Chiesa Madonna delle Grazie – Monte San Martino (MC)
Cenni Storici
I numerosi rimaneggiamenti, che hanno nel tempo interessato l’edificio, sono evidenti osservando le pareti esterne. Nel fianco laterale una grossa tamponatura si deve ai danni prodotti da una frana della rupe antistante. Suggestivi racconti vengono legati a questo episodio. Gli abitanti ricordano infatti che, intorno alla metà del secolo scorso, passando vicino alla chiesa vedevano scheletri e ossa umane affiorare dal pavimento, sfondato dalla frana che aveva causato il crollo del tetto e della parete verso la strada. La spiegazione di queste inquietanti visioni risiede nel fatto che si tratta di una chiesa rurale. Tali edifici, nei tempi passati, erano usati quali cimiteri. L’essere collocati fuori dal centro urbano li rendeva luoghi adatti alla sepoltura dei morti. Anticamente si passava dalla Porta detta de’ Contadini, oggi non più esistente, per arrivare a questa chiesa, dovendo di fatto uscire dal paese. Si prevede la prossima apertura al pubblico dell’edificio che, nel momento in cui si va in stampa, è chiuso a causa del completamento dei lavori di ristrutturazione ai quali è stato sottoposto. All’interno, entrati dalla porta principale, si accede ad un’unica navata dopo aver sceso alcuni gradini. L’altare dedicato a Santa Maria Maddalena domina la parete di fondo. A sinistra della porta d’ingresso si trova una scala che conduce al Campanile e ad alcuni locali adibiti a deposito. La parete sinistra della chiesa è occupata da tre profonde cappelle interamente affrescate: la prima è dedicata alla Visitazione, quella di mezzo alla Madonna delle Grazie e l’ultima al Santissimo Crocifisso. Un intervento di restauro, concluso di recente, ha permesso di riportare alla luce un ciclo di affreschi votivi nella cappella mediana, risalenti al 1536. Ai lati dell’altare dedicato alla Madonna delle Grazie si dispongono una serie di figure di Santi. Immagini che erano state coperte da un intervento decorativo successivo, eseguito tra la fine del sec. XVI e il primo decennio del sec. XVII. Accuratamente staccati e restaurati, a cura della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Marche, questi affreschi sono attualmente conservati in chiesa. Al medesimo periodo (tra il 1590 e il 1610) appartengono anche gli affreschi eseguiti nella prima e nell’ultima cappella. Momentaneamente le pale d’altare di queste due cappelle sono conservate in Pinacoteca: in una è rappresentata la Visitazione con l’incontro tra la Vergine ed Elisabetta, nell’altra l’immagine del Volto Santo di Lucca, veneratissimo crocifisso che si ritiene non eseguito da mano umana.