Chiesa di Santo Stefano alla Piaggia – Trevi (PG)
Cenni Storici
La Chiesa di S. Stefano era posizionata un tempo fuori le mura, ma, con l’estensione della città durante il medioevo, si trovò nell’area urbanizzata chiamata “La Piaggia” che a quel tempo era di fatto già molto popolata, infatti nelle vicinanze si trovavano almeno altre tre chiese tra cui San Costanzo e San Fabiano che un tempo il Comune di Trevi adattò a conservone dell’acqua; tutte queste chiese furono inglobate nell’estensione della cinta muraria della città.
Il fabbricato e l’adiacente Ospizio dei Monaci di Bovara, sembra risalgano intorno al mille e sono anteriori alla distruzione di Trevi da parte degli spoletini; la chiesa era nota anche con il nome di S. Stefano “delle cisterne“, dalla muratura in conci regolarmente squadrati e dalla modesta porta romanica ad arco a tutto sesto, databile al XII secolo.
La Chiesa di Santo Stefano della Piaggia è nominata nei Brevi Pontifici di Alessandro III (1177), Celestino III (1193), Innocenzo III (1198) e Onorio III (1217), con i quali venivano fatte e confermate larghe concessioni all’Abbazia di Bovara.
Sopra quella che forse fu la porta principale dell’Ospizio era riportata la seguente iscrizione a dimostrazione di quanto i Monaci tenessero alla clausura e alla loro privacy :
“Anathema Gregorii Papae XIII. In judicio non resurgat, damnatus male pereat, cum Juda iniquo partem habeat si quis hunc locum quovis modo sive ingenio violare praesumpserit“.
Questa chiesa è nominata, tra le dipendenze dell’abbazia benedettina di Bovara, la prima volta nel privilegio di Alessandro III del 1177, e poi sempre nelle conferme successive.
La Visita pastorale Lascaris vi segnalava una tavola dipinta con l’immagine del Santo titolare datata 1600, da tempo perduta.
La chiesa, non più officiata dopo la soppressione dell’attiguo monastero, venne acquistata da privati e subì vari passaggi di proprietà.
Aspetto esterno
Nella facciata della chiesetta romanica di S. Stefano della Piaggia, sopra al semplice ed elegante portale, fu aperta una finestra nel XVIII secolo.
Tra il portale e la finestra era conservata una maiolica che è stata asportata negli anni ’80 dal vecchio proprietario dell’edificio.
Il suo interno, da tempo dissacrato e manomesso, era ad unica navata con volta a tutto sesto e conservava in fondo la tipica abside semicircolare con feritoia strombata al centro.
Fonti documentative
S. Nessi S. Ceccaroni – Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia; Itinerari Spoletini 5 – 1979
https://www.montagneaperte.it/edicolesacre/trevi-trevi-via-piaggia-nuova-santo-stefano-tre228/
In giro per Trevi con Bernardino Sperandio il 28 novembre 2019 con CAI di Perugia.
http://www.protrevi.com/protrevi/Piaggia1.asp