Chiesa di Sant’Antonio Abate – Baschi (TR)
Cenni storici
Situata vicino alla “Porta de sotto” del castello, a fianco di uno stretto ponte costruito sul fiumiciattolo che scorre proprio sotto le fondazioni dell’edificio, la piccola chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate è un modesto edificio in muratura continua con tetto a doppia falda.
Nel 1330 era dedicata a Santa Maria; nel Cinquecento v’era annesso un oratorio e, probabilmente, un piccolo ospedale.
Aspetto esterno
Le pareti esterne si mostrano in pietra arenaria; la facciata, a due spioventi ed anticipata da uno stretto corridoio di pertinenza, è composta dagli elementi caratteristici degli impianti devozionali, con due finestre che affiancano il portone ligneo, protetto da una grata in ferro battuto, ed un rosone sovrastante; da notare l’ampio arco di scarico che attraversa larga parte del prospetto.
Sulla trabeazione della cornice in pietra arenaria del portale d’ingresso si può leggere la dedica mariana “Ave Mater Gratiarum“.
La parete destra, terminante in adiacenza ad un edificio residenziale, reca l’impronta di una vecchia bucatura tamponata.
Interno
L’interno è ad unica navata coperta con copertura a doppia falda impostata su capriate lignee, travi e limette lignee, pianellato laterizio.
Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi.
Il modesto ambiente è intonacato e tinteggiato, ornato di pregevoli stucchi, presenta un altare maggiore in pietra, collocato su due gradini in mattoni laterizi, sormontato da una macchina classica, con paraste ioniche, in muratura stuccata ed imbiancata.
La pavimentazione è realizzata in cotto fatto a mano.
Festività
Il 17 gennaio si celebra la tradizionale festa, con benedizione degli animali nello spazio antistante.
Fonti documentative
Cartellonistica in loco
https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-95-terni/citta-567-baschi/7587-chiesa-di-santantonio-abate/descrizione#tab
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazioni alla pubblicazione.