Chiesa di Santa Maria dei Lumi – Bassano in Teverina (VT)

Solo il campanile vale una visita.

 

Cenni Storici

La chiesa di Santa Maria dei Lumi è la vecchia sede parrocchiale di Bassano in Teverina, posta in corrispondenza della porta d’ingresso all’antico borgo.
L’edificio fu costruito da maestranze locali nella metà del XII secolo.
La prima citazione della chiesa è in un documento del Regesto di Farfa.
Tra il XVI ed il XVII secolo la Chiesa subì un’importante ristrutturazione che le conferì l’aspetto attuale.
Fu ampliata la zona presbiteriale, sopraelevata di alcuni gradini, l’abside assunse l’attuale forma a pianta rettangolare.
Si aggiunse la cappellina laterale e le ultime due campate verso l’abside, cui corrispondono le colonne, evidentemente diverse dalle altre sia nel fusto che nei capitelli, di ordine tuscanico.
Allo stesso periodo risalgono infine gli affreschi visibili nella zona dell’abside.
Probabilmente nel corso di tale intervento di ristrutturazione fu realizzato anche il nuovo campanile.
L’originario campanile, non più utilizzato a tal fine, fu coperto da una torre costruitavi attorno tra il 1559 e il 1571 per volontà della famiglia Madruzzo (feudataria di Bassano in quel periodo), che volle munire il borgo di un sistema difensivo più efficace e di un simbolo di prestigio familiare.
Forse per ragioni economiche e di tempo il campanile medievale non fu demolito ma vi fu costruita la torre intorno, colmandolo lo spazio residuo con terra di riporto: una soluzione che lo ha conservato pressoché intatto, anche perché col tempo si perse memoria dell’antico campanile.
Nel 1621 la Chiesa, definita “matrice” e parrocchiale del borgo, fu ridenominata in Santa Maria dei Lumi.
Per via della sua ristrettezza e del progressivo aumento demografico del territorio, cadde in disuso nel 1855, quando fu costruita una nuova chiesa parrocchiale dedicata a Maria Immacolata; per un certo periodo, dopo il 1870, perse il proprio carattere di luogo sacro venendo spesso concessa per gli usi più diversi come seggio per le elezioni comunali, deposito di grano, lazzaretto per i malati, sala per lotterie di beneficenza e negozio di cooperative di consumo.
Nel 1890 fu demolito il campanile della chiesa perché, a detta del Sindaco, copriva l’antistante Torre dell’Orologio.
Nel 1928, per volere del Parroco Cappetta e della comunità locale, furono avviati lavori di restauro dell’intero edificio onde evitare che lo stesso cadesse in rovina; ne rimane testimonianza in una lapide posta nella controfacciata.
Nel febbraio 1929 la Chiesa fu riconsacrata e riaperta al culto con una solenne celebrazione.
Nel 1966, secondo le ultime disposizioni del Concilio, è stato spostato l’altare al centro del presbiterio.
Nel 1976, su iniziativa della Soprintendenza del Lazio, furono intrapresi lavori di restauro della Chiesa (principalmente del tetto) e dell’antistante torre dell’Orologio, che si conclusero nel 1984.
Nel corso di tale intervento si è scoperto che la chiesa era dotata anche di un grande campanile, anch’esso risalente al secolo XII, che si trova, però, all’interno di quella che alla popolazione sembrava una normale torre di epoca rinascimentale, posta a circa 12 metri dalla chiesa.
Fu quindi elaborato un progetto mirante alla coesistenza delle due strutture, permettendo la visione del campanile interno.
Diversi anni dopo, mentre un operaio procedeva sul selciato a qualche metro dalla torre, si vide sprofondare il piede in una buca; esploratala, si è constatata l’esistenza di una cisterna che era stata ricoperta e di cui, come per il campanile, si ignorava l’esistenza.
Il pozzo ha una profondità di circa 10 metri (seppur non ancora scavato completamente) e un diametro di 2 m; è rivestito di mattoncini che in alto tendono a chiuderne la bocca.
Tra il terriccio scavato si sono trovati cocci, pezzi di stoviglie, monete antiche e altri oggetti non bene identificati.
 

