Chiesa di Sant’Egidio vecchio – Montoro di Narni (TR)

Sorge fuori dall’abitato del castello di Montoro.

 

Cenni Storici

La chiesa di Sant’Egidio vecchio è situata fuori del borgo di Montoro, nella parte inferiore, dedicata al santo patrono, è denominata vecchia dopo la costruzione della chiesa baronale sulla piazza vicino al castello.
La chiesa risulta di origine medievale, in base alle caratteristiche tipologiche e morfologiche e come testimoniano i molti resti di affreschi affioranti lungo il perimetro murario interno.
Non ci sono documenti attestanti l’epoca di costruzione ma si può ipotizzare la sua prima realizzazione in epoca romanica, presumibilmente intorno al XIII secolo.
Un intervento generale di rinnovamento è attribuibile al XVI secolo, con la realizzazione delle nicchie laterale e di una decorazione pittorica delle stesse.
 

Aspetto esterno

Si tratta di una chiesa di modeste dimensioni, presenta una semplice facciata a capanna, finita a intonaco.
Si apre un basso un portale a arco con pietre squadrate, affiancato da due finestre quadrate con inferriate.
In alto al centro si apre un piccolo oculo per illuminare l’interno; ai lati della facciata sono due piccoli campanili a vela con muratura a vista.
La struttura portante è realizzata in muratura in pietrame a sacco, che si presenta completamente intonacata.
 

Interno

L’interno è a navata unico con caratteristiche architettonico cinquecentesche, priva di transetto e di abside, con alcune nicchie sui lati lunghi per le cappelle gentilizie.
L’edificio presenta una copertura a doppio spiovente con struttura in travi e travicelli in legno e pianelle.
La copertura è sorretta da un arco trasversale a metà della navata.
La pavimentazione interna è in piastrelle di cotto.
Sulla parete sinistra una lapide è posta a ricordo di una visita pastorale.
Nella nicchia di sinistra rimangono pochi resti di affreschi, che, sulla base dell’analisi stilistica possono essere attribuiti a Lorenzo Torresani.
Si riconosce a malapena una raffigurazione di Sant’Egidio.
Rimangono visibili alcuni frammenti di grottesche e parte della decorazione del catino.
Sulla parete di fondo si trova parte della decorazione del tardo XV secolo, una Madonna col Bambino tra Sant’Egidio e San Giovanni Battista; è anch’essa in pessime condizioni.
Anche lo stato di conservazione della nicchia di destra è estremamente precario, si distingue sulla sinistra un San Sebastiano, al centro c’era una Madonna in trono col Bambino, oggi si distingue a malapena la base del trono, ma in vecchie foto è ancora possibile vedere il bel volto della Vergne.
A destra si intravede una figura, anche qui si deve ricorrere a vecchie foto per riconoscervi un San Rocco.
Sull’arco e sulle pareti laterali al nicchione era presente un’Annunciazione con al centro il Padre Eterno.
La composizione era circondata da grottesche, ora individuabili parzialmente solo sul lato sinistro.
Anche questi affreschi, sulla base dell’analisi stilistica possono essere attribuiti a Lorenzo Torresani.
Sulla sinistra rimangono la figura di San Sebastiano e una parte del trono che ospitava, secondo Sacchetti Sassetti, la Vergine col Bambino.
A destra si trova San Rocco; a sinistra è ancora in parte visibile l’angelo e a destra la Madonna, attribuita a Lorenzo su base stilistica.
Purtroppo non in condizioni migliori si trova la successiva nicchia, che si apre sulla parete di destra; era completamente affrescata, anch’essa probabilmente a opera di Alessandro Torresani, vi è stata inserita una lapide e aperta una porta.
Nella calotta si intravede a stento una figura, forse un Cristo benedicente con sotto un cherubino, unico elemento ben leggibile della nicchia.
L’ultimo nicchione della parete destra, vicino all’ingresso, incornicia un affresco, anch’esso molto mal conservato e di difficile lettura, vi si scorge un Cristo benedicente tra San Pietro e un altro Santo; probabilmente anche qui c’è la mano di Lorenzo Torresani.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la diocesi di Terni – Narni – Amelia per la cortese collaborazione e per l’autorizzazione alla pubblicazione delle foto.
Si ringraziano altresì la gentilissima signora Oriana Marchi e il gentilissimo parroco don Sergio.
 

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Mappa

Link alle coordinate: 42.504635303246104, 12.46783315817205

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