Chiesa di Sant’Andrea – Campi di Norcia
Cenni storici
Si trova a ridosso della porta trecentesca d’ingresso della parte alta di Campi, edificata nel XIV secolo, si trovava sotto le dipendenze dell’abbazia di Sant’Eutizio. Esternamente si presenta con un portico pensile rinascimentale a pianta triangolare e a cinque arcate, aggiunto nel XVI secolo,da qui si può godere di uno dei panorami più belli che è possibile ammirare sulla Valle del Campiano.
Aspetto esterno
Sotto di esso si aprono due portali: quello di sinistra, il più antico e facente parte della costruzione originaria, presenta nella chiave di volta l’agnello crucifero (agnello che regge una croce e che sta a rappresentare il popolo che nel sacrificio raggiunge la salvezza) e due colonnine che sostengono, sopra i capitelli, due sculture di leoni, quello di destra è rinascimentale, le ante lignee sono datate 1570.
Sulla facciata sono ben visibili e riconoscibili tracce di decorazioni ed affreschi raffiguranti Sant’Andrea, il Crocifisso con il Castello di Campi e San Luca.
A sinistra, un’epigrafe funeraria proveniente dal mausoleo della “gens Entedia” (I secolo a.C.), è stata riutilizzata come materiale di recupero, montata alla rovescia.
Interno
L’interno mostra un pavimento in di lastre di pietra (schiazze) con tombe ed è suddiviso in due navate e tre campate di pilastri che sorreggono il soffitto costituito da volte a crociera. La navata di sinistra fa parte della costruzione originaria, la destra è un’aggiunta rinascimentale, causata dall’incremento demografico del castello.
Tra i due portali è posta la cantoria con organo del 1787 costruito da Venanzo Fedeli sotto cui ha trovato posto un’acquasantiera ovale a colonna di stile rinascimentale. Di fronte, addossato al primo pilastro e chiuso da una cancellata, è collocato il fonte battesimale a colonna costruito in pietra nel XVI sec.
Esso era provvisto di un caratteristico coperchio in pietra lavorato a squame che purtroppo è stato rubato.
A sinistra l’altare dedicato a San Carlo Borromeo, fatto costruire nel 1584 da Giuseppe Traversini, accompagnano il santo Benedetto da Norcia, dalla cui regola dipendevano i monaci di Sant’Eutizio, San Nicola di Bari, protettore dei poveri, Santa Lucia, protettrice della vista e Santa Barbara, guardiana del fuoco celeste e delle tempeste, in alto la Trinità.
Di seguito l’altare del Crocifisso, con statua lignea del XVI secolo.
Addossata al pilastro la teca contente l’immagine in cera dell’Addolorata, in gramaglie, la spada nel cuore e in mano un fazzoletto per asciugare il pianto.
Alla sinistra del presbiterio un bel pulpito intagliato ed intarsiato del XVI secolo della scuola dei Seneca, maestri lignari di Piedivalle (lavorarono anche nella vicina abbazia di Sant’Eutizio).
Segue un altare in muratura addossato alla parete di destra e dedicato a Sant’Andrea vicino a cui è posta, in una nicchia, una statua in legno del Santo Patrono, con in mano i pesci che pescava nel lago di Tiberiade, prima di diventare pescatore di anime.
L’abside (oggi ridotta a sagrestia), è separata dalla navata sinistraper mezzo di un’interessante finta parete lignea del 1596, completamente decorata, dipinta ed intagliata.
Sopra le porte che immettono nella sagrestia si trovano due lipsanoteche, al centro è una Crocifissione dipinta.
Sulla parete di destra sono collocati due altari, il primo è posto in una nicchia affrescata nella seconda metà del 1500 e raffigurante la Madonna del Rosario, che aveva permesso la vittoria della flotta cristiana a Lepanto, opera del Carducci datata 1576.
Il secondo altare, nei pressi dell’ingresso, è dedicato a Sant’Antonio da Padova con affianco statua del Santo.
Fonti documentative
http://www.sibilliniweb.it/
http://www.lavalnerina.it/
http://www.norcia.net/
http://www.regioneumbria.eu/
Nota
La galleria fotografica ed i testi sono stati elaborati da Silvio Sorcini
Da vedere nella zona
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