Cisterne Romane – Todi (PG)
Cenni Storici
Le Cisterne Romane sono un grande monumento di ingegneria idraulica nella città di Todi, situate al di sotto della piazza del Popolo.
Sotto le strade e le case di Todi esistono oltre 3 km di gallerie idrauliche, cisterne romane e medievali, centinaia di pozzi, cantine e ipogei, un affascinante sistema di architetture sotterranee che percorrono il colle di Todi nel suo interno, sfruttando in modo sapiente le caratteristiche del terreno.
Nel sottosuolo vi sono ventotto grandi cisterne realizzate nella seconda metà del I sec. a.C., quando Todi divenne una colonia romana col nome di Iulia Fida Colonia Tuder.
Solo alcune sono visitabili, una è ancora oggi utilizzata per accumulare acqua da usare in caso di incendi.
La parte parzialmente visitabile si trova sulla sinistra di Piazza del Popolo, avendo di fronte la cattedrale, è composta da dodici ambienti lunghi 8 m e larghi 3,5 m, realizzati in opera cementizia e collegati da modesti passaggi.
Entrambe dovevano essere alimentate quasi esclusivamente dalla raccolta di acque piovane.
I vari ambienti sono collegati tra di loro per consentire un riempimento bilanciato, in base al principio dei vasi comunicanti.
Oltre a costituire il perno del sistema idrico della città antica avevano l’altrettanto importante funzione di sostegno del foro sovrastante.
Le cisterne presenti sotto il lato est, non visitabili, sono suddivise in 12 ambienti e furono rinvenute nel 1262 in occasione dei lavori di ripavimentazione della piazza, come ricordato in una cronaca locale del XVI secolo.
Le cisterne del lato ovest, accessibili al pubblico da via del Monte, sono invece state rintracciate casualmente nel 1996 durante lavori di restauro di un locale commerciale.
Sono anch’esse suddivise in 12 vani secondo lo schema delle camere parallele comunicanti a pianta rettangolare.
Il duplice complesso, databile nella seconda metà del I sec. a.C., fu eretto contemporaneamente scavando una enorme quantità di terreno ed utilizzando la medesima tecnica costruttiva: entrambi i manufatti poggiano infatti su una piattaforma in opera cementizia resa impermeabile con un composto di materiali fittili e malta grassa.
Sulla base si innestano le mura perimetrali e quelle divisorie fra i vani, anch’esse in opera cementizia, realizzate con successive gettate contro terra e con il sostegno, verso l’interno, di casseforme lignee di cui sono visibili le tracce in forma di fasce orizzontali.
La copertura è costituita da volte a botte in calcestruzzo al centro delle quali si aprono pozzetti di aereazione e attingimento.
Il pavimento è in coccio pesto e in alcuni ambienti si possono notare tracce delle impronte di calzature chiodate probabilmente riferibili alle maestranze che realizzarono l’imponente opera.
La loro lunghezza complessiva è di 48 metri per un’altezza di circa 7 metri.
A pieno regime ciascuna struttura poteva contenere circa 2500 metri cubi di acqua, destinata agli usi pubblici della città, tramite un sistema di alimentazione misto, attraverso le aperture dei pozzetti delle volte nei quali era convogliata l’acqua piovana e tramite l’adduzione di acque sorgive dalla sommità del colle.
In uno degli ambienti è conservata una parte di colonna del foro, ivi rinvenuta.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
https://www.comune.todi.pg.it/it/page/le-cisterne-romane-sotto-piazza-del-popolo
Cartellonistica in loco
Mappa
Link alle coordinate: 42.781984458736225 12.406229231169103