Chiesa di Santa Maria Assunta – Cerqueto di Marsciano (PG)

La chiesa è sulla piazza del paese e conserva affreschi del Perugino e di Tiberio d’Assisi.

 

Cenni Storici

La costruzione della Chiesa di Santa Maria Assunta risale ad un periodo precedente al 1163: questa è la prima data di cui si hanno notizie certe dell’edificio, infatti Federico Barbarossa la confermò in un diploma imperiale nel 1163 con cui questi riceve sotto la sua protezione il vescovo di Perugia e la Cattedrale con le rispettive chiese, e tra quelle soggette alla Cattedrale nomina espressamente “Castrum Cerqueti”.
La Chiesa venne poi citata anche nel Liber Contractuum del 1331-32 dove si ricorda che fu costituita nel 1322 come “canonicato estrinseco”, il che voleva significare che era retta da un canonico.
Fra i canonici estrinsechi che ressero la chiesa di Cerqueto ci fu Giovanni di Rustico Montemelini, nel 1447 e Valmario Baglioni, morto nel 1524.
Una delle campane di questa chiesa fu fatta nel 1394 come si rileva dalla sua iscrizione, un’altra reca invece la data del 1523.
Nel 1779 l’edificio fu ristrutturato e portato allo stato attuale, il tetto fu restaurato infine nel 1945.
La Chiesa si trova al centro del paese con la facciata principale con l’ingresso su piazza Beato Giacomo e il campanile su piazza XXV aprile.
 

Aspetto esterno

La facciata principale è piana con grande portale in mattoni sagomati con mosaico nella lunetta datato 1984. Superiormente una finestra arcuata con mostre in mattoni.
Il timpano ha cornice intonacata e due piramidi terminali agli angoli. Gli spigoli scendono con due volute che nascondono il tettuccio dell’ispessimento di base.
Sulla destra una lapide ricorda il Beato Giacomo da Cerqueto cui si dedica la piazza.
A sinistra la chiesa è parzialmente coperta da case, una delle quali è la canonica che fa angolo con la facciata e reca il Monumento ai Caduti.
Il lato destro mostra, nella parte inferiore la sua maggiore antichità e mostra inoltre variazioni di porte e finestre. A sinistra di questa parte antica c’è la parete riportata a filo e a destra il Campanile in parte aggettante e con leggera e diversa inclinazione.
Superiormente la parete è arretrata in corrispondenza del cornicione.
Anche il campanile che si trova invece a destra dell’abside, è di buona architettura, ha sagome in mattoni, dal cornicione in su. Il retro del campanile è totalmente in vista, mentre l’abside che ha angolo in pietra lavorata, è in parte coperta da casa ed ha sottogronda un finestrone uguale a quello di facciata, oggi tamponato.
All’interno del campanile, si trova una campana realizzata nel 1394, come si rileva dalla sua iscrizione. Una grande quantità di pietre di recupero ben lavorate formano le pareti della chiesa.
La struttura è realizzata in muratura mista intonacata con lesene e stucchi di ordine ionico e cornicione sull’intero perimetro della chiesa.
A sinistra della facciata principale, con breve scalinata e a breve distanza c’è la piccola Chiesa di Santa Caterina oggi adibita a magazzino.
 

