Chiesa di Santa Maria Assunta – Legogne di Norcia (PG)
Cenni Storici
Nei pressi della porta in basso del castello di Legogne, in una piccola piazzetta, si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Non si hanno notizie precise sulla sua edificazione, dall’esame diretto sembra essere un riadattamento e ampliamento di una chiesa preesistente, leggermente ruotata rispetto all’attuale, con aggiunta di speroni inseriti per dare sostegno e rinforzo alla struttura, probabilmente dopo il sisma del 1703.
Ha un’appendice nella vecchia canonica che funge da fondale alla piazzetta adiacente.
Il portale d’ingresso, piacevole interpretazione dialettale di forme rinascimentali, è opera di Buccio da Legogne, firmato e datato 1518.
Interno
L’interno si sviluppa in un unico ambiente a pianta trapezoidale, coperto da un soffitto ligneo dei primi del `600 innervato da grosse cornici con invocazioni mariane attorno allo spazio centrale, dov’è ritornata al suo posto la tela di Santa Maria Assunta (originariamente le tele del soffitto erano tre).
Il pavimento è in mattoni embricati.
L’altare maggiore presenta l’unico affresco firmato e datato di Agostino Carducci (1574), raffigurante l’Assunzione della Vergine; la scena, molto bella, ma rovinata, rappresenta un sepolcro con intorno gli apostoli e in primo piano San Paolo (che prende il posto di Giuda) e San Pietro dal profilo più ispirato.
Nella lunetta un’Assunzione tra Angeli,al di sopra l’Incoronazione della Vergine, a destra e a sinistra scene della vita della Madonna e della Passione di Cristo, distribuite in quattro quadri relazionati con le due porticine della sagrestia.
Sulla parete sinistra è affrescato un Presepio frammentario, con ai lati i profeti Davide e Isaia, opera di un Carducci della fine del XVI secolo.
A seguito di restauri, accanto alla porta del campanile, sono riaffiorati incassati nel muro, dei resti di un altare in stucco compresi nello spessore del muro, del XVI secolo e piccoli frammenti di un affresco del 1400 raffigurante la Madonna della Misericordia con alcuni volti di raccomandate e raccomandati.
Si tratta forse di una delle opere più riuscite di Giovanni Sparapane.
A destra dell’ingresso, si trova un’acquasantiera del XVI secolo.
Fonti documentative
Toscano B., Giacchè L., Ragni B., (1977), L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria
R. Cordella Norcia e Territorio – una mostra un restauro – Norcia 1995
http://www.diagnosticabeniculturali.it/public/download/RELAZIONE_TECNICA/ALLEGATO_1_Relazione_storico_artistica.pdf
http://padis.uniroma1.it/bitstream/10805/2314/1/Da%20Spoletium%20a%20Nursia.pdf
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=31852&RicProgetto=reg%2Dumb
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Da vedere nella zona
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