Chiesa di Santa Maria Annunziata – Montecolognola
Cenni Storici
All’interno del castello di Montecolognola, nel punto più alto e per volontà della città di Perugia, nel corso dei primi decenni del Trecento, fu edificata la chiesa intitolata a S. Maria e la più antica menzione della stessa si ha nel 1334, quando il suo rettore, il prete Angelo di Giovanni, l’11 giugno concesse a Cino di Guidarello di Pian di Carpine del terreno a lavoreccio.
Se la struttura non è riportata nelle “Rationes decimarum” degli anni 1332-1334, lo si deve, secondo il Riganelli, al fatto che proprio in quegli anni dovette provvedersi alla sua erezione o che questa si era avuta da poco tempo.
La prima iscrizione al catasto della parrocchia di S. Maria o S. Maria Annunziata si ebbe nel 1361 quando la stessa disponeva di un reddito catastale di 34 lire e 10 soldi ed è nominata come “Pieve di S. Maria de castro Montis Cholognole” e successivamente appare anche negli estimi del 1444 e del 1493.
La chiesa ha subito seri danni dopo i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale che causarono il crollo del tetto.
La parte inferiore della torre campanaria è antica quanto la chiesa.
La parte più alta con la cella campanaria è stata ricostruita nel dopoguerra.
A pianta quadrangolare questa chiesa aveva in origine un andamento nord-sud, lungo l’asse viario principale che attraversava il castello, mentre attualmente, dopo la ricostruzione avutasi nel secondo dopoguerra tra il 1946-47 curata dalla Soprintendenza ai Monumenti a causa delle vicissitudini patite dalla struttura, l’orientamento è est-ovest.
Nel 1949 il parroco don Giuseppe Aureli incaricò il pittore Gerardo Dottori di adibire, progettandone l’architettura, l’antica sacrestia a cappella dedicata a Santa Lucia e nello stesso anno il pittore decorò anche la cappella con tempere.
Nel 1969 la cappella di Santa Lucia fu restaurata a spese di Romano Migliarini che incaricò ancora una volta lo stesso Dottori.
Aspetto esterno
Originariamente la chiesa era orientata trasversalmente rispetto all’attuale ed era più lunga di almeno una campata, nella ristrutturazione è stata realizzata la facciata sulla via.
La facciata è in arenaria a vista ed è organizzata a tre porte a simulazione della presenza di tre navate.
Ha tre portali, il centrale a doppia ghiera sovrastato da tre finestre ad arco (trifora) con le paraste ai fianchi che si chiudono ad arco con al centro una nicchia semicircolare.
Le porte laterali sono sovrastate da due rosoncini mentre le facciate laterali sono inglobate nell’abitato.
Nella parte posteriore presenta il corpo dell’abside, in pietra a vista con cinque monofore molto alte.
La parete, esternamente, presenta residui delle vecchie finestre di cui una a rosone, sotto il quale vi era una porta.
Addossato alla chiesa, sul lato sinistro, vi è il massiccio campanile a pianta quadrangolare.
Interno
La chiesa è quasi quadrata, divisa da due grandi arconi per tutta la sua lunghezza, a sinistra è stata messa in luce la presenza di un terzo arcone con affreschi.
A destra vi sono due porte che affiancavano l’antico altare, erano di ingresso alla sacrestia; la seconda porta è stata trasformata in cappella, affrescata da Gerardo Dottori nel 1949, in fondo è stata costruita un’abside nuova con ambulacro.
All’interno della struttura religiosa si conservano pregevoli dipinti degli ultimi secoli del medioevo e dell’inizio dell’età moderna, fra i primi un affresco dell’Annunciazione a Maria e Adorazione dei Magi di scuola umbra del primo quarto del secolo XVI che doveva costituire la parete di fondo dell’altare secondo il vecchio orientamento della struttura.
Sopra l’arco dell’abside, durante i lavori di restauro, è stata collocata una maiolica raffigurante l’Annunciazione che reca la data 1584 e che in precedenza si trovava sopra la porta d’ingresso della chiesa.
All’interno dell’edificio religioso era conservata una pietra tombale su cui è scolpita una figura femminile.
La pietra, del 1439, reca tutt’attorno alla figura femminile una lunga iscrizione che purtroppo, a causa dell’usura, è leggibile soltanto parzialmente.
Nel corso degli anni ’90 del secolo XX, il comitato paesano ha provveduto a murare la pietra all’esterno dell’abitazione del parroco.
Fonti documentative
G. RIGANELLI, Religione e strutture religiose in area magionese dall’antichità ai primi secoli dell’età moderna, in Magione: venti secoli di storia, cultura, ritratti e spiritualità, Magione 2001, pp. 1-177.
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=3388
http://www.magionecultura.it/
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