Chiesa di Santa Maria – Roviglieto di Foligno (PG)

La chiesa è chiusa (2022) e in fase di recupero in conseguenza dei danni del terremoto del 1997.

 

Cenni storici

Il paese sorge su un territorio dell’Appennino che sin dalla protostoria fu interessato dalla presenza umana e da una viabilità dl cresta con uno o più diverticoli di collegamento tra la Flaminia e la via della Spina, tracciati probabilmente utilizzati per lo spostamento delle greggi dall’area nursina alla valle spoletana e viceversa.
Entrò a far parte del Comune di Foligno sotto i Trinci che nel 1340 con l’acquisto di una grossa fetta di territorio boschivo che andava dal Piano della Spina alle Coste di Orsano da parte di Ciolo Trinci per conto di suo fratello Corrado, diede un nuovo assetto militare del territorio per la difesa di boschi e di pascoli reclamati dalle vicine comunità di Orsano e di Trevi.
Fu nel 1350 che si decise di costruire a tal proposito il castello di Civitella per l’incolumità degli abitanti dei villaggi sparsi nelle adiacenze, ma soprattutto per la tranquillità della città.
Per quanto riguarda Roviglieto, questa comunità aveva il compito di custodia della Torre di ser Angelo, detta poi torre de Conte ed oggi semplicemente la Rocca di Scandolaro.
I primi dati statistici di questa comunità risalgono al Concilio di Trento; dalla Visita apostolica effettuata a Foligno nel 1573 risulta che nel paese erano censite 30 famiglie e versavano 2 doppieri di 10 libre alla Cattedrale in occasione della festa del patrono per la processione.
Per avere i primi dati statistici esatti bisogna giungere al 1646: nel Catalogo compilato per quell’anno dallo Jacobilli e “Roviglita” conta fuochi 26 e anime 158.
Nel 1719, dallo Stato d’anime ordinato dal Vescovo Battistelli risultano nella parrocchia di Roviglieto 80 anime; chiaramente si nota come nel giro di neppure un secolo e mezzo nel territorio ci sia stato un forte calo demografico, indubbiamente per l’esodo dovuto alla ricerca di una vita più accettabile in pianura e soprattutto perché la pianura di Foligno a quel tempo era ormai tutta bonificata.
L’organizzazione ecclesiastica di questa parte della dorsale appenninica non sembra però che abbia coinciso con quella civile ed i centri religiosi erano ai margini di questo territorio.
In questa parte Roviglieto era l’unica pieve, cioè l’unica chiesa con fonte battesimale e tale rimase fino al Concilio di Trento.
Il più antico documento della pieve si ha nella donazione fatta nel 1078 da S. Bonfiglio, vescovo di Foligno, alla canonica di San Feliciano, vi si elencano: “plebem de Rovelita cum omnibus redditibus suis“.
Questo stesso vescovo ne consacrò l’altare, come si rileva da uno scaccolo di pergamena ritrovata nella demolizione del vecchio altare nel 1773; nella stessa si attesta che tale altare fu dedicato alla Madonna, in onore di S. Giovanni apostolo, dei santi Filippo e Giacomo e di Tutti i Santi.
Più tardi, il vescovo Benedetto II, il 22 agosto 1141, consacrò nuovamente il medesimo altare, ad onore della Madonna, di S. Giovanni Battista, di S. Giovani Evangelista, dei santi Andrea, Filippo e Giacomo, Timoteo e Sinforiano e di Tutti i Santi, facendovi porre una pergamena, ritrovata, con l’altra, nel 1773.
Successivi ricordi della pieve si hanno nel privilegio di Innocenzo II del 1138 e in quello di Innocenzo III del 1210 dove la Pieve viene riconfermata al Vescovo di Foligno.
Nella sentenza del card. Capocci del 1239 vengono elencate come dipendenti dalla “plebes de Rovillita” le seguenti cappelle: “Sancti Angeli, sancti Johannis et sancti Martini” le medesime che compaiono, affiancate dal toponimo, nella Libra del 1295, il catasto degli enti ecclesiastici di Foligno, e cioè: “ecclesia sancte Marie de Ruvilglita, sancti Angeli de Civitella, sancti Johannis de villa Cupuri, sancti Martini de Ruvilglita“; la pieve era dotata di un patrimonio di 896 libre e 18 soldi.
I suoi beni erano posti “in contrata de magneti“, “in villa Ruvilghite“, “in lonthera sancte Marie“, “in puzolu“, “in valle“, “in plamura“, “in cruce cupari“, “in valle Ade“, “in puteo“, “in sterpetis“, “in Turri“, “in via alba“, “in contrata puthei sicchi” ed “in contrata flamignani ubi dicitur Alglone“.
La chiesa ha regolarmente contribuito al pagamento delle decime alla Camera apostolica negli anni 1333-1334 come ricordato nelle Rationes Decimarum del Sella che di seguito vengono riportate:
Decime anno 1333
4767. Item habui a Bernardo Monaldi pro sua parte ecclesie S. Marie de Rualheta pro dicto tempore XVsol. Cor.
4852. Item habui a Bernardo canonico ecclesie S. Marie de Rovilleto XV sol. cor.
Decime anno 1334
5144. Item habui a Bernardo Munaldi canonico ecclesie S. Marie de Ruvilheto VIII sol. cor.
5240. Item habui Angelo Christianelli solvente pro Martino Pucii clerico ecclesie S. Marie de Rovilheto II sol. cor.
5319. Item pro dictu domino Egidio canonico ecclesie S. Marie de Rovilheto v sol. cor.
5443. ltem pro Bernardo canonico ecclesie S. Marie de Rovilheto x sol. cor.
La chiesa è stata visitata dai Vescovi incaricati delle Visite Pastorali dopo il Concilio di Trento.
Nel 1404 furono annessi alla chiesa di S. Maria di Roviglieto, cioè alla pieve, la vicina chiesa di S. Martino ora scomparsa, ne resta solo un toponimo, ed un canonicato della stessa chiesa di S. Maria, e nel 1508 Giulio II, ad istanza di Cibo vescovo di Foligno soppresse la parrocchia di S. Maria di Roviglieto creando con le rendite la dignità dell’Arcipretura.
La vecchia chiesa fu demolita e completamente ricostruita nel 1783, come si legge in una inscrizione posta sul muro di fronte all’altare maggiore, sotto l’arciprete Giustiniano Poggi ed il cappellano Giuseppe Nardi, con elemosine della popolazione, col fondo della Fabbrica e della Compagnia di San Maccaro abate.
La documentazione conservata presso la Sezione di Archivio di Stato di Foligno attesta l’attività parrocchiale a partire dal 1715.
In seguito al decreto vescovile del 1° settembre 1986 ed al conseguente decreto del Ministero dell’Interno del 19 gennaio 1987 la Parrocchia è stata soppressa ed il suo territorio inglobato nella Parrocchia di San Silvestro papa in Cancellara di Foligno.
La chiesa ha subito seri danni alla struttura in seguito al terremoto del 1997, è stata messa in sicurezza e sono stati avviati i lavori di recupero che purtroppo ancora non sono stati ultimati per cui ad oggi (2022) l’edificio risulta ancora inagibile.
 