Interno

La Chiesa di Santa Maria Assunta è di forma rettangolare con vertici stondati e abside quadrata profonda circa la metà della larghezza per costituire un coro dietro l’altare maggiore. Il presbiterio è rialzato di un gradino.
A destra dell’ingresso, nell’angolo ricurvo, è alloggiata la scala per la cantoria, posta a ballatoio su due colonne ioniche.
A destra, sempre nella parte ricurva, era alloggiato, su piccolo vano, il Fonte Battesimale.
Volta a botte con lunette e quattro finestre solo nell’aula. Le volte sono scandite da fasce piane a leggero risalto.
La chiesa oltre ai vertici ricurvi è divisa in quattro campate; una breve verso l’ingresso con i confessionali incassati nel muro e l’altra breve inclusa nel presbiterio; a sinistra di quest’ultimo la porta della sacrestia e a destra un accesso esterno con tre gradini.
Le campate centrali, due per parte, contengono quattro altari in nicchia entro arcate.
La copertura è lignea, restaurata nel 2009, con manto in tegole e coppi, mentre il pavimento è realizzato in cotto moderno a spina di pesce e presbiterio in Trani.
Dietro l’altare maggiore c’è un quadro con la Madre della Misericordia coronata del gennaio 1905.
I quattro altari laterali sono rimasti con la coloritura originale.
Il presbiterio fu realizzato nel 2000, tutto in marmo compreso la nuova fonte battesimale e l’elemento decorativo posto sotto il tabernacolo, realizzato in occasione dell’anno giubilare.
L’altare contiene le spoglie (rivestite in cera) del Beato Giacomo da Cerqueto.
La sede è in legno; la sponda della stessa è il gradino del precedente altare ed ha tre nicchie con statue di gesso preesistenti.
Le statue erano originariamente cinque, cioè Gesù e i quattro Evangelisti.
Il 21 aprile 1956 il corpo del Beato Giacomo da Cerqueto, frate agostiniano (1284-1367) che dopo la sua morte riscosse culto pubblico, fu trasferito dalla chiesa degli Agostiniani di Perugia a quella di Cerqueto e collocato sotto l’altare maggiore.
I quattro altari laterali sono stati realizzati alla fine del diciannovesimo secolo da Luigi Agretti.
Nel primo altare a sinistra dipinto eseguito con olio su tela nella prima metà del secolo XVIII: Sant’Antonio Abate con libro e fuoco, di Giovanni Antonio Garbi, il Santo è rappresentato vestito da eremita in un luogo roccioso e desolato.
Ha lo sguardo rivolto verso il cielo ed alla sua destra ha un crocifisso e il bastone a forma di “T” con la campanella. Ai suoi piedi un libro aperto ed il fuoco.
Sulla parete destra del presbiterio si trova un’importante opera d’arte, proveniente dalla Chiesa del Crocifisso di Cerqueto: la Crocifissione di Tiberio di Diotallevi da Assisi, realizzata tra i il 1515 e il 1518.
Le quattro figure, quella di Gesù Cristo, della Madonna, di San Giovanni e quella della Maddalena disperatamente inginocchiata ai piedi della croce sono esaltate dal colore che le stacca dal delicato paesaggio dagli alberi filigranati. Quattro angeli sono inginocchiati su minuscole nubi.
Sempre del Tiberio d’Assisi posta sotto la Crocifissione troviamo la Madonna della Misericordia, raffigurata con un manto verde e due angioletti ai lati. Lo sfondo è rosso con decorazioni floreali entro cornici a volute.
Nel secondo altare di destra un affresco con San Sebastiano del 1478, la più antica opera autentica di Pietro Vannucci detto il Perugino, proveniente dalla cappella di Maria Maddalena distrutta nel 1779.
Affresco voluto dalle genti di Cerqueto quale voto per il pericolo della peste.
Quella del 1478 imperversa già da cinque anni e in città sparì solo nell’anno seguente.
Il dipinto, posto nel secondo altare, sulla destra della Chiesa, è considerato la prima opera firmata e datata da Pietro di Cristoforo Vannucci.
Il giovane Santo è legato ad una colonna di marmo scuro con base bianca ed ha il corpo trafitto da frecce.
A sinistra è San Rocco ben identificabile per la piaga sulla coscia e in abiti da pellegrino con il bastone e a destra è con ogni probabilità San Pietro del quale rimane solo parte della figura.
Il San Sebastiano rappresenta l’asse della composizione, ha una struttura colonnare con i piedi disposti di scorcio sopra un cornicione.
La luce proviene da destra e mette in risalto il colore che costruisce le forme. Il corpo del Santo acquista il significato di statua.
Nel primo altare di destra dipinto ad olio su tela realizzati nella prima metà del settecento: la Madonna del Rosario, di autore ignoto.
La Vergine Maria è rappresentata con il Bambino in braccio al centro in un contorno chiuso di nubi e angeli. In basso a sinistra è San Domenico con un ramo di gigli e a destra San Bernardino da Siena e Santa Caterina da Siena con in mano una croce.
Risalta la colorazione degli abiti della vergine e il dispiegarsi dei panneggi delle figure.
 

Le Madonne della Misericordia nel Marscianese

Le Madonne della Misericordia rappresentano una tipologia particolare della devozione alla Madonna, caratterizzata
dalla funzione protettrice in tempi calamitosi, di cui il territorio marscianese può vantare alcune immagini di pregio.
Nei diversi borghi circostanti Marsciano ricorre il tema iconografico della Madonna della Misericordia, opere murali o su tela in cui la Vergine appare tra gli angeli con il mantello aperto a raccogliere sotto la sua protezione la moltitudine implorante dei fedeli.
Realizzate tutte in un arco di tempo limitato che va dall’ultimo quarto del XV sec. alla prima metà del XVI, furono commissionate per placare l’ira di Dio, attraverso l’intercessione della Vergine, a seguito delle gravi epidemie di peste che colpirono Perugia e il suo contado a partire dal 1475.
Elencando i dipinti presenti nel territorio ricordiamo:
La tela di Pieve Caina datata 1528 e attribuita a Michelangelo di Maestro Matteo.
Lo stesso tema è riproposto nell’affresco (molto deteriorato) nella nicchia interna della porta del castello di Castiglion della Valle.
La tela nella chiesa di S. Maria delle Grazie di Olmeto datata 1525 di autore ignoto.
L’affresco staccato nella parrocchiale di Mercatello, proveniente dalla cappella della Madonna delle Piagge non più esistente, fino a qualche decennio fa antistante l’attuale parrocchiale; l’opera di scuola legata all’ambiente perugino è di Michelangelo di Maestro Matteo e risale al 1525.
L’affresco di S. Maria delle Grazie in Marsciano situata nel quartiere di Tripoli, datato 1479 il cui autore è tuttora ignoto.
 

Percorso delle Madonne della Misericordia nel Marscianese

Chiesa di Mercatello
Chiesa di Pieve Caina
Chiesa di Olmeto
Chiesa della Madonna di Tripoli
Porta di Castiglion della Valle
 

Fonti documentative

http://www.cerqueto.com/

Ascenso Riccieri – Memorie storiche del comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1914

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/

 

Mappa

Link alle coordinate

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