Eremo del Beato Alano – Sassovivo di Foligno (PG)
Cenni Storici
L’Eremo fu abitato in principio nel 1080 da Mainardo un monaco proveniente da Sitria sul Monte Catria, alla sua persona facevano capo tre insediamenti monastici: S. Maria in Valle (poi Cappella del Beato Alano, sua prima residenza) e gli eremi di Salvino (Capodacqua) e di Veccli (Casale di Foligno). Dalla federazione di questi tre monasteri di famiglia, posti tutti a breve distanza dalle residenze dei rispettivi patroni, è sorta la Congregazione benedettina di Sassovivo, con costituzioni simili alle fondazioni romualdine: un unico superiore, cui faceva capo sia la comunità monastica, come quella eremitica. Alla fortuna dell’Istituto monastico contribuirono i Conti di Uppello, o di Foligno che vi esercitarono il diritto di patronato.
La chiesa di Santa Maria in Valle prese successivamente il nome di Cappella del Beato Alano in onore ad un monaco di sassovivo, di origine tedesca, che vi trascorse alcuni anni da eremita e alla sua morte avvenuta nel 1313 vi fu sepolto.
Della primitiva chiesa che si sviluppava nella parte retrostante non resta che il portico, una parte della facciata, l’arcata della porta, una finestra cieca e la cripta dell’XI secolo si raggiunge scendendo dei ripidi scalini.
La struttura è romanica con volte in pietra sostenute da colonne con capitelli romani recuperati da strutture precedenti.
La Cripta è piuttosto malridotta inagibile per motivi di rischio di crollo della struttura e infiltrazioni di acqua, va anche sottolineata la maleducazione della gente che transita nell’area picnic adiacente che l’ha ridotta in un invaso di rifiuti di ogni genere.
Nelle immediate vicinanze c’è una vecchia fontana con uno stemma araldico e da li si snoda il famoso percorso chiamato
” La Passeggita dell’Abate”