Chiesa di Sant’Angelo di Tornaco – Messenano di Spoleto (PG)
Cenni Storici
I resti della chiesa si trovano a sud-ovest del Castello, su un colle con bella vista su Messenano e Macerino in una località chiamata “Tornano“.
I ruderi sono chiamati dagli abitanti del luogo come l’eremo o “lu casittu de li frati“.
La chiesa di S. Angeli de Tornaco è elencata dal Codice Pelosius con una rendita ecclesiastica di cinque libbre, era già sine cura.
Faceva parte del plebato di Santa Maria de Rupino.
Nello stesso documento è citata anche un’altra chiesa dal nome assonante con la località, Santa Maria de Tornaco, con una rendita di due libbre.
È pero probabile che i ruderi, si riferiscano alla chiesa di Sant’Angelo, di più rilevante importanza e cui forse era annesso un piccolo insediamento cenobitico.
Per raggiungere quel poco che resta dell’antica chiesa si prende l’antica strada che da Messenano conduce a Macerino, poi si sale a piedi sulla destra; lungo il percorso si incontrano i ruderi di un piccolo riparo, chiamato dalla gente del luogo la Capanna de lu Moro.
Si giunge infine in cima al colle ove si incontrano i pochi resti di quello che era l’antico insediamento cenobitico, seguito dai più cospicui ruderi della chiesa, a pianta rettangolare, di dimensioni circa 8×4 metri.
Tornando in direzione di Messenano, sulla destra si intravedono i ruderi del Casale Aia Vecchia.
Fonti documentative
L. Fausti – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – in Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
Filippo Filipponi – Indagine su una terra di confine – 2012
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
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