ha accompagnati, a costo zero, facendoci da cicerone con delle storie accadute presso questo favoloso Eremo.