Domus Templare – Montebollo di Scheggia (PG)

Paese oggi disabitato ma che nel Medioevo era sul percorso di antiche vie di transumanza.

 

Cenni Storici

La frazione di Montebollo si trova su un pendio montano soprastante il paese di Perticano con una vista ampia e stupenda sul monte Cucco, Rucce e tutta la valle del Rio freddo; il nome di questo borgo potrebbe derivare da un’antica sorgente, una “Bolla” d’acqua segnalata nel Catasto Tiroli del 1764.
Proprio in questa costa esposta a mezzogiorno messa in pieno sole sin dalle prime luci dell’alba, secondo i documenti, i Templari coltivavano diversi terreni, gestivano campi, boschi ed in particolare avevano una vigna che grazie alla straordinaria esposizione, non pativa i freddi invernali nonostante ci troviamo in una gola racchiusa da imponenti montagne; oltre a ciò qui coltivavano lo scotano, (Cotinus coggygria) pianta da cui si raccolgono i rami più giovani per conciare le pelli e la sua corteccia per tingere i tessuti ed era molto richiesta soprattutto al sud Italia.
Proprio in questa costa assolata troviamo il piccolo abitato di Montebollo dove il suo nucleo primitivo risale addirittura attorno all’anno mille.
La prima casa che si incontra, del tutto ristrutturata dopo il terremoto del 1997 e successivi, presenta sull’angolo sinistro due mattoni murati probabilmente in fase di ristrutturazione, recano la scritta: “1100-1200″ riferito al periodo di costruzione dell’edificio.
Inserita nella muratura a destra si trova una capiente cisterna in pietra voltata a botte con mattoni nella viva roccia con una vasca sottostante che versava l’acqua attraverso un foro in una vasca esterna aggiunta successivamente che serviva forse per abbeveraggio di bestiame o lavaggio dei panni; l’acqua contenuta nella cisterna era perfettamente potabile in quanto colava dalla viva roccia della volta.
Trattando dell’aspetto dell’edificio, don Alberico Pagnani, rigoroso storico camaldolese, nota che le analogie nella muratura e nei leganti delle pietre in particolare, potrebbero essere frutto del lavoro dello stesso architetto della badia di Sant’Emiliano in Congiuntoli (abbazia Templare per eccellenza) e posta a poca distanza.
Non pare quindi azzardato ipotizzare come l’importante edificio medievale di Montebollo potesse essere stata la “domus“, cioè la casa principale di qualche importante personaggio che rivestiva una qualche carica nella cerchia Templare di Perticano e vista l’esposizione e la veduta che ha sulla valle non meraviglierebbe che fosse stata concepita in questo modo da qualcuno che aveva una raffinata conoscenza del territorio e dell’esposizione rispetto al ciclo solare e avesse scelto questo posto per vivere piuttosto che nel paese di Perticano, sede di precettoria, ma totalmente infossato nella vallata e scarsamente riscaldato dalla luce del sole.
 

I Templari del Monte Cucco

 

Mappa

Link alle coordinate: 43.409182 12.772246

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