Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati o del Gonfalone – Gualdo Tadino (PG)
Cenni Storici
Questa Chiesa appartenne sin dalla sua fondazione, all’antica Confraternita di S. Maria dei Raccomandati o del Gonfalone costituita intorno al XIII secolo.
La Chiesa è ricordata, per la prima volta in uno strumento notarile del 1315, con il quale un certo Petruccio di Morico di Compagnolo, vendeva “la casa dove è la chiesa della Fraternità di S. Maria dei Raccomandati”
Si nomina una seconda volta, in un Atto avente la data 14 Aprile 1326, con il quale il Vescovo di Nocera, concedeva l’erezione di un altare nella Chiesa stessa.
E’ compresa nei Benefici Ecclesiastici che pagarono alla S. Sede la decima imposta nel 1332 su tali Benefici nel Ducato di Spoleto, da Papa Giovanni XXII per rimpinguare l’esausto tesoro Pontificio, decima che pagò il 24 Giugno 1333 per mano di Delayno de Mutina per la cifra di “9 solidos, 3 denarios cortonenses“.
Alla chiesa era associato un Ospedale per viandanti e pellegrini gestito dalla stessa Confraternita.
Probabilmente tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento subì dei lavori di ristrutturazione o di restauro.
Nel Cinquecento, in questa esistevano quattro altari: quello Maggiore dedicato all’Annunciazione di Maria Vergine, l’Altare degli Innocenti,anche detto di S. Giacomo, l’Altare della Concezione, e l’Altare di S. Giuseppe.
Nel Seicento, gli altari si ridussero a tre e nel Settecento ancora con tre altari privo cioè di quello degli Innocenti e quello dedicato a San Giuseppe si trova invece dedicato a Sant’Antonio da Padova.
L’altare Maggiore, era mantenuto dalla Confraternita di S. Maria dei Raccomandati e nel Cinquecento veniva officiato dai Monaci del vicino Chiostro di S. Agostino.
L’Altare della Concezione, che per la prima volta si ricorda in un documento del 16 Giugno 1498, era mantenuto dalla Confraternita di S. Maria dei Raccomandati, era decorato con un dipinto su tavola rappresentante la genealogia della Vergine, che oggi si ammira nella Pinacoteca Comunale Gualdese; al suo posto è collocata presentemente una statua della Madonna della Concezione.
Il terzo Altare dedicato a S. Giuseppe, era anch’esso mantenuto dalla Confraternita di S. Maria dei Raccomandati.
Il Presbiterio era anticamente chiuso con un cancellata di legno.
Una sopraelevazione venne effettuata dalla stessa Confraternita poco tempo prima dell’anno 1731 dandone l’incarico al Camerlengo Don Girolamo Marinelli per una spesa di circa mille e duecento scudi.
La nuova costruzione fu però completamente devastata dal terremoto del 1751 ed il Vescovo di Nocera diede incarico di restaurarla al Sacerdote Francesco Cellini; fu allora ricostruita la volta attuale e tutte le pareti interne ridotte architettonicamente come le possiamo vedere ancora oggi.
Nel 1906, la Confraternita di S. Maria dei Raccomandati, proprietaria della Chiesa, essendo stata concentrata con Regio Decreto, nella Congregazione di Carità di Gualdo Tadino, la Chiesa stessa passò in potere della Congregazione, che ne assunse di conseguenza anche la manutenzione.
Aspetto esterno
Della primitiva Chiesa, a causa di numerosi restauri e modificazioni, oggi ben poco rimane.
In facciata una nicchia contiene un dipinto con la figura della Madonna della Misericordia, sopra il portale timpanato e sovrastato da un grande oculo, c’è una formella con l’immagine della Madonna con Bambino.
Sempre in facciata salta agli occhi l’evidente sopraelevazione effettuata nel 1731.
Interno
L’interno dell’edificio non ha più traccia dell’antico stile avendo subito i devastanti lavori del 1731.
Durante il restauro dell’edificio post-sisma del 1997 nella parete d’altare, sono stati scoperti frammenti di affreschi di scuola giottesca, dipinti murali di Bartolomeo di Tommaso e scuola folignate del XV secolo.
Interno settecentesco decorato dal gualdese Pico Discepoli.
Entrando sulla parete destra nel primo specchio della parete affresco della Madonna della Misericordia tra San Bernardino da Siena e San Giacomo e sopra Crocefisso ligneo; segue l’altare di San Giuseppe con la statua del Santo e a fianco quadro di San Carlo Borromeo e in una nicchia una Pietà.
Nel presbiterio rialzato di un gradino tela con un’Annunciazione e sulla parete di fondo Crocefisso ligneo.
Sulla stessa parete sono evidenti frammenti di diversi affreschi di scuola folignate rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione in seguito al terremoto del 1997.
Tra quelli ancora ben conservati si nota una Santa Caterina d’Alessandria al lato della porta della Sacrestia che ha deturpato l’altra parte dell’affresco dove si nota un volto coronato del Salvatore ( privato di tutto il corpo) e sulla destra si nota un Santo francescano con gli zoccoli datato 1400.
La parete è occupata da vari frammenti di affresco di difficile interpretazione.
In alto un dipinto settecentesco con la Presentazione di Maria al Tempio del pittore gualdese Pico Discepoli.
Sulla parete sinistra del presbiterio un affresco con la Madonna seduta in trono con il Putto in grembo, ed ai lati S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista, ciascuno avente una pergamena aperta in mano e recante scritto il primo, la solita frase: Ecce Agnus Dei etc. e l’altro le parole iniziali del suo Vangelo.
Scendendo sulla parete sinistra altare della Madonna della Concezione e una statua di Gesù che mostra il suo Sacro Cuore; anche questa parte era affrescata, si nota una scopertura scalpellinata di colori non decifrabile.
Sull’ultimo specchio di parete un Crocefisso e una statua lignea della Vergine con il Bambino circondata da angeli.
In controfacciata si nota un affresco di una Crocifissione con un San Rocco.
Nella parte alta della controfacciata affresco settecentesco della Madonna Assunta in cielo.
Il soffitto è decorato con angeli e colomba dello Spirito Santo.
Fonti documentative
Ruggero Guerrieri – Storia Civile ed Ecclesiastica del Comune di Gualdo Tadino – 1933
AAVV- Gualdo Tadino e dintorni Guida storica – 2012