Chiesa di Sant’Anatolia – S. Anatolia di Cascia

Chiesa chiusa e pericolante, con portale puntellato.

 

Cenni storici

La chiesa parrocchiale sorge nella parte a valle della strada che da Serravalle porta a Cascia, all’interno della frazione omonima.
L`attuale chiesa parrocchiale dedicata a Santa Anatolia, lasciata in abbandono per circa venti anni dopo essere stata devastata da una violenta alluvione, fu ripristinata nel 1909. Un secondo restauro lo ha avuto nel 1986, a seguito dei danni riportati dal terremoto del 1979, ma è tuttora inagibile.
 

Aspetto esterno

Aveva una struttura romanica, oggi l`aspetto dell`edificio è quattrocentesco, che ripete in tono minore la struttura dell`antica parrocchiale.
La Chiesa di Santa Anatolia si presenta con un portale ogivale con riprodotto nella chiave di volta l`Agnello Crucigero.
Nel gradino d`ingresso, resti di un`epigrafe romana: VS Q.F. PONTIFEX, ET TESTAMEN.
Sia il portale ogivale che il campanile a vela sono trecenteschi ma sono stati nel tempo rimaneggiati.
Della originaria struttura romanica rimane l’abside occultata in seguito alla costruzione della sacrestia. Esternamente, sul lato destro, si conserva il portale romanico della chiesa originaria orientata trasversalmente all’attuale.
 

Interno

L`interno è a navata unica, di ampio e solido impianto, a due campate, con volta a crociera su pilastri. La piccola abside, dove si scorgono frammenti di affreschi, è attualmente occupata dalla sagrestia.
Sull`altare maggiore vi era una tela con Cristo Risorto appoggiato alla croce adorato da Angeli (manierismo di scuola romana), firmata da Francesco Maria Nobili di Cerreto di Spoleto (1550) e una Madonna lignea della metà del sec. XV (opera di scultori abruzzesi), che sono state recentemente trafugate, sono state però recuperate e si trovano ora nel Museo della Castellina a Norcia.
Vi era anche una croce astile del 1595, smarrita, in lamina di ottone dorato con tondi di smalto policromo di stile abruzzese: sulle formelle erano i bassorilievi del pellicano (parte superiore), di S. Pietro (parte inferiore), dell`Addolorata e di S. Giovanni; nel verso al centro l`Eterno.
 

Curiosità

Sulle spalle interne del portale ho notato dei graffiti di croci disegnati nella pietre, e secondo il mio punto di vista andrebbero verificate perché sicuramente sono di epoca medievale.
potrebbero essere di pellegrini che di sicuro sono transitati nella chiesa che favoriva l’ospitalità in quanto costruita a ridosso dell strada, e non è escluso che qualche fedele abbia lasciato la sua traccia del passaggio. Una cattiva abitudine che persiste fino ai nostri giorni. ( Sarà una caratteristica italiana?)
 

Fonti documentative

http://www.lavalnerina.it/

L’Umbria manuali per il territorio – La Valnerina il Nursino il Casciano – Edindustria 1997
Chiese Romaniche in Umbria di Bernardino Sperandio – Edizioni Quattroemme 2001
 

Da vedere nella zona

Eremo della Madonna del Castellano
Chiesa di San Giovenale – Logna
Chiesa parrocchiale di San Giorgio – San Giorgio di Cascia
 

Mappa

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