Chiesa di Sant’Ermete – Piediluco (TR)
Cenni Storici
Piccola chiesa pre-romanica tra le più antiche del territorio, risale probabilmente all’anno mille.
Oggi è un rudere dal fascino particolare e immerso nella natura, con quel che rimane delle sue pareti ricoperte di piante rampicanti e rovi.
Si trova in vocabolo San Termine, derivante dalla deformazione del nome del santo causata dall’allocazione nei pressi del confine storico tra il comune di Piediluco e quello di Arrone.
Nell’elenco delle decime della diocesi di Terni, relative agli anni 1275-1280, è indicato il convento di Sant’Ermete, probabilmente adiacente alla chiesa.
L’edificio era di proprietà dei Cavalieri di Malta.
Dalla visita pastorale del 1573, effettuata da Mons. Camaiani, si evince che il beneficio semplice di Sant’Ermete dipendeva dalla Gerosolimitana Commenda di Santa Lucia di Perugia.
Aspetto
La facciata è quasi completamente persa, rimale uno stipite del portale, all’interno è ben conservata l’abside, anticipazione del romanico.
Alla chiesa è addossata una struttura in laterizio, anch’essa in rovina.
Nei pressi della chiesa sono state rinvenute monete romane, pietre lavorate e materiali preistorici.
Il culto di Sant’Ermete è molto antico: secondo la tradizione, sarebbe stato un ricco liberto di origini greche, martirizzato a Roma nel 120.
Probabilmente rappresenta la continuazione nel culto cristiano del dio Mercurio, l’olimpico Hermes, cui erano dedicate feste molto popolari.
Fonti documentative
https://www.piediluco.eu/toponomastica-storica/
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.