Chiesa di Santa Maria Assunta o Pieve Petroia – Maestrello di Perugia (PG)

La chiesa non è visitabile perché dichiarata inagibile.

 

Cenni Storici

Si ha menzione della Pieve in un diploma federiciano dove viene chiamata “Plebs Petroii“; non si conosce bene la derivazione del nome ma si sospetta che anticamente fosse presente una corte di giustizia chiamata Pretorio e col tempo poi si sia trasformato in Petroia.
La chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, era una pievania e nel 1191 risulta tra quelle soggette al patrimonio della Chiesa Romana della Diocesi di Perugia.
L’esistenza di questa parrocchia è attestata già dal catasto del 1500.
Nell’anno 1564 si ha notizia dell’esistenza del fonte battesimale, nonostante se ne ignori la data di erezione; sempre in quest’anno viene unita alla parrocchiale la chiesa di San Gricignano e di Sant’Angelo di Castel Pretino.
Il più antico libro dei battesimi rinvenuto risale al 1566.
La nuova chiesa parrocchiale fu costruita nel 1714 con il campanile con la consueta forma quadrata, tipica della zona.
L’edificio ha subito restauri della facciata nel 1925, del campanile nel 1934 e del tetto nel 1939.
Nel 1987 la Parrocchia è stata soppressa e le competenze sono passate alla parrocchia di San Giovanni Battista in San Giovanni del Prugneto di Perugia.
Attualmente (Aprile 2021) la chiesa è inagibile.
La chiesa è posta nel versante occidentale del Monte Tezio lungo la strada di collegamento che parte da Maestrello, è inserita in un complesso rurale dove l’aula liturgica risulta posizionata ad angolo e più in alto rispetto al fabbricato.
Nelle vicinanze della chiesa e del casale medievale annesso, è presente un antico mulino ad acqua abbandonato dove all’interno ancora si possono vedere le macine in pietra.
 

Aspetto esterno

La facciata a capanna è segnata da uno stucco giallo con un portale ligneo e due finestre con mostra in laterizio equidistanti dall’ideale asse di simmetria; la stessa è affiancata sul lato nord da altre costruzioni.
Le altre facciate non sono visibili per la presenza sui lati di altri corpi edilizi che sopravanzano dal lato sinistro.
L’abside all’esterno si presenta trapezioidale.
Il campanile quadrato è settecentesco, tipico della zona: ricorda S. Giovanni del Pantano e Antognolla.
A lato della chiesa una piccola costruzione ospitava la confraternita della SS. Annunziata.
 

Interno

La chiesa è costituita essenzialmente da un’aula rettangolare di m. 9,90 x 7,70 coperta con volta a botte lunettata le cui pareti sono totalmente decorate.
La navata è coperta con una volta a botte dipinta e contrassegnata da una trabeazione di ordine dorico con le modanature solo disegnate per suddividere le campate all’altezza dei capitelli.
Le superfici delle pareti sono ritmate da paraste e sono decorate nel registro inferiore con tanti anagrammi di IHS e MV.
Il disegno della copertura con cielo stellato si alterna alle decorazioni più ricche poste in corrispondenza delle lunette e degli spazi di risulta fra gli archi.
Nelle due pareti longitudinali sono presenti quattro nicchie con altrettante statue di cui due in legno e precisamente nella prima campata a destra Sant’Antonio Abate e nella prima campata di sinistra San Giovanni Battista; le altre due in gesso sono il Redentore nella seconda campata a destra e Sant’Antonio da Padova nella corrispettiva di sinistra.
Sotto le nicchie delle prime due campate sono disposti i confessionali.
La zona absidale è trapezioidale, con base della stessa larghezza, ospita l’altare maggiore e presenta una pseudo-crociera con tre lunette.
A sinistra dell’altare maggiore, un varco immette nel vano basamentale del campanile che ha inoltre sbocco verso l’abside; a destra un simmetrico volume immette nella sacrestia.
I due altari addossati ai due volumi suddetti posti lateralmente al passaggio sono delimitati da due colonne in stucco che sorreggono una trabeazione sormontata da un timpano triangolare tanto da formare una specie di tempio con alla base le suddette mense.
L’altare a sinistra è dedicato a Maria Santissima Annunziata con la statua della Vergine, mentre quello di destra è dedicato al SS. Crocifisso.
Nella parete dell’altare maggiore, sopra l’organo, vi era una grande pala con l’Incoronazione della Madonna ora trasferita nella chiesa di San Pietro di Canneto.
La controfacciata presenta alla sinistra del portale il battistero e sopra la porta fra le due finestre una grande tela raffigurante l’Assunta.
 

Fonti documentative

Ermanno Polla – San Giovanni del Pantano e il suo intorno, Analisi critica attraverso il rilievo – 1997
Giuseppe Leti Luigi Tittarelli – Le fonti per lo studio della Popolazione della Diocesi di Perugia dalla metà del XVI secolo al 1860; Volume I Guida alle Fonti – 1976
Sandro Tiberini – Le Signorie rurali nell’Umbria Settentrionale; Perugia e Gubbio secc. XI – XIII – 1999

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=3595

 

Nota

La galleria fotografica è stata prodotta di Francesco Brozzetti.
 

Mappa

Link coordinate: 43.192822 12.331929

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