Chiesa di Santa Maria – Campello sul Clitunno (PG)

Cenni Storici

La chiesa parrocchiale di Santa Maria è sita tra boschi ed ulivi sotto al colle di Campello Alto. Realizzata tra il XIII e il XIV secolo, fu oggetto di un’importante opera di restauro da parte dei conti Campello dopo il 1347, anno in cui la stessa famiglia avviò la costruzione della propria villa a poca distanza dalla chiesa.
Entrambi gli interventi furono resi possibili grazie ai fondi messi a disposizione da Spoleto per i danni causati al castello di Campello dall’assedio e dalla devastazione operata dal Pianciani.
Nel 1605 vi fu trasferito il titolo parrocchiale dalla Chiesa dei SS. Cipriano e Giustina e ciò verosimilmente comportò un ulteriore rifacimento della struttura architettonica della chiesa, ricordato da una lastra in terracotta, inserita sopra la cella campanaria del campanile, recante la data 1611. Successivi restauri furono eseguiti anche nel 1830 e nel 1927.

Aspetto esterno

Si presenta all’esterno con una semplice facciata a due spioventi nella quale si apre il semplice portale sormontato da un timpano triangolare e da una grande finestra rettangolare.
Fa da sfondo all’edificio il massiccio campanile a pianta quadrata.

Interno

L’interno è a navata unica, a tre campate, con copertura a volte.
Sul primo altare della parete sinistra è posta una tela del XVII secolo con San Carlo Borromeo ed angeli e sopra il secondo altra tela con la Madonna in trono col Bambino e sotto Sant’Antonio da Padova e San Placido, firmata da Placido Gabrielli e datata 1869; probabilmente nell’opera il Gabrielli è stato coadiuvato dal suo maestro ed amico Antoine Augustus Ernest Herbert di Grenoble.
Alla sinistra dell’altare, entro un’angusta nicchia, si intravede un interessante affresco della prima metà del XV secolo con una Crocifissione e Santi di tipico impianto umbro; l’affresco è, probabilmente,quel che rimane della decorazione della primitiva abside.
La pala dell’altare maggiore, un’altra tela seicentesca, raffigura la Madonna col Bambino tra angeli e, sotto, San Domenico, Sant’Ambrogio, San Francesco e San Cipriano.
Sopra il primo altare di destra è posta una tela del XVII secolo con San Tommaso da Villanova che da l’elemosina a due poveri; sopra il secondo altare la Madonna Addolorata, tela del XVII secolo.
Nella controfacciata, oltre ad una lapide che rammenta un rifacimento della chiesa nel 1830, sono due tele con S. Pietro e S. Paolo del XIX secolo.
A ridosso della chiesa, verso nord, tra un bellissimo bosco di elci e pini si trova la rammentata storica Villa Campello, la quale, oltre ad interessanti mobili ed antichi arredi, offre anche un teatrino gentilizio dell’800, alle cui pareti sono dipinti personaggi della vita culturale e politica di Campello e di Spoleto nel XIX secolo, posti entro finti palchi, opera del principe Placido Gabrielli, già visto operoso nella Chiesa di Santa Maria.

Fonti documentative

L. Fausti – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – Foligno 1913
S. Nessi – S. Ceccaroni - Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia, Itinerari Spoletini 5 – Spoleto, 1979