Aspetto esterno

La chiesa di Santa Maria dei Lumi, la più antica di Bassano in Teverina, è costruita interamente con blocchi di peperino non intonacati; la facciata principale è di tipologia romanica, a salienti, caratterizzata da una successione di quattro spioventi, molto semplice e robusta.
Vi si apre un bel portale elevato di alcuni gradini con cornice modanata inquadrato da due mensole a volute lisce e sormontato da un finestrone quadrato, terminante con un timpano che ha accenni di cornici.
La copertura è con tegole e coppi alla romana.
La chiesa è dotata di due campanili a vela a unico fornice, ciascuno provvisto di una campana, siti al retro dell’edificio, presumibilmente costruiti nel 1890 quando fu demolito il campanile preesistente.
Ma il campanile originale, coevo alla chiesa si trova all’interno dell’antistante torre, una struttura muraria quadrata in peperino munita di un orologio con quadrate di maioliche settecentesche decorate a mano.
L’antico campanile in stile romanico del XII secolo, con bifore e trifore sorrette da piccole colonne animate da telamoni, omini o motivi floreali, è l’unico esempio in Italia di campanile animato.
La torre, costruita con blocchi squadrati di peperino, ha base quadrata di m 7×7 per un’altezza di 25 metri (30 prima del restauro), ed è munita di un orologio con quadrante in maioliche decorate a mano risalente al 1700.
Il campanile è stato realizzato ove fra il IX e il X secolo esisteva una torre, sorta con la triplice funzione di avvistamento, di comando sulle altre difese presenti lungo la cortina fortificata e di comunicazione con le torri dei centri vicini, in particolare Orte e Soriano.
Nella prima metà del XII secolo, fu trasformata nel campanile della chiesa di Santa Maria dei Lumi, pur conservando le precedenti funzioni logistiche.
Il vecchio campanile ha base quadrata e un’altezza di 27 metri circa; è separato dalla torre da un’intercapedine di 70 cm ed è composto da blocchi di peperino fino a quota 11 metri, da piccoli conci in pietra calcarea fino a quota 22 metri, infine da una parte terminale in blocchi squadrati di peperino, con una piccola apertura per lato, di circa 3 metri.
Si ritiene che quest’ultima parte sia di poco antecedente alla costruzione della torre, non appena Madruzzo decise di trasformare il campanile in torre di difesa e di avvistamento.
Si entra nel campanile passando sotto la porta d’ingresso al borgo antico.
Si accede a un vano, che originariamente era la stanza delle guardie, ove ora è stato ricavato un piccolo museo della civiltà contadina.
Nei pressi dell’entrata del campanile è presente un’apertura nel pavimento usata in passato per gettare olio bollente sui nemici che tentavano di entrare nel castello.
Le finestre presenti al primo piano sono bifore e sorrette da colonne.
Degli specchi posti a ridosso della torre esterna consentono di vedere l’esterno del più antico campanile.
La colonna di sinistra del lato Nord-Ovest del campanile (il lato rivolto verso la chiesa) presenta un telamone, ovvero una figura antropomorfa scolpita nell’atto di sorreggere la colonna.
Il telamone sembra indossare vesti medievali e dà la schiena alla chiesa.
La colonna di destra del lato Nord-Est del campanile (il lato rivolto verso la valle del Tevere) presenta un altro telamone, raffigurato nudo e rivolto con la schiena verso la valle; la mano sinistra sembra indicare il suo posteriore, la mano destra sostiene un attributo esageratamente grande.
Si crede che la gestualità rappresentata da questo telamone fosse indirizzata a mo’ di scherno verso eventuali nemici che giungevano a Bassano dalla valle, in particolare verso i più potenti rivali ortani.
Il lato Sud-Est, verso la Selva Cimina presenta piccoli motivi floreali sui capitelli di alcune colonne.
Le finestre presenti dal secondo piano in poi sono trifore e sono anch’esse sorrette da colonne.
Le colonne si fanno via via sempre più fini per alleggerire la struttura.
La colonna di sinistra del lato Nord-Est del campanile è una poco elaborata ma particolare colonna a tortiglione.
I capitelli (eccetto quelli della trifora a Sud-Ovest) sono decorati sul lato esterno da una rosa sormontata da elementi vegetali stilizzati.
Al terzo piano la colonna di destra del lato Nord-Ovest presenta il terzo e ultimo telamone, la colonna di sinistra è a tortiglione, più elaborata di quella al secondo piano.
Il telamone del terzo piano è raffigurato in posizione seduta con le gambe accavallate; anch’esso è nudo e presenta un attributo esagerato.
Al quarto e ultimo piano le colonne sono sottili e semplici.
Sul lato Nord-Ovest del campanile è possibile ammirare le due campane della torre.
Sul lato Nord-Est della torre è presente una finestra con vista sulla valle del Tevere.
Il tetto del campanile è stato dotato di copertura per mezzo di capriata a crociera.
Da ogni lato della torre è possibile ammirare, quando non c’è la nebbia, un preciso panorama.
Sul lato Nord-Ovest si possono ammirare il Belvedere di Bassano, la chiesa di Santa Maria dei Lumi e la chiesa dell’Immacolata Concezione.
Sul lato Sud-Ovest si possono ammirare la chiesa dell’Immacolata Concezione e, più in fondo, i monti cimini e il comune di Soriano nel Cimino.
Sul lato Sud-Est si può ammirare l’altura rocciosa del Monte Piglio.
Sul lato Nord-Est si può ammirare un’ampia panoramica della valle del Tevere, dei paesi umbri confinanti e di parte degli Appennini.
Sul lato Nord-Est si possono osservare, da sinistra verso destra: la frazione di Porchiano del Monte (Amelia), il comune di Giove, il lago Vadimone, la vecchia stazione di Bassano, Amelia, Penna in Teverina, Orte con le frazioni di San Michele e Petignano.
Il campanile all’interno è stato munito di ascensore per un primo tratto e di una scala interna provvista di ripiani di sosta in corrispondenza delle soglie delle aperture.
Il vano tra la torre e il campanile è stato coperto da un vetro armato.
 

