Chiesa di Santa Maria Vecchia – Ficulle (TR)
Cenni Storici
L’antica Pieve di Santa Maria Vecchia si trova subito fuori le mura di Ficulle e sembrerebbe già esistente nel 1292, come lascia supporre il Catasto di Orvieto.
Dopo la costruzione di S. Maria Nuova, dal 1616, come si apprende dagli atti della visita pastorale del Cardinale Sannesio, tutte le celebrazioni parrocchiali vennero trasferite nella chiesa all’interno del paese e l’antica Pieve progressivamente decadde; fu riservata, infatti, soltanto a luogo di sepoltura e a sporadiche celebrazioni liturgiche.
Quando in seguito ad una epidemia, intorno al 1820, il cimitero fu trasferito, la chiesa fu pressoché abbandonata e il vescovo Vespignani, trovandola molto deteriorata, la sospese al culto nel 1851 sconsacrandone l’altare.
Con la successiva Visita Pastorale del 1855, il Vescovo ordinò alcuni interventi di consolidamento e recupero dell’edificio, riguardo alle pareti verticali, alla copertura e alla pavimentazione, lavori che negli Atti della Controvisita del 1858 venivano dichiarati in corso di esecuzione.
Dopo essere stata trasformata durante la seconda guerra mondiale, per breve tempo, in magazzino dalle truppe tedesche, la chiesa fu restaurata all’inizio degli anni ’50 del 1900, dal Genio Civile, quando, tra gli altri interventi, vennero rimossi gli intonaci interni e riportati alla luce alcuni affreschi da tempo nascosti.
L’ultimo intervento documentato sulla vecchia Pieve di Santa Maria è il rifacimento completo della copertura lignea, eseguito nell’anno 2008.
La chiesa è oggi legata principalmente ai riti pasquali essendo anche il punto di partenza della processione del Venerdì Santo e delle Palme ed è anche utilizzata per matrimoni e concerti, data l’acustica ottimale.
Aspetto esterno
La struttura della facciata è quella tipica del gotico realizzato in pietra arenaria.
Alla chiesa, il cui ingresso è sollevato dal piano stradale, si accede mediante una doppia scalinata
costituita da due rampe simmetriche di gradini in pietra; il portale gotico (XIII secolo) è incorniciato di travertino e sono presenti due colonnine tortili sormontate da capitelli con decorazioni floreali, mentre le murature esterne sono completamente in pietra a facciavista.
Interno
L’interno si presenta sostanzialmente in stile tardo-romanico con archi gotici a diaframma a sesto acuto, in tufo o mattoni; sulla parete di fondo del presbiterio, sollevato di due gradini, si aprono tre absidi semicircolari, quella centrale, ospitante un crocifisso ligneo seicentesco, di dimensioni maggiori delle laterali.
All’interno, custodisce affreschi del XIV e XV secolo oltreché conserva anche un cippo romano dedicato da Tiberio Claudio, figlio di Tiberio (prima metà del I secolo d.C.), al dio Mitra, adibito ad acquasantiera; di esso si ignora l’esatta provenienza nell’ambito del territorio di Ficulle, anche se, secondo alcuni, sarebbe stato rinvenuto nei sotterranei della chiesa.
La scritta che vi compare così dice:
SOLI INVICTO/MITHRAE/TIBERIUS CLAUDI/US TIBERI FILIUS/THERMO[….]/SPELAEUM CVI[….]/SIGNIS ET AR[….]/CETERISQV[….]/VOTI COMPOS/DEDIT.
Tradotto “Tiberio Claudio Termo(-doro/-donte), figlio di Tiberio, essendo stato soddisfatto in un suo desiderio, dedicò al Sole invincibile Mitra una grotta con figure ed altare e tutto il resto“.
Sul lato sinistro è raffigurata in rilievo una brocca e sul destro la patera.
Oggi la chiesa si presenta come frutto dei restauri degli anni ’50 del 1900, quando, nel recupero, furono tolti gli intonaci ed imbiancate le pareti laterali.
Restano tuttavia alcuni affreschi: sulla parete destra, un martirio di S. Sebastiano del XIV secolo, una raffigurazione del Rosario del XVII secolo e un Santo Pontefice risalente al 1476.
Si conserva anche una pregevole tela del ‘600, raffigurante la Beata Vergine del Carmelo.
Sulla parete sinistra si possono ammirare la raffigurazione della Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Pietro Martire che aprono il manto sotto il quale si rifugiano i devoti, di fattura quattrocentesca, e due Santi Monaci, non identificati, al lato della nicchia, dove era conservata la pregevole statua lignea della Madonna Assunta (secolo XV), trafugata nel 1982.
Notevoli i capitelli con bassorilievi altomedioevali.
Fonti documentative
http://www.comune.ficulle.tr.it/it/chiesa_di_santa_maria_vecchia.html
https://www.umbriatourism.it/-/chiesa-di-santa-maria-vecchia-ficulle
http://necrologie.repubblica.it/
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso l’autorizzazione alla pubblicazione delle foto degli interni della chiesa.