Aspetto esterno

La chiesa posizionata al centro del paese, ha un orientamento ovest – est e sicuramente questo edificio rifatto nel 700 ricalca l’impianto dell’antica chiesa.
L’edificio, con tetto a capanna, ha una struttura molto alta e lateralmente, molto più in basso si allargano altre due falde di tetto arretrate rispetto alla facciata; nell’ambiente di sinistra si apre la sacrestia e in quello di destra la canonica.
Il campanile a torre si eleva sul fianco sinistro arretrato anch’esso di qualche metro.
La parete di fondo non presenta absidi, ma è liscia.
La facciata è priva di qualsiasi abbellimento architettonico e si presenta intonacata con un semplice portale ad arco in mattoni sovrastato da un ampio finestrone in asse.
 

Interno

L’interno è ad unica navata con tetto a capanna ed è provvisto di tre altari, due contrapposti nella navata e l’altare maggiore.
Tutte la opere conservate all’interno sono state rimosse e messe in sicurezza in attesa di essere poi riposizionate al termine dei lavori.
Gli affreschi conservati nella sacrestia sono di epoca settecentesca e coevi al rifacimento dell’edificio avvenuto in quell’epoca; la fattura è modesta e almeno all’apparenza non si denota una mano di un pittore di alto livello professionale.
I dipinti riguardano un Altare con l’immagine della Madonna in cielo tra le nubi circondata da angeli e in basso a destra Santa Cecilia (con un flauto in mano) e accanto a sinistra (di chi guarda) un Santo Vescovo con mitra e pastorale (forse San Feliciano)
Nella parete destra è effigiata una Madonna incoronata con colori variegati e sotto una dedica: “Quest’opera l’ha fatta fare Marco Antonio per sua devozione” e sotto non si legge più la data.
Nel quadro accanto San Marco Evangelista con il leone ai suoi piedi e sullo sfondo una Crocifissione.
 

Nota di Curiosità

A Roviglieto fu portato alla luce un monumento sepolcrale di un certo C. Servenius Quattuorvir, lastra che per molti anni costituì il gradino di accesso alla canonica di S. Maria di Roviglieto, finché non fu depositata a Palazzo Trinci per l’intervento di Michele Faloci Pulignani.
 

Fonti documentative

D. Placido T. Lugano – Delle Chiese della città e diocesi di Foligno nel Secolo XIII. Secondo una sentenza de 1239 e la “Libra” del 1295 – 1907
Mario Sensi – Vita di Pietà e vita civile di un altopiano tra Umbria e Marche (sec. XI-XVI) – 1984
Mario Sensi – Cancelli e il suo Territorio

https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=51668

 

Mappa

Link coordinate: 42.930367 12.771499

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