Chiesa di Sant’Antonio al Borgo – Ostra Vetere (AN)

Cenni Storici – Foto autorizzate dalla Diocesi di Senigallia

La Chiesa di Sant’Antonio al Borgo fu fondata nei primi anni del secolo XVII da Giovanni Battista Peruzzi, familiare di papa Urbano VIII e abate di Santa Maria di Piazza, che discendeva, per un ramo anconetano, dalla nota famiglia dei banchieri fiorentini del XIII secolo. Da questa chiesa provengono otto tele di piccole o piccolissime dimensioni che lo stesso Abate Peruzzi fece dipingere a Roma durante il suo soggiorno capitolino. Si tratta, per lo più, di copie di opere di Annibale e Ludovico Carracci e di Andrea Camassei, conservate fortunosamente fino ad oggi ed ora esposte presso la Pinacoteca Civica Parrocchiale. Alla famiglia Peruzzi apparteneva anche il palazzo gentilizio attiguo che nel secolo 16. ancora non conosceva l’estensione attuale e che vedeva i corpi di fabbrica relativi al palazzo ed alla chiesa ancora staccati. L’ampliamento del palazzo fu promosso, un secolo più tardi, da Marcantonio Mauruzi, conte della Stacciola, che promosse l’espansione della villa nelle dimensioni attuali, facendo realizzare un ricco giardino all’italiana, con uccelliera, labirinto e conserva della neve, e che inglobò la chiesa all’interno dell’edificio stesso. Meritevoli di attenzione in questa chiesa, madre della confraternita del Gonfalone, il soffitto in legno dipinto e “La Madonna del Soccorso”, affresco del secolo XVI, trasferito qui dalla chiesa abaziale di Santa Maria di Piazza a seguito del suo rifacimento seicentesco. La cappellina cieca che si apre sulla destra della chiesa, fu fondata dalla famiglia Boni per accogliere la Santa Casa di Loreto, opera databile alla metà del XVII secolo, di proprietà della parrocchia di Santa Maria, fatta scolpire dallo scultore Francesco Giglioni di Montecarotto. Presente all’interno della chiesa anche l’epigrafe marmorea dedicata a Giovanni Battista con stemma della famiglia Peruzzi.

 

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