Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo

Cenni Storici

Non si dispone di documentazione relativamente alle origini, vi sono tracce di relazioni epistolari che consentono di far risalire ai primi anni del XIV secolo.
Fin dal 1400 vi sono molti rogiti notarili riguardanti la chiesa di Fornole e degli apprezzamenti di terreno di proprietà dai quali la parrocchia traeva rendite.
La Chiesa San Pietro Apostolo diventa chiesa parrocchiale a metà del XV secolo, con alle dipendenze le chiese di San Bartolomeo e San Silvestro.
La realizzazioni degli altari laterali,uno dedicato al Santo Rosario e l’altro a Sant’Antonio Abate e poi a Sant’Antonio da Padova, risale ai primi del 700; l’altare maggiore, ora non più esistente, a quel tempo stava all’altezza dello scalino dell’attuale presbiterio.
A metà chiesa c’era in alto un ambone laterale a muro.
Fino alla metà del XIX secolo la chiesa fu anche adibita a funzione cimiteriale per la popolazione del castello.
La chiesa parrocchiale fu ampliata e malamente ristrutturata nel 1936-1938, fu realizzata l’abside, il presbiterio, i due transetti e il campanile.
Altre ristrutturazioni, non sempre felici, sono state realizzate in epoca anche recente.
Negli anni ’80 le due finestre laterali sull’abside sono sostituite con due vetrate artistiche, quella di sinistra rappresentando San Giuseppe protettore di Fornole ed a destra San Pietro Apostolo patrono della parrocchia di Fornole.
Nello stesso periodo è aggiunta una vetrata artistica, sopra l’abside, rappresentante la Beata Vergine Maria con Gesù bambino fra le braccia.
È realizzato anche il presbiterio con un nuovo altare, ambone, sede, tabernacolo con l’incasso in un panello a vetri che separava il coro dal presbiterio.
Nel 2015 è ripristinata la finestra centrale dell’abside, che era chiusa a tre quarti, e realizzata una vetrata artistica che rappresenta l’Agnello Pasquale.
Il panello a quadrati di vetro, sito al centro, è stato tolto e sostituito con una colonna stilizzata su cui vi è posato il tabernacolo.

Aspetto esterno

Della chiesa originaria trecentesca non rimane ormai più nulla.
La semplice facciata presenta un portale lineare sopra cui si apre un oculo circolare.

Interno

L’interno presenta una pianta tradizionale ad unica navata con due piccoli altari laterali settecenteschi all’ingresso, abside e transetti.
Sull’altare di sinistra, dedicato a Sant’Antonio da Padova, è posta una statua di San Giuseppe, nella cimasa Sant’Antonio da Padova.
Sulla volta della navata centrale si può vedere un affresco dell’800 rappresentante Corona e impositio Maria Regina Coeli (Incoronazione di Maria Regina del cielo).
Nel transetto sinistro è conserva una tela raffigurante, probabilmente, San Silvestro papa e due sculture, intagliate in legno d’ulivo dall’artista locale Anzio Barbaccia nel 1985, rappresentanti San Francesco e la Pietà
Sulla volta dell’abside c’è un affresco raffigurante Gesù buon Pastore realizzato nel 1960 circa da un missionario tedesco.
Nel transetto destro è appesa una tela raffigurante l’Ultima cena, vi sono altre due sculture anch’esse intagliate in legno d’ulivo dall’artista locale Anzio Barbaccia nel 1985 rappresentanti La Crocifissione e Sant’Antonio Abate.
In un ambiente posto sulla destra, già sagrestia e ora cappella, si ammira un pregevole lavabo in marmo.
L’altare di destra, anch’esso settecentesco, dedicato alla Madonna, contiene una moderna statua della Vergine, nella cimasa lo Spirito Santo.