Interno

L’interno ha impianto basilicale a tre navate, con la centrale più ampia e le due laterali più piccole, con due file di sei colonne in stile tuscanico, collegate tra loro da archi a tutto sesto.
Presenta una copertura a capriate in legno di castagno con pianelle in cotto, decorate con gigli alternati a rombi.
La zona presbiteriale presenta una sopraelevazione di alcuni gradini, l’abside, voltata a botte, ha terminazione tronca e pianta rettangolare.
Il pavimento dell’aula e del presbiterio è realizzato con mattonelle in cotto quadrate, aventi 20 centimetri di lato, poste in posizione ruotata di 45° rispetto allo squadro perimetrale; le fasce divisorie sono in peperino.
L’abside nel 1928 e l’altare nel 1980 sono stati ridipinti con pitture moderne.
Nella penultima campata della navata destra si apre una piccola cappella a pianta quadrata con volta a crociera ribassata in bozzame lapideo e conglomerato cementizio pozzolanico; conserva un piccolo altare dedicato alla Crocifissione, da questa cappella si accede alla sagrestia.
Quattro delle colonne sono sormontate da capitelli decorati in maniera diversa l’uno dall’altro e ispirati al romanico longobardo e al repertorio altomedievale.
Due sono ornati con Nodi di Salomone, proseguendo per la navata si incontrano due capitelli, sui quali spiccano le forme di due fleurs-de-lys, o più comunemente detti gigli.
Verso la fine della navata, un altro capitello presenta il volto di un uomo, con lunghi baffi ricurvi.
Le credenze riconducono la figura al demone Baphomet o Bafometto della cui venerazione furono accusati i cavalieri templari.
Sulla parete di controfacciata, a sinistra dell’ingresso, sopra l’acquasantiera scolpita nella pietra, è affrescato un Battesimo di Gesù, opera cinquecentesca di buona mano.
Sulla parete di sinistra, inquadrato in una cornice marmorea a mo’ di edicola, è un affresco raffigurante Sant’Antonio abate, anch’esso cinquecentesco.
A terra sono visibili alcuni ossari che, esplorati nel 2013, hanno restituito rosari, collane, monete e lacerti di abiti.
Più avanti si trova un altare con sopra, all’interno di una nicchia, una Crocifissione, ingenua opera probabilmente seicentesca, a sinistra è raffigurata la Madonna addolorata, a destra San Leonardo.
Sulla stessa navata, prima della zona presbiteriale si apre una porta secondaria.
Al termine della navata sinistra una porta in pietra a tutto sesto introduce a una sagrestia, a fianco su una finestrella quadrata si legge la data MDCXII.
La zona presbiteriale è rialzata, la parete di fondo è decorata con finti tendaggi affrescati, sopra l’altare si trova una moderna statua della Madonna col Bambino, sotto si legge la scritta MARIA SS. DEI LUMI.
Appena dopo l’area presbiteriale si apre una cappella, anch’essa frutto della ristrutturazione cinquecentesca.
Le pareti sono decorate a finti tendaggi, simili a quelli della parete d’altare.
Sulla parete destra una porta conduce a una piccola sagrestia.
La volta è a crociera e mostra al centro una colomba.
Provengono da questa chiesa un pregiato tabernacolo rinascimentale e una tavola quattrocentesca raffigurante l’Assunzione, ora conservate nella moderna parrocchiale.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Fonti documentative

Roberta Riccobonoe Francesca Ceci – Campanile con mistero – in Medioevo n. 7 luglio 2014, pp. 98 – 105
Isabella Rosati – Bassano in Teverina: un territorio da promuovere – in Archeotuscia news, n. 11 – 12 / 2014, pp. 33 – 34
Roberta Riccobono – Bassano in Teverina e la Torre dell’orologio – in Archeotuscia news, n. 11 – 12 / 2014, pp. 35 – 36
Francesca Ceci – Il campanile animato di Bassano in Teverina – in Archeotuscia news, n. 11 – 12 / 2014, pp. 37 – 39
Cartellonistica in loco

https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/83613/

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_dei_Lumi

https://bassanointeverina.com/chiesa-di-santa-maria-dei-lumi/

 

Mappa

Link alle coordinate: 42.46677369111221, 12.315438897543498

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