Chiesa di Sant’Antonio – Montepennino di Montefalco (PG)


 

Cenni Storici

La piccola Chiesa di Sant’Antonio si trova sulla destra sulla strada che scende dall’abitato di Montepennino in direzione di Foligno, all’incrocio con la vecchia strada di Montefalco.
L’abitato di Montepennino si distende lungo la strada che da Montefalco conduce a Foligno, manca un nucleo edificato compatto ma vi sono una serie di piccoli insediamenti, che, oltre a Montepennino propriamente detto, comprendono i piccoli nuclei di Sala e Vallo.
Il luogo è abitato fin dall’antichità, in località Sala di Montepennino è stata ritrovata un’iscrizione latina di tipo funerario che attesta l’esistenza di un insediamento romano.
Il toponimo Sala, a parere di Silvestro Nessi, è di origine longobarda e significa dimora padronale.
La chiesa fu fatta edificare da tal Marco del Fiorone sul finire del XV secolo, inizialmente dedicata alla Madonna degli Angeli.
L’edificio fu fatto restaurare nel 1758 dal Vescovo di Spoleto, come ricordato da una targa apposta all’esterno.
 

Aspetto esterno

La chiesa all’esterno si trova in discrete condizioni, la facciata presenta le caratteristiche tipiche dell’edificio votivo cinquecentesco, con il portale e le due finestrelle decorate in cotto, così come gli stipiti, il resto è intonacato.
 

Interno

Il piccolo interno conserva interessanti affreschi, purtroppo in condizioni di estremo degrado e scarsa leggibilità, se ne auspica il restauro per non perdere quel che rimane.
Sulla parete sinistra sono presenti affreschi non leggibili.
Sulla parete d’altare è affrescata una figura femminile in larga parte perduta, molto guasta e di difficile lettura, segue una Madonna col Bambino incoronata dagli Angeli, opera di Francesco Melanzio, guasta e ritoccata, sopra si legge la scritta REGINA COELI, poi, a completare la parete, anch’esso in pessime condizioni, un Sant’Antonio da Padova, opera della fine del XVI secolo attribuita a Ascensidonio Spacca.
Sulla parete di destra si leggono a malapena un’Apparizione di Cristo a Santa Chiara e un San Pietro Martire, datato 1618.
 
 
 

Edicola e Roverelle monumentali

Ai margini dell’abitato di Montepennino si scorge un’edicola posta sotto le poche case della località Vallo, contiene un affresco, della fine del XV secolo, in pessimo stato di conservazione, ormai quasi illeggibile, raffigurante la Madonna con Bambino fra san Cristoforo e altro santo.
In località Sala di Montepennino, sulla sinistra, vegetano una serie di imponenti roverelle.
 

Fonti documentative

NESSI SILVESTRO, Montefalco e il suo territorio, Spoleto, 1980

https://www.montagneaperte.it/edicolesacre/montefalco-montepennino-chiesa-della-santissima-trinita-mon042/

https://www.montagneaperte.it/edicolesacre/montefalco-montepennino-vallo-mon043/

https://www.montagneaperte.it/itinerarinellastoria/montefalco/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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