Chiesa di Sant’Agostino – Montelparo (FM)
Cenni Storici
La chiesa di S. Agostino è parte dell’antico convento dei padri Agostiniani costruito, ad occidente dell’abitato, nel 1686 su disegno del Cav. Onofri di San Ginesio. Tutto l’intero complesso, Chiesa e Convento, si raggiunge risalendo l’ampia scalinata esterna, dotata di 26 scalini di pietra locale, ed attraversando un piazzale ammattonato. La costruzione del Convento, antecedente la realizzazione della Chiesa, è impiantata su roccia di tufo su di un terreno roccioso e scosceso. L’impianto ha base quadrata, con stanze di rappresentanza, corridoi, chiostro, fondaci e locali seminterrati, quest’ultimi un tempo fungevano da cantina, granaio, scuderia e ghiacciaia ad oggi sono invece utilizzati come unico locale per il ristoro meglio conosciuto come “Il Cantinone” di Montelparo. La Chiesa venne costruita diversi anni dopo il convento e aperta al culto nel 1730. Progettata dal’architetto Lucio Bonomi di Ripatransone (1669 – 1739), edificata sotto il Priorato di Fra Giacinto Pentelli (come testimonia l’iscrizione a lato), presenta un’imponente facciata dalle linee semplici e classicheggianti, con un impianto a croce latina. All’interno di particolare bellezza è la bussola che protegge l’ingresso sopra la quale è collocata la cantoria con l’organo a canne. Vi sono eretti sette altari, il maggiore dedicato a S.Agostino, fu ricostruito nel 1803 insieme all’antica balaustra, opera di Girolamo Giulietti. Dietro l’altare maggiore, si è conservato un artistico coro lavorato in legno di noce datato 1750. Sul lato sinistro del presbiterio un’iscrizione lapidaria ricorda che la Chiesa fu consacrata il 25 giugno 1848 dal Vescovo di Montalto , Mons. Eleonoro Aronne. A quell’epoca si devono riferire le decorazioni della volta della cupola e la costruzione dei banchi di legno. Nell’angolo esterno si eleva il campanile a base quadrata con scala interna murata per raggiungere la cella campanaria dotata di un armonioso concerto di quattro campane fuse dai Fratelli Baldini di Fossombrone. I padri Agostiniani di Montelparo furono un punto di riferimento assai importante. Il Comune ogni anno dava un contributo di 10 lire per le tonache dei frati, di 3 ducati per il Maestro in Teologia. Nella Chiesa conventuale avveniva il giuramento dei consiglieri, si riuniva il Parlamento Generale ed il Consiglio Generale dei 100. La presenza continua di una decina di religiosi influì notevolmente sulla formazione spirituale del popolo e sulla pubblica istruzione. Gestirono la Confraternita della Pietà che curava l’assistenza ai malati, moribondi e la sepoltura dei morti; amministravano l’Opera Pia Ospedale, il Monte di Pietà ed il Monte Frumentario di S. Giuseppe.Nel 1861 Convento e Chiesa furono acquistati dal Comune di Montelparo con l’obbligo di tenere la Chiesa aperta al culto. Nel corso degli anni i locali del Convento sono stati funzionali alla Scuola Media “Aristide Lombi” prima, e alla scuola elementare poi. Attualmente parte della struttura conventuale è adibita ad OSTELLO COMUNALE.