Edicola di San Crispino – Assisi (PG)
Cenni Storici
Ad Assisi, scendendo dalla stupenda Basilica di Santa Chiara dirigendosi verso via Agnese, tra la quiete, lo sguardo si posa su un’edicola che sporge dalla parete sopra l’ingresso di una abitazione, così come spesso si vede in molte altre città dell’Europa cristiana. Ci troviamo alla fraternita di Santa Maria del Vescovado, oggi delle Dimore di San Crispino, in un punto importante dello stradario che collegava Assisi agli altri centri della Valle umbra attraverso l’antica porta di Moiano.
Questa abitazione appartenne nel corso dei secoli a tre diverse confraternite:
– la fraternita dei Disciplinati (o Flagellanti) di S.Maria Maggiore o del Vescovado (sec. XIV-XVIII);
– la Confraternita di San Biagio (secc. XV – XVII);
– la Confraternita dei Santi Crispino e Crispiniano (sec. XVIII – XX).
Le Confraternite erano spesso dirette emanazioni delle associazioni di mestiere: infatti San Biagio era protettore dei Cardatori di Lana che svolgevano la loro attività alle fonti tuttora vicine a questa residenza, e poi San Crispino protettore dei Calzolai. Nell’edicola è rappresentata la Vergine con il Bambino in trono con a fianco i due santi Francesco e Chiara, ai piedi dei quali abbiamo un gruppo di “Confratelli” e nell’intradosso l’Agnello Mistico e i Santi Biagio e Ignazio, all’esterno dell’edicola figura un San Cristoforo oggi quasi scomparso. Per quanto riguarda l’autore si pensa a Palmerino da Siena, che visse ed operò ad Assisi intorno al 1299 esercitando una forte influenza nell’ambiente artistico della città. Il recupero e restauro dell’Edicola è stato reso possibile grazie all’intervento di due amanti dell’arte e della città di Assisi quali sono i Sig.i Giulio e Anna Maria Franceschini.