Chiesuola della Canale – Serra Sant’Abbondio (PU)
Cenni Storici
Appena usciti dalla cittadina di Serra Sant’Abbondio, in direzione Frontone s’incontra, sulla destra, una chiesuola isolata nel mezzo della campagna. Proprio di fronte a questa, dalla parte opposta della strada, origina un sentiero, nel fitto della boscaglia, che è bene percorrere a piedi. Qui, dopo alcuni ombrosi metri, si giunge ad un ruscello sul quale si affaccia la Fonte della Canale. La fonte è suggestiva, immersa completamente nel verde di questa macchia lascia sgorgare acqua potabile. Da essa prendono vita dei gradini in pietra: si tratta di un percorso che permette di raggiungere, a piedi, il capoluogo comunale. La tradizione vuole che questa fosse l’antica fonte del castello di Serra e che, da questi scalini, durante il periodo medievale (gli originali però sono andati distrutti), scendesse la popolazione, orcio in mano, alla ricerca del bene più prezioso e gratuito: l’acqua. Tornando sui propri passi è possibile attraversare la provinciale e, sempre a piedi, raggiungere la minuscola chiesuola della Canale. Si tratta di un oratorio decisamente piccolo, un vano unico, dimenticato al centro della campagna. La chiesa, piuttosto defilata, non ostenta all’esterno pregevoli architetture e, ad un primo sguardo, certamente non cattura l’attenzione. Una volta varcata la porticina però, si schiude alla vista un miracolo di arte. L’interno è completamente affrescato, si distinguono ancora la figura di Dio, in alto e, ai lati, Cristo, la Madonna, San Sebastiano, San Pietro ed altri personaggi. Dietro l’altare una scritta curiosa e rovinata dal tempo: “refugium peccatorum”, il rifugio dei peccatori. All’edificio è legata una leggenda che forse, più che appartenere alla sfera del “mito”, non è altro che pura realtà. Si dice che i mascalzoni della città (o coloro che avessero commesso un torto), una volta giunti alla chiesola, senza essere stati visti, potevano entrare e supplicare il perdono a Dio. Se sinceramente pentiti gli era accordata, dall’Altissimo, la misericordia. Per visitare il piccolo sacello dei peccatori occorre rivolgersi, preventivamente, all’Amministrazione comunale.
Serra Sant’Abbondio, guida turistica