Chiesa di Santa Maria di Reggiano – Spoleto


 

Cenni storici

Parzialmente inserita all’interno di un complesso rurale, la chiesa di Santa Maria di Reggiana è collocata lungo la via della Spina, nei pressi della deviazione per Bazzano Superiore, a qualche chilometro da Spoleto.
Databile al XII-XIII secolo, ha parte delle murature realizzate con materiale di recupero proveniente da una preesistente costruzione di origine romana.
La facciata, parzialmente coperta da un portico che la unisce alla casa rurale, conserva il portale ad arco acuto e la sovrastante bifora originale.
Nelle pareti interne del portico sono i resti di un affresco tardo-quattrocentesco con l’Incoronazione della Vergine e una Santa.
Il campanile è costituito da una piccola vela costruita sopra la torre colombaia annessa.
L’interno, a navata unica e tetto a capanna, conserva interessanti frammenti pittorici, in gran parte trecenteschi: sulla parete destra Cristo Benedicente e ripetute immagini di Madonna con il Bambino e di San Sebastiano; nel presbiterio la Natività della Vergine.
Presso l’ingresso, all’interno di una nicchia ricavata nella parete sinistra, è una Crocifissione cinquecentesca con iscrizione in italiano che ricorda il committente.
Nella parete laterale esterna dell’edificio sono inseriti due cippi funerari con le seguenti iscrizioni:
Cippo A: C. TERENTIO C.F. ACASTO IN FR. P. XV IN AGR. P. XV
Cippo B: IN FR. P. XV IN AGR. P.XV
Si tratta di iscrizioni sepolcrali.
La prima riporta il nome del titolare del sepolcro, Caio Terenzio Acasto (Agasto, secondo la prima interpretazione) figlio di Caio.
La presenza del “cognomen” Acasto, di origine greca, fa pensare ad un personaggio di origini non romane.
Entrambe le iscrizioni erano incise su cippi che delimitavano l’area destinata alla sepoltura.
Alcuni elementi presenti nel cippo A permettono di datare le iscrizioni, verosimilmente provenienti da un contesto cronologico e topografico analogo.
La forma nominale Acasto ricorre infatti frequentemente in epoca tardo repubblicana e proto imperiale, per lo più per schiavi e liberti.
La struttura è di proprietà privata e una parte del fabbricato è adibito a civili abitazioni.
La chiesa è officiata e durante il periodo mariano viene celebrata una messa e allestita una festa con larga partecipazione popolare.
 

Bibliografia

http://www.paesaggi.regioneumbria.eu

 

Mappa

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