Chiesa di Santa Maria delle Grazie – Cerrete di Montefalco (PG)

Dell’antico complesso monastico è rimasta solo la chiesa ora è inglobata nel Cimitero Comunale.

Cenni storici

Nei pressi del cimitero di Montefalco, in località Cerrete, si trova la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, già dei Padri Cappuccini che vi avevano un convento, abitato fino al 1910, di cui ora non rimane traccia.
I padri si trasferirono poi all’interno del centro storico, presso la chiesa di Sant’Illuminata e Santa Maria delle Grazie, dal 1911, rimase al servizio del Cimitero Comunale.

Aspetto esterno

La facciata, caratterizzata da un Oculo circolare di rilevanti dimensioni, è preceduta da un portico di recente costruzione.
Il campaniletto a vela a un solo fornice è disposto posteriormente.
Nel muro sopra la porta d’ingresso è dipinto su stucco uno stemma del 1728, raffigurante le mani di San Francesco e del Cristo che si incrociano e abbracciano un crocifisso.
L’iscrizione recita:
D.O.M. / PETRUS CAROLUS DE BENEDICTIS / EP(icopus) SPOL(etanu)S ECCL(esia)M HANC RITU SOLEMNI / CONSECRAVIT, ET IN ARA MAXIMA / COLLOCAVIT RELIQUIAS S.S. M.M. IUSTI / GAUDENTII, ET GENEROSI, ATQ(ue) ANN(oru)M INDUL(genti)AM XL / DIER(um) C(n)CESSIT SEXTO IDUS / SEPTEMBRIS MDCCXXVIII.

Interno

L’interno è a una sola navata, sul lato sinistro si aprono due cappelle, sulla seconda è esposta una tela raffigurante la Madonna Assunta in cielo, in basso il Bambino tra due santi francescani, opera seicentesca del montefalchese Clemente degli Abbati.
L’arco di accesso alla cappella è affrescato con decorazioni geometriche, così come la volta.
Dello stesso autore è una tela raffigurante San Giuseppe da Leonessa, santo che soggiornò nell’attiguo convento.
Vi si conserva, inoltre, una buona tela, sempre seicentesca, raffigurante il Martirio di Sant’Eurosia.
L’arco di accesso alla cappella è affrescato con decorazioni geometriche, così come la volta.
Dalla sagrestia della chiesa proviene un bel bassorilievo romano, riutilizzato nel medioevo come mensa d’altare, ora è conservato al Complesso Museale di San Francesco.