Chiesa di Santa Maria de Gravaris – Triponzo di Cerreto di Spoleto (PG)
Cenni Storici
Si trova lungo la vecchia strada che da Triponzo conduceva a Visso, ora scenografico sentiero natura che si snoda al di sotto delle incombenti rupi della valle del Nera.
Lungo il tragitto si incontrano interessanti ripari, forse antichi insediamenti eremitici, alcuni dei quali in uso fino ad epoca relativamente recente.
La prima notizia riguardante la Chiesa di Santa Maria de Gravaris risale al 1115, quando il vescovo di Spoleto, Enrico, ne confermava il possesso all’abbazia di Sant’Eutizio.
Papa Innocenzo IV nel 1253 e Papa Martino V nel 1428 ribadivano la dipendenza della chiesa dall’abbazia eutiziana.
Ora ne rimangono solo i ruderi, semi sommersi dalla vegetazione, ma quel che resta è sufficiente per leggere la caratteristica struttura romanica, in levigata cortina bianca con conci ben connessi, che ne fa risalire la costruzione intorno all’anno Mille.
La copertura è totalmente crollata, dell’interno, ad aula unica, rimangono ampie porzioni delle mura perimetrali e l’elegante abside, parzialmente diruta.
Nella zona presbiteriale e nell’abside si scorgono tracce di intonaco affrescato.
Nei pressi della chiesa si scorgono resti di altri edifici, forse v’era un piccolo insediamento conventuale.
All’interno della chiesa era venerata una trecentesca statua lignea della Madonna col Bambino, poi trasferita alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Fonti documentative
FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina Abeto (PG), presso l’autore, 1976
GUERRINI GIUSEPPELe Chiese di Santa Maria
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Visso, Itinerari Spoletini, Spoleto, 1974
TOSCANO B., GIACCHÈ L., RAGNI B.,L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria 1977
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.