Colombari rupestri – Grotte di Castro (VT)

Si tratta di strutture produttive rurali, destinate esclusivamente all’allevamento dei volatili.

 

Cenni Storici

In località Palombare, nei pressi di Grotte di Castro, si trova la più grande concentrazione di colombari rupestri della Tuscia e, probabilmente, di tutto il mondo.
Ben trenta sono disposti su un fronte di oltre cento metri nella proprietà Annulli, scavati in una formazione di tufo molto friabile; altri dodici a breve distanza verso ovest.
In quasi tutti i colombari visitati è presente una fascia di rispetto, che a volte raggiunge anche i due metri, a riprova che furono progettati fin dall’inizio per l’allevamento dei piccioni e non a scopo funerario.
Gli ambienti sono in maggioranza di pianta rettangolare, in molti casi è presente un cunicolo di collegamento tra di loro.
Le celle sono generalmente di forma approssimativamente quadrata con lato di circa venti centimetri, ma in quattro casi sono a cupola, disposte rade e su file sfalsate.
In due casi si trova un piano superiore.
La parete di fondo è spesso curvilinea e, in alcuni casi, sono stati risparmiati dallo scavo alcuni piloni, anche su di essi sono disposte le celle per il ricovero di piccioni.
Il soffitto è per lo più voltato a botte, ma in alcuni casi si presenta piano.
Si tratta chiaramente di strutture produttive rurali, destinate esclusivamente all’allevamento dei volatili, probabilmente databili nel corso del Medioevo.
Sembrano essere frutto di una progettazione unitaria, gli ambienti sono state probabilmente appositamente realizzati, senza sfruttare, come a volte avviene, cavità precedenti.
Nella vicina Necropoli delle Cento Camere sono visibili due tombe adattate a colombai; altri si scorgono nei pressi della necropoli di Pianezze.
 

Nota precauzionale

Porre attenzione, la formazione di tufo è molto friabile e c’è il pericolo di crolli, alcune cavità affacciano su dislivelli importanti e privi di protezione, utilizzare inoltre abbigliamento e calzature consone a evitare rischi di scivolamento.
I siti sono in alcuni casi di proprietà privata, a volte utilizzati ancora oggi come rimessa per attrezzi, è bene ottenere il permesso per accedervi.
 

Nota

Testi e foto di Sante Perosillo e Silvio Sorcini.
 

Fonti documentative

Giacomo Mazzuoli e Giuseppe Moscatelli – Opera Colombaria, colombari e colombaie nella Tuscia rupestre – Canino 2023
Stefania Quilici Gigli – Colon1bari e colombaie nell’Etruria rupestre. Lavoro eseguito nell’ambito delle ricerche del Centro di Studio per l’Archeologia etrusco-italica del C.N.R.
Filippo Salamone – La Civita di Grotte di Castro Carta Archeologica.

https://www.canino.info/index.php?view=article&id=4095:i-nuovi-grand-tour-della-tuscia-le-palombare-a-grotte-di-castro-la-piu-grande-concentrazione-di-colombari-rupestri-della-tuscia&catid=107

 

Da vedere nella zona

Bolsena
Mausoleo di Lucio Canuleio
Chiesa della Madonna dei Cacciatori
Antica città romana

San Lorenzo Nuovo
Chiesa di San Giovanni in Val di Lago
 

Mappa

Link alle coordinate: 42.67291393045143, 11.87150416332018

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>