Chiesa di Santa Maria della Querciolana – Panicale (PG)

La chiesa, poco conosciuta, è un vero gioiellino del territorio di Panicale tanto che è stata più volte visitata da Sgarbi che ne ha apprezzato le notevoli qualità artistiche in essa contenute.

 

Cenni Storici

La chiesa di Santa Maria della Querciolana è posta a circa 1 km dal centro di Panicale, nella strada che conduceva un tempo al castello di Mongiovino.
Si visita chiedendo ai proprietari dell’azienda agraria La Querciolana.
La chiesa conserva al suo interno la cella dell’altare maggiore, mentre la navata della chiesa fu demolita intorno all’anno 1800.
Secondo l’edizione degli Annales O.S.M. I, 592 2 E del 1719, da tempo imprecisato esisteva , a un certo incrocio di strada alla Querciolana, una “Maestà” racchiudente l’immagine della Vergine “depicta in pariete”, la cui costruzione, dato il soggetto (la Madonna che allatta Gesù) assai caro all’iconografia mariana del ‘300, si può in questo periodo logicamente collocare.
L’immagine dell’edicola viaria fu protagonista di un miracolo dove si racconta che la Vergine sia apparsa ad una fanciulla stando sul tronco di una quercia, vicina alla fonte Rana che vi scorre accanto e da ciò prese il nome di “Querciorana” (Corinzio Corsetti 1626).
La notizia del miracolo suscitò un’intensa devozione popolare e la Maestà diventò «famosissima sin dai tempi antichi per la devozione nell’assolvere voti e nell’ottenere grazie, che vi fa accorrere una folla innumerevole dai luoghi più diversi portando numerosi doni, e per la festa che tutto il popolo vi tiene in suo onore nel tempo delle Pentecoste, nella quale occasione la chiesa viene decorata a spese della comunità di Panicale, come stanno a dimostrare i ceri di grande peso e gli indumenti sacri che vi si conservano» (Ibidem).
Nel 1480 già esisteva una piccola chiesa, che ottenne in quell’anno dal vicario del vescovo di Chiusi l’autorizzazione a celebrarvi messe e uffici.
Probabilmente nello stesso anno, essendosi resa necessaria la presenza di un cappellano stabile, viene avanzata richiesta in tal senso ai Servi di Maria provenienti dal convento di Santa Maria Nuova di Perugia, i quali, dovendovi trasferire un certo numero di frati, costruirono, annesso all’oratorio, alcune stanze di abitazione ed ebbero in dotazione vari appezzamenti di terreno.
Il 22 novembre 1497, con Breve di Alessandro VI viene legalizzata la residenza dei Servi di Maria alla Querciolana.
Negli anni successivi i PP Serviti apportarono notevoli modifiche al nucleo originale con opere assai importanti di ampliamento e abbellimento, tanto che nel 1543, il sommo pontefice Paolo III in persona consacrò la chiesa “ ….grande e bella.” in onore di Maria.
Il pontefice, di passaggio a Panicale,mentre si recava a Perugia, in quell’occasione fu ospite dei frati.
La chiesa era coperta a travature lignee e aveva quattro altari, presso i quali i Baglioni del castello di Montalera elessero le loro sepolture.
I frati Serviti restarono alla Querciolana fino al 1652, quando il convento fu chiuso per decreto di Innocenzo X.
 

Aspetto esterno

La minuscola chiesa completamente restaurata, risale al 1200 ed è ciò che resta di un antico convento di frati benedettini.
Si presenta absidata con tetto a capanna e un campanile a vela di recente fattura.
La facciata ha una porta squadrata con un architrave a fregi floreali molto deteriorati sovrastata da una finestra che illumina l’interno.
Un’altra porta con architrave altrettanto decorato ma meglio conservato si apre sulla parete sinistra verso la strada, ed è anticipata da un piccolo portico inferiore rispetto al piano stradale.
 

Interno

La chiesa è di minuscole dimensioni e a navata unica, le pareti non presentano affreschi che sicuramente sono andati perduti nel tempo, resta invece un bellissimo altare.
 

Gli affreschi

Di Santa Maria della Querciolana resta la sola cappella maggiore con l’altare rinascimentale in pietra e la decorazione ad affresco della parete absidale.
Quando fu abbattuta la navata della chiesa, la parte superstite fu ricoperta di bianco di calce.
Gli affreschi furono ritrovati nel novembre 1910, quando, un pittore fiorentino cercò sotto l’intonaco di calce e scoperse degli affreschi della scuola perugina: un’Annunciazione di Maria, la cui immagine è tutta quanta scalpellata, e in alto un Padre Eterno in mezzo ad una gloria di cherubini e serafini, somiglianti nel disegno quelli del S. Sebastiano del Vannucci (Grifoni 1918).
Attraverso un’apertura si scorge la Maestà miracolosa, che raffigura una Madonna del latte tra due angeli e negli sguanci i santi Giovanni Battista e S. Antonio Abate, riferibile ad un pittore toscano attivo sullo scorcio del XIV secolo che imita la maniera di Giovanni del Biondo e di Niccolò di Pietro Gerini.
Sulla parete ai lati della nicchia è dipinta la storia dell’Annunciazione.
La sovrapposizione degli intonaci e le scalfiture sulla superficie rivelano che la parete fu dipinta in quattro riprese e che i dipinti più antichi non erano destinati a restare in vista:
a) la cornice a mosaico cosmatesco della primitiva Maestà;
b) la Vergine a sinistra dell’apertura;
c) l’Angelo sulla destra;
d) la cornice manierista della nicchia.
La figura della Vergine annunziata, forse dipinta per la chiesa esistente nel 1480, è riconducibile ad un pittore fiorentino prossimo alla maniera di Sandro Botticelli e di Filippino Lippi (Lunghi 2005).
L’Angelo annunziante, l’Eterno nella lunetta, l’Uomo del dolore nel finto paliotto e gli angeli all’esterno della mostra in pietra sono attribuiti al pittore perugino Giovanni Battista Caporali allievo del Perugino (Pietro Vannucci 1445-1523). (Gnoli 1923).
Nella cornice in pietra dell’altare, che presenta gli stemmi dei Servi di Maria e del castello di Panicale, si è voluto riconoscere lo scultore settignanese Francesco di Guido da Virio (Scarpellini 1981), forse su disegno dello stesso Caporali nel terzo decennio del Cinquecento.
 

Per le visite

La chiesa essendo di proprietà privata dell’azienda omonima, è visitabile chiedendo ai proprietari che ringrazio per la loro squisita cortesia, disponibiltà e collaborazione.
 

Fonti documentative

Cartellonistica in loco
Sabrina Caciotto Elvio Lunghi – Panicale in Umbria il castello e il suo territorio – 2009 Versione bilingue

http://www.laquerciolana.it/

 

Mappa

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