Chiesa di Sant’Apollinare – Forsivo di Norcia
Cenni Storici
Il toponimo “ Forsivo ” che in dialetto suona Furcìu potrebbe derivare da “furcivus” ( Forca ) analogamente a quanto avviene per campivo prativo, ecc.
Assieme a Legogne, castello dirimpettaio posto esattamente alla stessa quota (m. 957), sembra costituire uno di quei doppi caposaldi fortificati riconoscibili in altre parti del territorio storico nursino, come le coppie Biselli-Argentigli; Todiano-Abeto; Campi-Castelfranco; S. Marco-Castel S. Maria.
Ciò che resta delle mura e dei torrioni fa propendere per un’edificazione tardoduecentesca, ma le origini sono più remote, come testimonia una riscossione del “fodro” da parte del card. Giovanni Colonna nel 1233 e come fa pensare l’intitolazione della parrocchiale (S. Apollinare), unica nella zona se si eccettua una chiesa scomparsa di Norcia.
La dedica al Vescovo di Ravenna è rara ed insolita per la zona, testimonia l’antichità della chiesa, che il culto di Sant’Apollinare era particolarmente diffuso durante il periodo Longobardo.
Dall’alto si nota la forma oblunga del castello, con la chiesa ad un capo e, dall’altro, le ultime case sospese sulla valle del Corno, da cui salivano due ripide mulattiere.
Era in contatto ottico con le torri di Serravalle, Onde, Argentigli e Biselli sul fondovalle, con Ospedaletto, i paesi del Casciano e con Nortosce a quota più alta.
Nel punto più alto dell’abitato, fuori delle mura,sorge la chiesa di S. Apollinare che occupa un piccolo slargo terrazzato lungo la strada per la Valle Oblita; si presume che sia stata edificata sui resti di un edificio molto più antico, forse un tempio Romano di cui rimangono materiali erratici ed è stata successivamente ricostruita nel secolo XIV.
Con decreto del Ministro dell’interno in data 3 marzo 2003, la parrocchia dei Santi Apollinare Vescovo e Martire e Martino Vescovo, con sede in Norcia (Perugia), frazione di Forsivo, è stata trasformata in Chiesa Rettoria ed ha assunto la nuova denominazione di “Chiesa di S. Apollinare V.”, con sede in Norcia (Perugia), frazione di Forsivo.
Aspetto esterno
Presenta una facciata a salienti, un portale archiacuto ornato a punte di diamante del sec. XIV, opera di abili maestranze locali, sopra lo stesso un rosone in pietra ornato da rosette la cui parte centrale è stata sostituita da un trasparente ligneo al posto dell’originale di cui rimane qualche frammento in sagrestia.
Al centro, si nota uno stemma con le iniziali “D.D.” che stanno per Domnus Dominicus di Pietro, alias de Nerone, rettore di S. Apollinare tra la fine del sec. XV e gli inizi del XVI.
Lo stesso stemma, ma in controparte, si vede sulla chiesetta di S. Antonio abate (sec. XIV), all’interno del paese, e su alcuni atti notarili rogati dal sacerdote.
Sul fianco destro, rivolto a mezzogiorno, si apre un portico a tre fornici con sedili appoggiati su capitelli trecenteschi.
Attigua è la torre campanaria del 1892 ispirata a quella di S. Maria a Norcia.
Interno
L’interno è formato da un’unica stretta navata con tre le campate a crociera poggianti su pilastri in scaglia rosa in faccia vista del sec. XVI e pavimentazione in cotto.
Sulle pareti affiorano alcuni affreschi della decorazione quattrocentesca.
Il fonte battesimale ha una vasca ovale coperta da un tempietto ligneo cuspidato, di gusto gotico ma del sec. XVI.
Sul primo altare a destra, rustica statua lignea di S. Egidio (sec. XVI, ridipinta), proveniente dalla chiesetta omonima fuori del paese inserita in una macchina lignea di gusto popolare ma di buona fattura.
