Chiesa di Santa Maria Assunta – Corciano (PG)
Cenni Storici
All’interno delle mura castellane del paese di Corciano, vicino alla piazza principale, troviamo la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta; si raggiunge salendo dalla porta principale omonima entrando nell’Arco della Vittoria dopo una piccola salita.
La chiesa risale alla prima metà del XIII secolo e il documento più antico che la riguarda risale al 1254, ma si deve pensare che in origine la sede di questa chiesa era in un altro luogo, forse in cima al castello, vicino alla torre del comune, dove è situata la chiesa di Sant’Antonio Abate.
Tra il 1332 e il 1334 assunse il titolo di Pievanìa, precedentemente assegnato alla Plebs Sancti Ioanni Curtiani, cioè alla Pieve del Vescovo.
La chiesa di Santa Maria di Corciano è citata nel Liber Beneficiorum alle dipendenze della mensa vescovile e formò il catasto dei suoi terreni nel 1489.
La sua funzione di Pieve, quindi con la presenza del Fonte Battesimale si ha nel 1565.
Nella seconda metà del XIX sec. la chiesa fu restaurata e abbellita e nel 1834 le fu unita provvisoriamente una parte della parrocchia di San Pietro di Chiugiana, resasi vacante nel 1833.
Fino al 1848 l’edificio religioso non subisce radicali trasformazioni, ma in questo anno il pievano Costanzo Pelagresti promuove il totale rinnovamento della stessa e della canonica e dopo il restauro, il 26 ottobre 1851, la chiesa fu consacrata dall’arcivescovo Gioacchino Pecci, futuro Pontefice Leone XIII.
Nel 1870, su progetto dell’architetto Lardoni di Perugia, venne trasformata da gotica a neoclassica con l’aggiunta del campanile, utilizzando la vicina torre medioevale in pietra a pianta quadrangolare, che la tradizione reputava essere la torre degli antichi feudatari di Corciano, i Della Corgna e i Montemelini.
L’impresa costruttrice fu quella di Domenico Pinelli di Umbertide.
A questa fu aggiunta la cella campanaria in cotto, in stile neorinascimentale, su progetto dell’arch. Nazareno Biscarini e realizzata dal capomastro Alessandro Fiorini.
Nella nuova cella campanaria, il 10 dicembre 1882, vennero issate quattro campane: Leona, Antonia, Michela e Concetta.
La Leona, così chiamata in onore al papa Leone XIII, pesa 12 quintali e porta scritto “Laudo deum verum Plebem voco congrego clerum Defuntos ploro Pestem fugo Festa decoro“.
Sono opera della Fonderia Magni di Lucca.
Nel 1999 venne rifatta la pavimentazione del sagrato della chiesa.
Aspetto esterno
La chiesa presenta un tetto a capanna; la facciata è in pietra lavorata bianco-rosa di Assisi in stile novecentesco, con portale, stipiti e architrave sovrastati da nicchia e rosone, si nota sopra il portale il residuo di un antico rosone.
La facciata laterale, a sinistra, è caratterizzata da contrafforti mentre quella di destra ha parete riportata a mo’ di contrafforte con archi di scarico acuti a mattoni; vecchi pilastri a pietra residui della originaria chiesa.
Isolato dalla chiesa vi è il campanile, antica torre del castello, in pietra con cella a mattoni coronata da mensole e cornici a sbalzo e apertura a bifora.
Interno
La chiesa ha un’aula unica rettangolare con abside di pari ampiezza e presbiterio sopraelevato e una struttura caratterizzata da volte a botte e crociera.
La prima e l’ultima sono volte a botte, mentre le due centrali a crociera con al centro due finestre con parete individuano quattro nicchie corrispondenti a quattro cappelle.
Sulle prime due vi sono i confessionali mentre sulle ultime vi sono due altari.
La controfacciata è pienamente occupata dalla cantoria sorretta da due colonne dove è collocato un organo a canne.
Fu realizzato dai maestri liutai Angelo e Nicola Morettini, celeberrima famiglia perugina del settore, attiva per più di un secolo.
L’organo di Corciano fu realizzato nel 1863 e fu pagato cinquecento lire.
Sotto la cantoria, a destra, è il Fonte battesimale, e dietro un affresco con il Battesimo di Cristo dipinto da Don Guerriero Giappesi nel 1946 ispirato all’arte futurista di Gherardo Dottori.
Seguendo la parete destra si incontra un Crocefisso ligneo di scuola lucchese del 1765 dello scultore cortonese Francesco Fabrucci proveniente dalla Convento di Sant’Agostino e qui trasferito nel 1879.
