Chiesa di Santa Maria delle Trosce – Vernazzano
Cenni Storici
La chiesetta di Santa Maria dell’Ospedale, detta delle Trosce, di proporzioni molto ridotte (m 5,75×7,52), conteneva un unico altare dedicato alla Vergine Maria, sovrastato da un baldacchino e adorno di una tela dipinta.
Da fonti orali si ha notizia della presenza, a monte del castello, di almeno due sorgenti, rimaste attive sino ad alcuni decenni or sono. Esse dovevano fornire l’acqua che garantiva il funzionamento di un mulino, del quale sono state rinvenute le macine a poche decine di metri da questa chiesa, all’interno dell’abitato fuori le mura.
A raccolte d’acqua, dette in gergo tròsce o gòrghe, potrebbe far riferimento il suo nome locale. Dell’annesso ospedale, presente ancora nei primi decenni del Settecento, oggi non restano che poche macerie coperte da un leggero strato di terreno.
A suo carico, nei Catasti perugini del 1611 e del 1727, risultano proprietà non insignificanti.
Il prof. Alberto Grohmann riferisce che i beni della chiesetta furono accatastati nel 1441 e nel 1446. Al suo interno erano presenti due affreschi.
Dopo il crollo del tetto, nei primi anni ’50 le opere vennero staccate dagli intonaci e collocate all’interno del “Palazzo del Capra”, presso Tuoro, dove ancora si trovano custodite.
L’intervento fu sollecitato dal prof. Teodorico Moretti Costanzi, proprietario del Palazzo, che si assunse per intero l’onere dell’impresa, salvando così i dipinti da sicura rovina.
Secondo il prof. Mirko Santanicchia i due affreschi, databili intorno al 1500, furono commissionati da qualche personaggio locale a scopo devozionale.
Vanno attribuiti a pittori diversi, anche se di educazione piuttosto simile; il loro stile, infatti, è basato sulla traduzione in forma corsiva e popolare del linguaggio dei più noti maestri del tempo, il Perugino e il Pinturicchio.
La chiesa presenta, inoltre, una pregevole facciata in pietra arenaria, con un ampio arco d’ingresso e soprastantc rosone. Dalla relazione sulla visita pastorale del vescovo Amadei alla diocesi di Perugia, avvenuta in data 14 aprile 1771, sappiamo che, in attesa della costruzione della nuova chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, quella di S. Maria delle Trosce assunse realmente le funzioni di chiesa parrocchiale.
La sua posizione, non fu, evidentemente, interessata dagli smottamenti.
Affresco della “Natività”
Nella “Natività” del 1514 commissionata, come si legge nell’iscrizione alla base dell’affresco, da un certo Simone di Bartolo di Tuoro, si distinguono, come suggerisce Mirko Santanicchia, più spiccati caratteri pinturicchieschi, soprattutto nel paesaggio di fondo, nella divertente scenetta pastorale in cui i cani giocano a rincorrersi, che richiama soluzioni ancora di gusto tardo-gotico a cui il Pinturicchio
ricorreva sovente.
Interni di “Palazzo del Capra”, Tuoro sul Trasimeno (PG).
Affresco della “Madonna con Bambino”
La “Madonna col Bambino” può datarsi, sempre secondo Mirko Santanicchia, al periodo a cavallo tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. Il cardellino, che il Bimbo tiene con la mano sinistra, allude alla futura passione del Cristo; secondo la tradizione, infatti, un cardellino avrebbe tentato di togliere una spina dalla fronte del Cristo macchiandosi le piume del capo col suo sangue. Interni della cappella di “Palazzo del Capra”, Tuoro sul Trasimeno (PG).
Fonti documentative
Cartellonistica in loco
Da vedere nella zona
Pieve di Confine – Tuoro sul Trasimeno
Chiesa di San Donato – Passignano sul Trasimeno
Chiesa di San Vito – Passignano sul Trasimeno
Chiesa di San Salvatore – Isola Maggiore del Trasimeno