Chiesa di Santa Maria Assunta – Ponte Pattoli (PG)
Cenni Storici
Fin dal 1110, la Comunità di Ponte Pattoli era dipendente dall’Abbazia di Santa Maria di Valdiponte, come attestato da un Catasto, che si conserva nell’archivio di san Pietro di Perugia; stessa sorte la ritroviamo nel 1285 quando Papa Onorio IV invia quattro Commissari per ristabilire la disciplina decaduta in questo Monastero nominati fra i Rettori delle Chiese filiali e fra questi c’era anche quello di Santa Maria di Ponte Pattoli.
Tale dipendenza è documentata fino al secolo XV, infatti nel 1571 è Parroco di Santa Maria Assunta don Quinto Valenti, cittadino di Perugia e Canonico della Cattedrale.
Il Catasto dei beni terrieri si formò nell’anno 1361 e fu aggiornato nel 1500.
La chiesa è iscritta nel Liber Beneficiorum 1350.
Nelle “Rationes decimarum” del 1332 sappiamo che la chiesa assolveva al pagamento delle decime consistente in 40 soldi ogni sei mesi.
Dal secolo XVI la Chiesa di Santa Maria di Ponte Pattali risulta sotto la totale giurisdizione del Vescovo di Perugia.
Nella Visita Pastorale fatta alla parrocchia di santa Maria di Ponte Pattali dal delegato apostolico Paolo Mario della Rovere nell’anno 1570, fu ordinato al Parroco di restaurare l’altare di san Rocco, e rifare in pietra quello di san Clemente.
Nel 1562 ospite in una casa di campagna del Capitano Giovanni Battista Pecci, alloggiò San Carlo Borromeo, figlio di una sorella di Pio IV, episodio sugellato in un dipinto che si trova nella chiesa parrocchiale.
Cardinale fu ospite del Capitano Pecci, e ricevuto dai signori della “Carogna“, allora proprietari della casa della torre “Casina di donna Laura della Corgna“.
Il Cardinale passava di lì proveniente da Casalina, dove era ospite dei Benedettini, e diretto alla Verna.
Nel 1565 si ha notizia che nella chiesa di Ponte Pattoli, esisteva il Fonte Battesimale che però era un “Auxilium“, cioè un fonte aggiunto a quello di Civitella Benazzone.
Dalla visita pastorale del vescovo di Perugia Odoardi risulta che tra il 1787 e il 1795 fu costruita la nuova chiesa, ma non il Fonte Battesimale a causa della discordia tra Ponte Pattoli e Civitella Benazzone, riguardo al pagamento del “Plebarium“, cioè i diritti di Fonte dell’anno 1795.
Nell’anno 1912 la chiesa parrocchiale fu restaurata, venne ampliata la canonica creando nella facciata una loggia, che però nascose la facciata stessa della chiesa.
La decorazione interna è stata realizzata nel 1931 dai pittori perugini Piero Migliorati e Nicola Biagini, il tetto fu restaurato nel 1944.
Aspetto esterno
La chiesa parrocchiale rientra nello stile delle chiese leonine, ha una facciata molto semplice, con un portale al centro, sotto il timpano è riportato in rilievo un finestrone per dare luce all’interno della chiesa che comunque rimane scura.
Tutto l’esterno è intonacato e tinteggiato color nocciola di dubbio gusto.
Il campanile è spostato di circa 300 metri sulla collina fu costruito tra il 1860 e il 1867 ed è ampiamente descritto in questo sito.
La facciata è in parte coperta dalla canonica; il portale è in mattoni lavorati sormontato da una finestra in stile, oggi intonacata, sovrastata da un timpano completo con mattoni sagomati e intonacati ed un piccolo rosone al centro.
Un ingresso è anche nella parete sinistra rivolto verso il paese.
Interno
L’interno è ad una sola navata divisa in cinque campate con archi trasversali, in barocco moderato, con pochi stucchi e linee spezzate.
La volta è a botte lunettata con cornice perimetrale, il presbiterio ha abside profonda divisa a spicchi da lesene con un maestoso arco che separa la navata dal presbiterio.
Entrando dalla porta principale, la quarta e la quinta campata della parete destra sono state stamponate per creare un vano utile ad ospitare un maggior numero di fedeli e la canonica addossata, ma ciò ha alterato la linea originale dell’edificio; in questa parete non ci sono finestre se non finte.
Risalendo verso il presbiterio troviamo un quadro recente di una Madonna con Bambino e subito dopo in una nicchia, è collocata la bellissima statua lignea raffigurante San Rocco: opera di un valente scultore del secolo XVI in memoria delle grandi pestilenze del 1200 del 1348 che infierirono su Ponte Pattoli causando la morte di tutto il bestiame e di molte persone.
Più avanti, in una grande tela del 1600, è raffigurata la Madonna col Bambino, che tiene in mano lo scapolare; ai lati sono dipinti San Francesco e San Carlo Borromeo, intorno un paesaggio mosso e vario, con castelli, fiume e ponte.
Il presbiterio è rialzato di due gradini e nella calotta dell’abside è affrescata la Madonna Assunta, opera del pittore Viero Migliorati che l’ha ritratta da una tela di Guido Reni.
Nella parte inferiore quadro con la “Madonna del Buon Consiglio“, immessa in una ricchissima cornice in legno in basso vi è scritto: “Meum est cinsilium“.
Scendendo nella parte sinistra troviamo tre nicchie, tre finestre nella prima, terza e quinta campata e un altro ingresso.
Nella prima nicchia tatua del Sacro Cuore di Gesù, a seguire un Crocefisso, la porta e una statua della Madonna con Bambino, e nell’ultima campata una tela della Madonna in cielo tra Santi.
In controfacciata una bella cantoria e nella finestra sopra l’ingresso ha la vetrata decorata con l’Assunta posta in occasione del giubileo del 2000 realizzata da Novellini di Firenze.
Fonti documentative
Onorio Antonini – Ponte Pattoli e Contado – 1992
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=3596
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=46221