Chiesa di Santa Maria di Mausoleo – Spello

La chiesa è chiusa e solo saltuariamente viene aperta, è officiata e vi vengono celebrati matrimoni.

 

Cenni Storici

La chiesa della “Miracolosissima Vergine Maria del Mausoleo” sorge a circa 1 Km. da Spello, lungo la strada che conduce a Cannara. Scrive Fausto Gentile Donnola che nell’anno 1300 circa fu scoperto un sepolcro monumentale di epoca romana e che in origine doveva configurarsi a forma di torrione, “la cui stanza centrale è tutta circondata da nicchie dove ardevano lumi perpetui”.
Vi furono ritrovate anche numerose suppellettili, ora conservate altrove o asportate, «che indicavano il mausoleo essere stato eretto per sepolcro di qualche Console di questa Splendidissima Colonia Julia di Spello, o d’altro personaggio cospicuo». Nel secolo XV, poiché il Mausoleo si trovava nella pubblica strada e in un crocevia, la pietà dei cristiani di quei dintorni fece dipingere nella nicchia maggiore una immagine della Madonna col Bambino. La tradizione, raccolta da Don Alessandro Campagna, rettore del santuario dal 1910 al 1925 e autore di un saggio sul santuario rimasto finora inedito, narra che il Mausoleo era divenuto ricovero dal caldo e dalle intemperie di uomini che sorvegliavano le vigne, lì intorno numerose, da eventuali predatori. Poiché i guardiani dovevano trascorrervi molti giorni, spesso si mettevano a giocare tra di loro; uno “forse da spirito diabolico istigato” perdendo nel gioco, scagliò una pugnalata o un colpo di archibugio all’immagine della Madonna, ritenendo Ella la causa della sua rovinosa perdita. Il volto della Madonna sanguinò e i guardiani morirono tutti miseramente.
Stante il racconto, ben presto il luogo divenne “Sacro” nell’immaginario collettivo popolare, ed anche se non ci sono giunti documenti che possano confermare i racconti della tradizione, il fatto sta che quel rudere romano divenne meta di pellegrinaggi e di devozione.
Seguitando il racconto, Campagna scrive che il 4 maggio 1592 la Madonna operò il miracolo “del pane“.

Si racconta infatti che il 4 maggio 1592 una famiglia, proprietaria del campo sul quale sorge oggi la chiesa, stesse trebbiando il grano e che il figlio di quattro anni, fosse stato messo, per proteggerlo dal caldo, all’interno del mausoleo. Avendo fame, il bambino chiamava la madre che gli portasse del pane, ma la madre non arrivava ed egli si voltò verso l’immagine della Vergine Maria e, credendola una persona viva, gli chiese da mangiare e ne ottenne, come egli stesso raccontò, affermando di aver avuto anche da bere in una bellissima tazza. Disse anche, di voler restituire presto il favore alla Madonna, e infatti il Signore lo richiamò a sé dopo pochi giorni. La notizia si diffuse rapidamente nei paesi vicini e accorsero devoti da ogni parte. Le elemosine furono così copiose che nel 1595 si edificò la chiesa, inglobandovi il Mausoleo.
Da tener presente che oltre ai lasciti di terreni e caseggiati donati per grazia ricevuta, la chiesa fu edificata solo da elemosine spendendo circa 3.000 scudi, cifra esorbitante per quei tempi.

Successivamente il Santuario conosce periodi di fama, nel 1602 vi si costituisce un cappellano pertanto venne costruita accanto alla chiesa anche la casa per i cappellani che avevano l’obbligo di celebrare messa ogni giorno ma soprattutto, con l’aiuto dei santesi, eletti dai Priori di Spello, amministrassero tutte le elemosine che pervenivano a questa chiesa, siano esse in denari che in beni materiali. In seguito a ciò furono redatti scrupolosi inventari nel 1612, nel 1636, nel 1646 e nel 1802.
Il Santuario nel nostro secolo ha tuttavia perso quella attrattiva così sentita dai nostri antenati ed è finito per essere dimenticato. Varie le cause:

  • in primo luogo il fatto di aver perso il ruolo di Santuario mariano della Comunità di Spello
  • la delibera, intorno agli anni ’60, della costruzione della chiesa di Limiti con relativa formazione della nuova parrocchia

Il Santuario fu inglobato in questa parrocchia e il suo patrimonio ne divenne il beneficio; nella definizione dei confini parrocchiali il Santuario venne a trovarsi all’estremo nord quindi non fu più centro né di culto né di attenzioni alle strutture murarie, per cui in breve tempo fu demolita l’annessa casa del custode. Solo nel 1990, grazie all’interessamento del parroco , don Piero Saffirio, si è proceduto al restauro della primitiva immagine della Vergine con Bambino, affresco eseguito nel secolo XV sul rudere dell’antico Mausoleo.
 

Aspetto esterno

L’edificio è costruito in mattoni, con la facciata divisa da lesene, con finestrone rettangolare e copertura a capanna. Nella parte posteriore campeggia il rudere romano integrato nella struttura quasi a costituire un’abside.
 

Interno

L’interno, a pianta rettangolare, presenta sui due lati lunghi, sei cappelle. La prima a destra è dedicata a S. Giorgio e vi rimangono tracce di una decorazione a stucco. Nel primo altare a sinistra vi era una tela ad olio raffigurante la Madonna in trono col Bambino, con a sinistra i Santi: Lorenzo e Felice, a destra: Girolamo e Francesco, dipinto risalente al XVI secolo; ora è conservato nella casa parrocchiale di S. Croce in Limiti. Dietro l’altare maggiore tramite una finestra è visibile l’immagine della Madonna dipinta sul rudere romano, nello spazio sottostante si notano tracce di pavimentazione romana.
 

Fonti documentative

Spello e il suo spazio Sacro Tesi di Lurea di Chiucchi Giuliana
 

Mappa

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