Chiesa di Santa Maria Assunta – Pieve Caina di Marsciano (PG)

La chiesa sorge all’interno dell’abitato e rientra a pieno titolo fra le chiese Leonine rimodernate dal Cardinale perugino Pecci futuro papa Leone XIII. Al suo interno un capolavoro datato 1528 e attribuita a Michelangelo di Maestro Matteo

 

Cenni Storici

La chiesa è antecedente al XII secolo, infatti fra le chiese dipendenti dalla Cattedrale di Perugia e ad essa confermate da Federico Barbarossa nel suo diploma del 1163 troviamo anche la plebale dedicata a Santa Maria Assunta.
Sembra che un tempo sia stata dipendente dagli agostiniani.
Fu anche arcipretato di Camera e con questo titolo la godette il cardinale Branda di Castiglione Milanese, il quale poi, caduto in disgrazia, ne fu privato da Gregorio XII, in sua vece fu nominato Mons. Benedetto Guidalotti, fondatore del Collegio della Sapienza Nuova (1427) alla quale, col permesso del papa, furono applicate le rendite di Pieve Caina; il tutto fu riconfermato nel 1431 dal nuovo pontefice Eugenio IV.
La chiesa parrocchiale, rifatta a croce latina ex novo a fine 1800 (fu ultimata nel 1908) dal pievano don Angelo Fratteggiani, stato già più anni missionario in America e morto nel 1909.
La visita di Mons. Vianello (1950) registra una popolazione di 343 anime e di 56 famiglie.
Per far fronte alle spese di ricostruzione furono venduti dei terreni e ci si avvalse dei contributi in offerte dei parrocchiani.
La chiesa vecchia, orientata come l’attuale, comprendeva la nave centrale con i due bracci laterali senza l’abside ed
era a travatura.
L’attuale fu rialzata e allungata rispetto alla precedente con la costruzione delle volte e dell’abside.
Nel 1930 fu costruito l’altare della Madonna delle Grazie, in pietra rossa del Furlo, su disegno dell’ing. Vignaroli e
venne pure incorniciato su riquadratura a stucco il pregevolissimo quadro ad olio della Madonna delle Grazie, sotto
il quale fu posta la lapide commemorativa 1915-1918.
Nel 1944, in seguito agli scoppi della mina sul ponte della Caina fatta brillare dai tedeschi in ritirata, le volte della chiesa subirono danni come pure i vetri dei due occhi perimetrali; il lavoro di riparazione avvenne nel mese di settembre 1944 con l’aiuto finanziario del Collegio della Sapienza.
Il restauro finito fu inaugurato il 18 ottobre 1944 alla presenza di Mons. Vianello (come ricorda una lapide interna in controfaccita a sinistra).
Tra il 1945 e il 1950 furono fatti altri interventi riguardanti il campanile e il tetto.
Il campanile, inserito tra il transetto laterale est e la navata centrale e alto m.l7, fu costruito a opera del parroco padre Domenico Rambaldo dei frati Domenicani che avevano il convento, con annesso collegio, al Vicinato (ora magazzino
della Sapienza).
Prima che fosse eretto il suddetto campanile (costruito prima dell’Unità d’Italia), le campane erano sistemate su di una
torre, ora distrutta, distante circa 150 metri dalla chiesa.
Vi sono quattro campane: la maggiore di quintali 3,50; la penultima del 1300 risulta essere donata dal Collegio Pio
della Sapienza.
A Pieve Caina esistono due Oratori pubblici: quello di S. Vincenzo Ferrer, un tempo del convento dei Domenicani,
di proprietà del Collegio Pio, l’altro di S. Giuseppe, antica cappella del palazzo dei marchesi Antinori.
 

Aspetto esterno

La tipologia della chiesa è quella. che è stata lasciata in eredità dal periodo dominato dalla figura di Gioacchino Pecci, vescovo di Perugia e, successivamente, papa Leone XIII, tanto da connotare questi edifici come chiese leonine.
L’edificio presenta una facciata in mattoni intonacati fiancheggiata da due pilastri in mattoni sagomati, una porta lignea di pregevole fattura, un bel rosone in laterizio; La cornice degli spioventi del tetto è a dentelli.
Il portale è sovrastato da una lunetta dove compare un altorilievo sporgente in alabastrina raffigurante un Cristo risorto, opera del prof. Bruno Arzilli di Perugia, fu inaugurato nella Pasqua del 1944.
Sul lato destro si eleva il campanile quadrato; nel fondo c’è una porta che accede alla chiesa a destra dell’abside dove sull’architrave compare la scritta “ECC. PAR. S. MARIAE” (Chiesa parrocchiale di Santa Maria) e al centro il simbolo di San Bernardino.
 

