Chiesa di Santo Stefano – Greppolischieto di Piegaro (PG)
Cenni Storici
La chiesa parrocchiale, col titolo di S. Lorenzo era posta fuori del castello ed era molto antica risultando accatastata all’inizio del XIV sec.
La costruzione dell’attuale chiesa è anteriore al 1500.
Nel 1571 il visitatore apostolico Della Rovere, per comodità degli abitanti, trasferì il titolo parrocchiale alla chiesa di Santa Maria Maddalena, dentro le mura, che prese pertanto il nome di San Lorenzo, dopo essere stata ristrutturata e ingrandita.
Nel 1572 la parrocchia dipendeva ancora dall’Abbazia dei Sette Fratelli di Pietrafitta, alla quale versava un canone annuo di venti libre di denari.
Nel 1945 il parroco dell’epoca, a carico suo, provvide alle riparazioni.
Durante l’ultimo conflitto mondiale, nel 1945 la chiesa, assieme alla canonica, fu colpita dalle cannonate.
Dalla visita pastorale di Mons. Vianello del 26 settembre 1949, risulta che il tetto fu rifatto l’anno precedente.
Il pavimento della chiesa, prima del 1949, fu rifatto a mattonelle di cemento.
Aspetto esterno
La chiesa si trova inglobata nel tessuto edilizio del castello in prossimità dell’accesso attuale; la facciata è a capanna, ed è caratterizzata da porta d’ingresso e soprastante vi è una bifora rettangolare, con antica maiolica.
Un secondo ingresso sulla facciata laterale destra è coperto da portico.
La facciata laterale destra è caratterizzata da due contrafforti e da una serie di capochiavi.
La facciata di sinistra, avendo la cappella aggettante, possiede un solo contrafforte; al di sopra della copertura del portico è incastonato un mattone graffito con data 1571.
Il campanile si trova in fondo a destra in posizione d’angolo parzialmente addossato al muro perimetrale; fa da cerniera fra la chiesa e l’edilizia abitativa; è di forma quadrata con cella campanaria con due antiche campane e quattro aperture arcuate e soprastante copertura a padiglione con cornicione in cotto.
Interno
La chiesa attuale, di forma rettangolare, è a navata unica con una piccola cappella laterale sinistra, dove si trova il fonte battesimale.
L’interno, di forma rettangolare a navata unica, è ritmato da moduli quadrati scanditi da lesene in numero di tre oltre la zone absidale, le lesene, in ogni modulo, inscrivono e sostengono le volte a vele decorate.
La copertura è a volta, sostenuta da quattro grandi archi trasversali.
Entrando sulla destra troviamo un affresco, mediocremente conservato, riproducente la Vergine col Bambino e Angeli tra S. Sebastiano e S. Antonio abate dipinto inedito attribuito ad Eusebio di San Giorgio aiuto del Perugino e di Pintoricchio che qui prova ad imitare Raffaello.
Tutte la altre campate sia di destra che di sinistra sono prive di affreschi ma presentano un disegno decorativo uniforme.
Nell’ultima campata di destra c’è la porta laterale della chiesa.
Il presbiterio è rialzato di un gradino con abside di pari ampiezza della navata; ai lati dell’altare, originario in marmo di fattura ottocentesca, vi sono due nicchie, contenenti i simulacri del Sacro Cuore di Gesù (a sinistra) e della Vergine Immacolata (a destra)
Al centro della parete absidale, ricavata nello spessore del muro, si trova una piccola grotta ad imitazione di quella di Lourdes sovrastata da un quadro raffigurante San Lorenzo con la graticola strumento del suo martirio.
Nella parete di sinistra si trova l’unica cappellina contiene il fonte Battesimale, un altare con una decorazione a tempio che contiene un quadro della Vergine e un confessionale in legno.
Il Fonte battesimale in pietra è semi incastonato nella parete.
Fonti documentative
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=3628
Senofonte Pistelli , Gianluca Pistelli – Memorie di una terra: Piegaro e i suoi castelli – 1992