Subito si incontra uno dei due altari della navata quello dedicato alla Madonna del Rosario, con una statua entro una nicchia contornata dai 15 misteri.
Il presbiterio rialzato contiene l’opera più importante della chiesa, una Pala dell’Assunzione di Maria dipinta da Pietro Vannucci detto “Il Perugino” nel 1513, un’opera di altissimo pregio e grande valore.
In questa pala il Pittore ripropone i suoi schemi caratteristici, i suoi tratti tipici, volti dolci, personaggi trasognati, il paesaggio mite del Trasimeno.
Nel dipinto gli Apostoli, sorpresi e stupiti, guardano la Vergine già in cielo, nella “mandorla” contornata da angeli adoranti e musicanti.
Tommaso “l’incredulo” è in ginocchio la Madonna gli ha gettato la propria cintola che l’Apostolo porta al braccio sinistro; ora crede e adora.
Le formelle della predella, quasi miniature, raffigurano una l’Annunciazione,ove il cielo dell’angelo e la terra della Vergine, ora divise, stanno per unirsi dopo il “si” di Maria; l’altra formella rappresenta il Natale; la gioia serena di una grande Nascita.
La cornice pur non essendo quella pretesa dal Perugino é degna del dipinto che racchiude.
Sotto la Pala si può ammirare il Ciborio o Tabernacolo opera attribuita al pittore senese Bartolomeo Neroni detto il Riccio ( 1505- 1571).
In questo elegante ciborio l’artista si rivela architetto oltre che pittore che si esprime egregia immagini dei santi effigiati nelle formelle.
Scendendo nella parete sinistra si incontra l’altare del Sacro Cuore dove all’interno della nicchia è collocata l’omonima statua, anch’essa incassata con all’esterno una decorazione murale raffigurante San Michele Arcangelo che offre il castello di Corciano alla Protezione del Sacro Cuore, opera di Guerriero Giappesi eseguita nel 1926.
Subito a seguire una nicchia dove è conservata un’altra opera di straordinario valore artistico, il Gonfalone della Peste, raffigurante la Madonna della Misericordia che protegge sotto il suo mantello gli abitanti del castello ed il castello stesso.
Fu fatto da Benedetto Bonfigli nel 1472 per la chiesa di Sant’Agostino e fu poi trasferito in questa chiesa nel 1879.
Nel gonfalone è riprodotta, in basso, la cittadina di Corciano, quest’ultima colpisce per l’attenzione con la quale l’artista ha riprodotto l’antico castello, assai simile al paese attuale.
Il Gonfalone originale è conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria quella presente in chiesa è una perfetta riproduzione.
Accanto alla porta nella parete destra in entrata, contrapposto al Fonte Battesimale, si trova il monumento funebre del cardinal Rotelli, realizzato nel 1891 dallo scultore Luchetti di Perugia.
Pala del Perugino
Il 18 dicembre 1512, il parroco e il sindaco del castello di Corciano, Cristoforo Ciacci e Luca di Matteo Baroni, dopo aver raccolto parte dei fondi necessari ottenuti grazie a lasciti testamentari, si recarono alla volta di Perugia per stipulare un contratto con quello che veniva ritenuto il maestro più importante del momento, per la realizzazione di una Pala da porsi sull’altare maggiore della chiesa parrocchiale intitolata alla Vergine Assunta in cielo, da farsi “Con oro et altri colori buoni“.
Il contratto fu stipulato dal notaio Felice di Antonio ed il pittore lo sottoscrive per un compenso di 100 fiorini e si impegna ad eseguire il dipinto nell’arco di otto mesi.
La Pala risale alla fase tarda della produzione del Perugino e risente dell’influenza della pittura leonardesca.
I colori cangianti, l’uso dell’oro, la cura del dettaglio e l’eleganza delle figure rendono il dipinto un’opera di grande pregio.
Fonti documentative
http://www.comune.corciano.pg.it/index.php/turismo-e-cultura/content/320-la-chiesa-di-santa-maria-assunta
https://www.umbriatourism.it/it/-/chiesa-di-santa-maria-assunta
https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-69-perugia/citta-2369-corciano/2364-chiesa-di-santa-maria-assunta/notizie-storiche#tab
http://www.arte.it/calendario-arte/perugia/mostra-con-oro-e-colori-preziosi-e-buoni-perugino-a-corciano-1513-2013-i-500-anni-della-pala-dell-assunta-4111
http://www.comune.corciano.pg.it/index.php/turismo-e-cultura/content/317-pala-di-corciano
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