Convento di San Francesco – Belvedere Ostrense (AN)
Cenni Storici
L’edificio fu costruito fra il 1614 e il 1619 per volontà di Taddeo Verri di Belvedere, il quale utilizzo allo scopo parte del suo patrimonio. Vi si insediarono i Minori Osservanti, la cui famiglia non superò mai i 12-15 componenti. Da una descrizione del 1837 risultava la presenza di un altere maggiore adornato con colonne ed angeli in stucco che conteneva nel ‘700 una tela della SS. Concezione, più tardi dedicato all’Assunta, vi fu posta una tela rappresentante la Vergine con la SS. Trinità. Sulla parete di destra erano due tele della Vergine Annunziata e della Nascita di Cristo e a sinistra altre due tele dell’Adorazione dei Magi e della Presentazione al tempio. L’altare a destra era dedicato a S. Francesco e conteneva un quadro raffigurante il Santo con le Stigmate, copia dell’originale del Barocci; quello a sinistra era dedicato al SS. Crocefisso e sullo sfondo di una grande tela rappresentante l’Eterno Padre conservava un crocefisso ligneo dipinto e dorato. Nel 1753 erano stati fatti eseguire a Napoli i quadri della SS. Annunziata, della nascita di Gesù, dell’Adorazione dei Magi e della Sacra Famiglia che ornavano le pareti di fondo del presbitero; erano stati commissionati da un religioso del convento che svolgeva le funzioni di confessore presso un monastero della città. Questi quadri esistevano ancora negli anni ’30; furono venduti nel dopoguerra insieme a molti altri oggetti sacri, probabilmente al tempo del parroco Reginelli. Nel 1754 furono commissionati a Napoli altri due quadri della SS. Concezione (forse quello dell’altare maggiore) e degli Innocenti. Nel 1768 veniva eretto il campanile. Con le soppressioni napoleoniche il bene fu confiscato. Alla fine del secolo XVIII il bene fu ridotto a caserma per i francesi. Dopo alcuni anni il complesso fu riconsegnato agli antichi possessori. Anche questo convento veniva soppresso e abbandonato dai religiosi dopo l’Unità d’Italia e il ricco arredo andava in gran parte disperso. Già nel 1866 l’altare di S. Francesco era stato trasferito alla Madonna della Rosa di Ostra, mentre il crocefisso ligneo era stato collocato nella cappella del cimitero. La chiesa nel 1893 fu ceduta dal Comune alla parrocchia di S. Pietro con l’onere dell’ufficiatura nei giorni festivi a servizio della popolazione della contrada. Nel 1972 la chiesa lesionanata gravemente dal terremoto venne demolita. Restano in piedi a tuttoggi due delle quattro pareti laterali ed il campanile. Nel 1793 venivano fatti dipingere altri due quadri. Nel 1748 furono costruiti il coro e la sacrestia in legno.