Chiesa di Santa Maria delle Grazie – Poggio vecchio di Guardea (TR)
Cenni storici
Piccola chiesa campestre nei pressi del castello.
La chiesa del Poggio appartiene alla diocesi di Todi nel cui territorio, in tempi remoti, sorgevano, tra le creste dei monti, diversi monasteri.
Uno di questi, il monastero di S. Salvatore, fu fondato dar benedettini ed i suoi possedimenti si estendevano nei territori di Guardea, del Poggio e di Tenaglie.
Pare che questo cenobio riscuotesse particolare venerazione perché in alcuni manoscritti è chiamata addirittura Santuario.
Con il passare dei secoli le cose cambiarono e nel 1597 il vescovo Angelo Cesi di Todi avendo saputo che quel luogo era frequentato da gente di malaffare ne ordinò la demolizione che fu completata nel 1664, in quell’occasione il vescovo Bichi ordinò che il quadro raffigurante S. Carlo e S. Martirio vescovo fosse trasferito nella chiesa di S. Maria Novella a S. Restituta e che tutti i beni, comprese le campane, passassero alla parrocchia del Poggio.
La piccola comunità di Poggio Nuovo è rimasta molto legata alle antiche tradizioni, particolarmente è sentita la devozione per la Madonna delle Grazie che si venera in una chiesetta nei pressi del castello.
La piccola comunità del Poggio, ora Poggio Nuovo, è rimasta molto legata alle antiche tradizioni, tra le quali particolarmente sentita è la devozione per Santa Maria delle Grazie.
Questa chiesa compare, insieme al castello del Poggio, in un affresco seicentesco situato nella Sala Capitolare dell’abbazia cistercense di San Martino al Cimino (VT).
Aspetto esterno
Intonacate e tinteggiate si presentano anche le pareti esterne, con il prospetto principale a due spioventi, anticipato da un sagrato pavimentato semicircolare, caratterizzato dai classici elementi degli impianti devozionali, tutti con cornici in pietra a facciavista; il portone ligneo affiancato da due aperture laterali, in questo caso con sedute sottostanti, è sormontato da una terza finestra quadrata.
Interno
Si tratta di un impianto ad aula unica, intonacata e tinteggiata, coperta con una doppia falda sorretta da capriate lignee.
Dietro il nuovo altare in travertino, poggiato su una pedana, spicca la macchina barocca, con la tela raffigurante Santa Maria delle Grazie, del vecchio altare marmoreo.
Fonti documentative
Cartellonistica in loco
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/
http://www.turismoguardea.it/
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini