Chiesa (Museo) di San Giuseppe – Paciano (PG)
Cenni descrittivi
Il Museo Parrocchiale “Don Aldo Rossi”, sezione di Paciano del sistema Museo diffuso dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, cofinanziato dai lasciti di don Aldo Rossi, dalla comunità parrocchiale di Paciano e dalla Fondazione Cassa Risparmio Perugia, nasce, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici dell’Umbria, dall’intento di conservare e valorizzare pezzi e memorie del passato della comunità, così come già ideato da don Aldo Rossi nel 1994.
Lo spazio espositivo oggi si arricchisce di altre sale e della chiesa di San Giuseppe recentemente restaurati e destinati al nuovo uso.
Subito dopo l’ingresso della chiesa, chiamata anche Santa Maria della Concezione, nella cappella della Concezione, “chiesa dentro“, si trova il Gonfalone della Madonna delle Grazie realizzato attorno al 1470 dalla bottega di Benedetto Bonfigli.
Alle pareti della navata sono visibili una serie di affreschi votivi riemersi nel 2000, realizzati su più registri, risalenti al XV secolo (due recano la data 1444 e 1449), raffiguranti santi e Maestà, tutti mutili, purtroppo, della parte superiore del corpo.
Di questi si aveva memoria fin dal 1796 quando la chiesa medievale fu ridotta in forme neoclassiche.
Sono qui esposte alcune statue lignee (San Giuseppe, vestito, del XVII secolo; due Addolorate una del XVII e una del XVIII e una Vergine del Rosario, con capelli veri, del XVII secolo, una Natività, della fine del XVIII secolo), e un Gesù bambino in cera dipinta.
In alto a destra, al di sopra dell’altare, nella sua antica collocazione, è la Crocifissione di scuola bolognese (o romana) della metà del XVIII secolo.
Subito sotto è un’acquasantiera in marmo bianco scolpito, riuso del XIII-XIV secolo di un capitello romano; una lastra funeraria con epigrafe latina, ritagliata nella parte sinistra, forse per essere più agevolmente riutilizzabile, proveniente dalla parrocchiale, e un frammento di colonna, qui rinvenuto, forse pertinente ad un altare.
All’interno del presbiterio sopraelevato, chiuso da una vetrata con la Natività (1980), dominato dalla deliziosa cantoria e inquadrato dalle due colonne neoclassiche, trovano posto alcuni rilievi del XVII e XVIII secolo: l’Angelo ligneo ceriforo; l’Ecce Homo con strumenti della passione in legno e cartapesta dipinti; la Testa di Cristo in legno, parte forse di un altro Ecce Homo; l’Immacolata in legno, vesti in taffetas e capelli veri, attestante una religiosità popolare ormai del tutto scomparsa se non per le pochissime realtà superstiti, e la statua di San Giuseppe, più moderna, ma assai venerata, posta nella nicchia sull’altare.
Sono qui, inoltre, una serie di espositori nei quali sono collocati pregevoli arredi ecclesiastici dei secoli XVI-XVIII.
Vi sono croci astili e d’altare; ostensori; calici; pissidi; servizi da mensa, da aspersione e da incenso; reliquiari; un prezioso Agnus Dei in cera del 1612; tabernacoli (uno dei quali dipinto dal pacianese Antonio Castelletti), carteglorie, candelabri e candelieri.
Tra i calici si segnalano reperti di grande valore, come quello in oro datato 1591, ed altri due esemplari del XVI secolo.
In alto è la tela con lo Sposalizio della Vergine, dipinto della maturità di Francesco Appiani.
Oltrepassate le tabelle confraternali con i nomi degli iscritti, si sale al piano ammezzato dove sono la saletta dei reperti archeologici: vasi in ceramica, bronzo e miniaturistici; frammenti di scultura bronzea e di urne cinerarie, lucerne, rinvenuti dopo la seconda guerra mondiale in località “Fonteboccio“.
Nella stanza adiacente trovano posto alcuni tra i numerosissimi paramenti sacri pacianesi, quelli più significativi per importanza ed antichità.
Una piccola apertura introduce al vecchio campanile ed ancora nella cantoria, dove si conserva un pregevole organo del perugino Adamo Rossi (1753-1843) datato 1795.
Fonti documentative
Cartellonistica sul posto
http://www.comune.paciano.pg.it/
Da vedere nella zona
Chiesa della Madonna della Stella
Sala della Confraternita del SS. Sacramento