Chiesa di Santa Maria Assunta – Nasciano di Gualdo Tadino (PG)
Cenni Storici
La chiesa di Santa Maria Assunta è situata presso la frazione di Nasciano.
Conosciamo dell’esistenza della chiesa attraverso una Bolla di Papa Clemente III datata 6 Maggio 1188 indirizzata a Senebaldo, Abbate dell’Abbazia di S. Benedetto in Gualdo in cui si confermava all’Abbazia tutti i suoi diritti e privilegi, nonché le sue terre ed il possesso di numerose Chiese e tra gli altri beni, « quicquid est in sancta Maria de Nascano ».
In una consimile Bolla, rilasciata a favore della stessa Badia di S. Benedetto da Papa Alessandro III, il 4 Agosto 1169, tra i possessi Abbaziali non si nominava affatto la Chiesa di Nasciano, quindi dobbiamo dedurne che fu tra il 1169 e il 1188, che questa Chiesa venne in potere dell’Abbazia.
Ma se la fondazione di S. Maria di Nasciano coincise con la sua sottomissione ai Monaci di S. Benedetto, o se invece la Chiesa esisteva già da prima, ciò non è possibile precisare.
La Chiesa di S. Maria di Nasciano, ha sempre dipeso dall’Abbazia Gualdese di S. Benedetto, rimanendo in questa soggezione anche quando divenne Chiesa Parrocchiale.
La sua trasformazione in Parrocchia, si verificò in maniera spontanea, poiché, erano cresciuti di numero gli abitanti della zona ed il Cappellano di S. Maria di Nasciano, finì con il trasformarsi in un Parroco vero e proprio e gli furono assegnate per compenso le rendite dei beni annessi alla Chiesa ed appartenenti all’Abbazia.
Tale trasformazione, non sappiamo con esattezza, quando si verificò, certo è che intorno alla metà del Cinquecento, già era completa.
Il funzionamento della Parrocchia, anche in seguito, non fu mai autonomo, e quel Parroco fu considerato sempre quale proprio Vicario, dagli Abbati Monastici prima e Commendatari poi, che furono a capo del l’Abbazia di S. Benedetto ed ai quali spettava altresì la nomina del Curato suddetto.
Anche il Comune di Gualdo, contribuiva al mantenimento della Chiesa, mediante il pagamento di una decima, la quale, nei primi del Cinquecento, consisteva in sedici soldi e quattro denari ogni semestre.
La chiesa fu sempre munita di Casa Parrocchiale, che venne anzi completamente ricostruita dal Parroco Andrea Anderlini nell’anno 1860, la stessa però fu solo raramente usata dai Parroci, che preferirono abitare in Gualdo o nelle vicinanze, accampando a pretesto l’insufficienza degli spazi.
Questo fatto suscitò, spesse volte le proteste dei Parrocchiani che pretendevano la residenza dei parroci e spesso le proteste sfociavano all’abbandono delle terre ( cinque appezzamenti ) della chiesa che gli stessi dovevano gratuitamente coltivare attirandosi addosso le ire dei Vescovi.
Sin dall’antico, nella Chiesa di S. Maria di Nasciano, si doveva celebrare Messa, in tutte le feste di precetto, però i vari Parroci non sempre adempirono regolarmente un tale mandato, tanto è vero che nel XVI e XVII secolo, vediamo contribuire i Parrocchiani allo stipendio del Parroco, con un nibbio di frumento ogni anno, purché regolarmente egli celebrasse nella loro Chiesa tutti i giorni festivi.
Al Parroco, nella prima metà del Settecento, era anche affidata l’amministrazione di un Monte Frumentario, per uso dei suoi dipendenti.
Aspetto nel tempo
Fino al 1713, nella chiesa esisteva solo l’Altare Maggiore, dedicato a S. Maria Assunta.
In quello stesso anno, ne furono aggiunti altri due, uno laterale in cornu Evangeli, dedicato alla Madonna del Carmine, ed uno di fronte cornu Epistolae, dedicato alla Madonna del Rosario.
Sull’Altare Maggiore campeggiava la pregevole tempera su tavola del 1480, firmata da Matteo da Gualdo, raffigurante la Madonna in trono con il Bambino in grembo, avente ai lati S. Sebastiano e S. Rocco; superiormente reca, la Presentazione di Gesù al Tempio, fiancheggiata dalle due figure dell’Annunciazione, e cioè la Vergine e l’Angelo.
Questo dipinto si trova attualmente presso la Pinacoteca Comunale.
Sempre proveniente da questa chiesa è lo stendardino processionale a due facce: Assunta e Concezione Immacolata del 1486 di Matteo da Gualdo, anch’esso collocato presso la Pinacoteca Comunale.
I due altari sono stati demoliti nel 1907 perché antiestetici ed ingombranti.
Oltre agli altari, esistevano all’interno della chiesa due tombe, aperte nel pavimento, per seppellire i parrocchiani defunti: una per gli adulti ed una per i bambini, anch’esse oggi scomparse.
L’attuale chiesa, fornita di sagrestia, è formata da due parti ben distinte, una anteriore ed una posteriore.
Quest’ultima, coperta da una volta sorretta da quattro pilastri, altro non è se non la primitiva piccola chiesa medioevale.
La parte anteriore, coperta da travatura, ha subito due successivi ingrandimenti, uno nel Settecento e l’altro nel 1927.
Da quest’ultima data ad oggi, sono stati praticati altri restauri ed aggiunte.
Tra queste è stata costruita una Cappella con altare anch’esso dedicato all’Assunta.
La parte più antica della Chiesa, aveva originariamente le pareti ricoperte da numerosi pregevoli dipinti, ma di questi nulla rimane.
Fonti documentative
Bibliografia: Guerrieri R., Storia civile ed ecclesiastica del comune di Gualdo Tadino, Gubbio, Oderisi, 1933.
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