Interno

L’interno è a croce latina con tre altari; entrando e salendo lungo la parete destra si incontra la cappella con un primo altare in cui è collocata la bella statua in legno del S. Cuore proveniente da Ortisei (Valgardena) e donata dalla famiglia Mollica; qui si trova anche una tela, in cattivo stato, raffigurante la Madonna, i santi Antonio da Padova e Francesco d’Assisi.
In questa cappella c’è la porta posteriore della chiesa affiancata all’abside e accanto sul muro un’acquasantiera.
Si accede al presbiterio rialzato di un gradino dove all’interno dell’abside campeggia un altare dedicato a S. Maria Assunta il cui paliotto riproduce quasi un piccolo portico scandito da colonnine tortili e da archi trilobati disegnato dall’architetto Biscarini durante il rifacimento della chiesa.
Dietro l’altare pende un Crocifisso cinquecentesco proveniente dal Monastero della Beata Colomba.
Le monache, desiderose di donarlo ad una parrocchia, interpellarono la Curia la quale, nella persona di Don Dino Contini vicecancelliere, lo propose all’allora parroco di Pieve Caina Don Augusto Baciarelli che provvide a farlo restaurare, quindi fu trasferito (tra il 1960-65) nella chiesa parrocchiale con grande concorso di popolo.
Nella spalla sinistra dell’abside una nicchia in pietra finemente scolpita contiene gli oli sacri.
Nel catino absidale si aprono due nicchie una per parte dove a destra troviamo la statua del Redentore e a sinistra quella di Sant’Antonio da Padova.
Scendendo si apre la cappella sinistra dove troviamo l’ultimo altare dove campeggia l’opera d’arte più bella della chiesa, una Madonna della Misericordia di Michelangelo di Maestro Matteo eseguita a tempera su tavola datata 1528 di cui parleremo più avanti.
Nella stessa cappella sul fianco sinistro c’è il Fonte Battesimale in architettura moderna.
In controfacciata una lapide ricorda l’inaugurazione del 1944 alla presenza del Vescovo Vianello.
 

La Madonna della Misericordia

Tale quadro, che porta la data del 1528, fu trasportato alcuni decenni fa nella chiesa parrocchiale dalla chiesetta omonima, all’epoca situata in prossimità della confluenza dei fiumi Caina e Nestore ora scomparsa; la rovina sembra da attribuirsi ad una piena violenta dei rispettivi fiumi nella seconda metà dell’800.
Da allora è rimasto sempre nell’attuale chiesa parrocchiale.
Le Madonne della Misericordia rappresentano una tipologia particolare della devozione mariana, caratterizzata
dalla funzione protettrice in tempi calamitosi, di cui il territorio marscianese può vantare alcune immagini di pregio.
Nei diversi borghi circostanti Marsciano ricorre il tema iconografico della Madonna della Misericordia, opere murali o su tela in cui la Vergine appare tra gli angeli con il mantello aperto a raccogliere sotto la sua protezione la moltitudine implorante dei fedeli.
Realizzate tutte in un arco di tempo limitato che va dall’ultimo quarto del XV sec. alla prima metà del XVI, furono commissionate per placare l’ira di Dio, attraverso l’intercessione della Vergine, a seguito delle gravi epidemie di peste che colpirono Perugia e il suo contado a partire dal 1475.
Elencando i quattro dipinti presenti nel territorio ricordiamo:

L’affresco di S. Maria delle Grazie in Marsciano situata nel quartiere di Tripoli, datato 1479 il cui autore è tuttora ignoto.
La tela nella parrocchiale di Mercatello, proveniente dalla cappella della Madonna delle Piagge non più esistente, fino a qualche decennio fa antistante l’attuale parrocchiale; l’opera di scuola legata all’ambiente perugino è di Michelangelo di Maestro Matteo e risale al 1525.
La tela nella chiesa di S. Maria delle Grazie di Olmeto datata 1525 di autore ignoto.
L’affresco di Tiberio d’Assisi nella parrocchiale di Cerqueto, proveniente dalla chiesa del Crocifisso e di cui resta soltanto il volto.
E per ultima questa tela di Pieve Caina datata 1528 e attribuita a Michelangelo di Maestro Matteo.
 

Percorso delle Madonne della Misericordia nel Marscianese

Chiesa di Mercatello
Chiesa di Olmeto
Chiesa della Madonna di Tripoli
Chiesa di Cerqueto
Porta di Castiglion della Valle
 

Fonti documentative

Ascenso Riccieri – Memorie storiche del Comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1814
Francesco Cavallucci – Marsciano segni e voci dell’uomo – 2005

http://www.regione.umbria.it/documents/18/3213210/PaesaggioMarsciano.pdf/462ebef0-9282-4d7d-a2f4-bdb2fa856a7a

https://www.lavoce.it/riscoprire-le-madonne-della-misericordia/

 

Mappa


Link coordinate: 43.002262 12.263345

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>