Sul secondo altare, dietro cui si cela un affresco, tela seicentesca con l’Assunta e le anime purganti sollevate da angioletti con ai lati due affreschi datati 1655 raffigurano un papa e un angelo.
La tela dell’altare maggiore è attualmente in restauro.
La relativa mostra lignea nasconde tracce di affreschi del ‘400. Potrebbero aver attinenza con un’immagine della Madonna, nascosta nel 1494 in tempo di lotte civili e ricomparsa miracolosamente verso il 1647, data di un’incisione eseguita in memoria del fatto.
A destra dell’altare si trova un armadietto a muro protetto da uno sportellino in ferro battuto del primo ‘500.
Sulla parete sinistra, nel presbiterio, resto di nicchia con affresco datato 1509 (Madonna col Bambino in trono, S. Giacomo Maggiore e altra figura nascosta dal muro), forse di Giacomo di Giovannofrio.
L’elegante altare ligneo mediano, del sec. XVI, ornatissimo, accoglie una scultura lignea della Madonna col Bambino detta “del rilievo” datata 1531, lavoro di bottega nursina.
Nell’altare presso la bussola della porta, Crocifisso ligneo e sportelli dipinti con figure di dolenti, di mano ingenua, ritoccati nel ‘700.
Sulle pareti affiorano alcuni affreschi della decorazione quattrocentesca.
Iniziando dalla parete destra: Madonna di Loreto e S. Lucia, una Santa con le mani giunte, S. Antonio da Padova.
Sulla parete sinistra: S. Antonio abate, S. Sebastiano, S. Amico, Madonna di Loreto entro cornice recante l’anno 150[.], S. Antonio da Padova.
In tutto una decina di votivi di una stessa mano dei primi del ‘500, non sparapanesca.
Le statue lignee di S. Antonio abate e di S. Carlo Borromeo (primi del ‘600) provengono dalla chiesa di S. Antonio.
Nel vano del campanile, sciupatissimo affresco quattrocentesco con la Madonna e il Bambino nella lunetta e Agnus Dei nel sottarco.
Nella sagrestia è affrescato un piccolo Crocifisso (sec. XVI) sopra alcuni mobili del ‘600.
Nel locale a sinistra del presbiterio, tela seicentesca con la Madonna e il Bambino, S. Giuseppe e due Santi eremiti (?), qui depositata dalla chiesa di S. Antonio.
Appartenne a Sant`Apollinare un grande polittico a cinque scomparti dipinto verso la fine del 1370 dal pittore senese Luca di Tommè (1355-1389), seguace di Pietro Lorenzetti e Simone Martini, fu acquistata per la chiesa di Sant’Apollinare di Forsivo dagli abitanti del castello nursino che erano soliti emigrare stagionalmente in Toscana per svolgere le più svariate attività di doganieri, norcini, tintori.
Il raffinato polittico di Tommè, dal valore altissimo, ha cinque cuspidi argentate, è dipinto su fondo oro e reca al centro l’immagine della Madonna col Bambino, ai lati San Giovanni Battista, i Santi Pietro e Paolo e Sant’Apollinare, sormontati nelle lunette da altrettante figure devozionali.
All’inizio del secolo le tavole laterali erano esposte in chiesa, mentre la centrale faceva da fondo in un armadio di sacrestia.
Quest’ultima fu venduta illecitamente nel 1920 ad un antiquario; recuperata nel 1924, con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione che ne stabiliva l’inscindibilità dalle tavole laterali, il pentittico fu trasferito nella pinacoteca di Spoleto. Nel 1942 lo Stato acquistava l’opera dalla Comunanza Agraria di Forsivo e ne decretava nel 1951 il passaggio in Galleria a Perugia.
Fonti documentative
http://www.prolocoforsivo.it/forsivo
R. Cordella – Norcia e Territorio guida storico artistica – una mostra un restauro
Nota
La galleria fotografica ed i testi sono stati elaborati da Silvio Sorcini