Chiesa di Sant’Agata – Colle di Postignano di Sellano (PG)
Cenni Storici
La piccola chiesa si trova a valle dell’abitato, è menzionata nel trecentesco codice Pelosius come “sine cura“.
Dall’aspetto sembrerebbe risalire alla seconda fase del romanico spoletino, eretta probabilmente alla fine del XIII secolo o agli inizi del successivo.
Sopra la chiesa si distende lungo l’antica strada che collega il castello di Postignano a quello di Sellano la Villa di Colle di Postignano.
Il nucleo abitato è caratterizzato da alte facciate che si ergono ai lati della strada, non presenta elementi di particolare interesse, ma è caratterizzato da dignitosi prospetti architettonici e da bei portali in pietra.
Ha sempre fatto parte di Postignano, non è mai stato comunità autonoma.
Qui il 4 aprile 1944 furono fucilati dai tedeschi cinque partigiani, nell’ambito di una vasta operazione volta ad annientare la Brigata Garibaldi “A. Gramsci” iniziata il 31 Marzo precedente e protrattasi per una decina di giorni.
Era oriundo di Colle di Postignano il grande musicista Domenico Mustafà, nato nella vicina Sterpare il 16 aprile del 1829.
Aspetto esterno
L’edificio è costruito in blocchetti di pietra irregolari cementati da malta.
La facciata è a capanna, il portale è in pietra a tutto sesto, lunettato con archivolto in grossi conci; a destra si apre una finestrella, sopra, v’è un’altra apertura a croce.
Il campanile a vela a un solo fornice è disposto centralmente in linea con la facciata, impostato proprio sopra la cuspide.
L’abside è semicilindrica.
Interno
L’interno è a navata unica.
Sopra l’altare della parete sinistra si trova una tela seicentesca, raffigurante la Madonna dello scapolare tra San Francesco e Sant’Agata, sullo sfondo un piccolo abitato fortificato, probabilmente Colle di Postignano.
L’abside è ornata da un affresco cinquecentesco di Simone De Magistris raffigurante Cristo Benedicente tra angeli, opera del marchigiano Simone de Magistris, eseguita probabilmente nello stesso periodo degli affreschi di Postignano, negli anni ottanta del Cinquecento.
Sul pilone destro dell’abside Santa Lucia, opera Quattrocentesca di un modesto imitatore del Maestro di Eggi.
Lungo la parete destra corrono due cicli d’affreschi.
Nel primo gruppo, dalla parete d’altare, databile alla fine del Quattrocento, sono raffigurati San Leonardo, San Rocco, Madonna in trono col Bambino e San Sebastiano.
Nel secondo gruppo, opera di un seguace dello Spagna databile ai primi decenni del Cinquecento, sono raffigurati San Rocco, Madonna col Bambino, San Sebastiano e una Santa non identificabile, forse Santa Caterina d’Alessandria.
Fonti documentative
AA.VV. Forgiata dalle Acque. Sellano e il suo territorio
FAUSTI L. – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.