Chiesa di Sant’Agnese – Cesi (TR)
Cenni Storici
Si trova all’interno dell’abitato, appare all’improvviso in fondo ad una stretta via,un po’ defilata, ma in posizione panoramica.
Una prima chiesa qui esistente fu restaurata nel 1546.
Nel 1559 una monaca chiamata Cornelia Cavarzanada Piacenza fu inviata da Roma per stabilire qui un convento di Benedettine.
L’11 novembre del 1604 fu iniziata la costruzione della clausura, completata l’8 maggio 1609, grazie alle elemosine del popolo e al generoso contributo di Monsignor Lorenzo Castrucci, che nel 1611 elargì nuovi finanziamenti per il monastero e il 4 ottobre dello stesso anno posò la prima pietra della nuova chiesa, completata a sue spese in soli due anni.
Lo stesso Lorenzo Castrucci vi celebrò la prima messa l’8 settembre 1613, dopo aver donato alla chiesa una costola, del sangue e un dente di Sant’Agnese, provenienti dalla chiesa di Santa Cecilia in Roma. Lorenzo Castrucci, dal 1617 Vescovo di Spoleto, fu qui sepolto nel 1655.
L’iscrizione commemorativa posta sulla sepoltura recita:
LAURENTIO CASTRUCCIO / DE DIVERSIS LVCENSI /EPISCOPO SPOLETANO / HUIUS TEMPLI FUNDATORI, / TÒTIUSQUE MONÀSTERI AMPLIATORI , A C RESTAURATORI /
PIISSIMO /MONIALES EIUS EX TESTAMENTO / HAREDES / PATRONOOPTIMO, /
PASTORE MITISSIMO / AC PATRE AMANTISSIMO / ORBATA ,UBI, ET QUOMODO / HUMARI SE IUSSIT , MONUMENTUM / MOESTISSIMAE POSVERE / DIE XVII. APRILIS M.DGLV. / VIXIT ANNOS LXXXIV.
L’11 dicembre 1860 Gioacchino Pepoli, commissario straordinario dell’Umbria emanava il decreto di soppressione dei beni ecclesiastici, ma solo in data 20 gennaio 1870 erano posti all’asta i beni del monastero di Sant’Agnese, 119 ettari di terreni per un valore di 7.533 lire.
Il complesso ora ospita l’Istituto Madre Francesca Peticca.
Aspetto esterno
La facciata seicentesca è ripartita in tre sezioni tramite modanature e scandita da quattro paraste, nella sezione più bassa si aprono tre portali, sulla porta principale c’è la scritta DEO ET AGNETI DICATU, sulle laterali ANNO DNI MDCXIII.
Nella sezione mediana, in due nicchie sono poste le statue di San Benedetto e Santa Scolastica, al centro v’è un’ampia finestra rettangolare a dar luce all’interno.
La sezione superiore è raccordata da volute, al centro fa mostra lo stemma del Vescovo di Spoleto Lorenzo Castrucci.
Interno
È a navata unica, conserva solo l’altare centrale dedicato a Sant’Agnese, anche se il Contelori la dice ornata da altri altari dedicati alla Vergine annunziata, a San Lorenzo e San Carlo.
Appena all’ingresso, a sinistra, in una nicchia rettangolare, è posta un’acquasantiera con sopra due lapidi che commemorano la consacrazione di un altare e la donazione delle reliquie di Sant’Agnese.
Fonti documentative
Memorie historiche della terra di Cesi raccolte da monsignor Felice Contelori
Silvestro Nessi San Gemini e le terre Arnolfe: San Gemini, Carsulae, Cesi, Acquasparta1980
Renzo Nobili – Corrado BefaniIl Comune di Cesi, Edizioni Thyrus 2017
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.