Chiesa di Santa Maria delle Corti – Lisciano Niccone (PG)

La chiesa è oramai un rudere abbandonato con il tetto crollato.

 

Cenni Storici

La denominazione “Delle Corti” dato alla chiesa, pare sia dovuto alla presenza di una coorte di soldati a difesa del territorio, altre ipotesi suppongono che la chiesa fosse stata eretta su un terreno di proprietà dei monaci e loro chiamavano “Corti” questi possedimenti o tenute.
A pag. 138 delle Visite della città e diocesi nell’anno 1593, si descrive, l’episodio tra il celebrativo e, forse, il più fantasioso: “Intorno alla chiesa di Santa Maria delle Corti si racconta che essa fosse già cominciata a costruire sulle alture del monte sopra Mercatale, ma che mentre si cavava la terra per í fondamenti apparisse un corvo (altri vogliono una colomba), il quale ghermendo con l’unghie un panno che si trovava a caso nel suolo lo portasse a volo e lo posasse nel luogo dove fu poi edificata la presente chiesa, reputandosi prodigioso il fatto narrato”.
All’interno sull’altare maggiore vi era un quadro rappresentante la Concezione di Maria Vergine con S. Giovanni Battista da un lato e S. Sebastiano dall’altro.
L’ultimo parroco che vi rimase attivo, fu Don Fernando Lucaroni di San Martino in Colle di Perugia, morto abbastanza giovane di tumore nel 1959.
Il subentrante realizzò un salone adibito alternativamente a chiesa, a teatro, a cinema e relativa casa parrocchiale, a Casevecchie.
Si deve al successore, Don Mario Bellaveglia, con intervento appropriato, la riconversione della sala a vera aula ecclesiastica, nonché la cura e la custodia della vecchia chiesa parrocchiale.
In seguito, dopo il trasferimento di Don Mario a Deruta, Santa Maria fu desolatamente abbandonata.
 

Aspetto attuale

Oggi, crollata la copertura di splendide capriate, divelte le porte, dissestato il pavimento (che fino all’editto napoleonico di Saint Cloud del 1798 copriva una vasta area destinata a luogo di sepoltura), disperse le suppellettili, trafugati o probabilmente venduti gli arredi lignei e i marmi e i quadri.
Anche della celebre tomba etrusca, scoperta nelle viscere, all’altezza dei fondamenti, nulla più si sa.
 

La nuova chiesa

La chiesa nuova di Santa Maria delle Corti è stata ricostruita lontano dalla vecchia ma a ridosso del paese con uno stile prettamente moderno. All’interno conserva ora tre tele recuperate dalla chiesa di San Tommaso del castello di Lisciano.
 

Fonti documentative

M. Silvestrini – Lisciano Niccone e la Val di Pierle – 1981
G.B. Millotti – Val di Pierle memorie storiche – 2010
 

Mappa

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