Chiesa di San Vitale de Murellis – Melezzole di Montecchio (TR)

La chiesa di trova su un pendio di fronte al castello di Melezzole.

 

Cenni Storici

Posta tra le campagne di Melezzole e Toscolano era censito nel Catalogo come “San Vitale delle Murelle” ed in effetti questa piccola chiesa posta a poca distanza da Melezzole, sul versante di Toscolano, appare essere il capoluogo della “Villa Murellis” elencata tra quelle del plebato in Santa Maria in Gallazzano, nel rilevamento del 1290, con ben 11 fuochi.
Delle vestigia del passato oggi non resta traccia.
In merito al nome Pietro Stefanucci, agli inizi del Seicento, diceva con qualche fantasia che erano caratterizzate da muretti o “Murelli” per sedere, donde il nome del villaggio.
La struttura era annessa ad un “Hospitale” per pellegrini.
Della chiesa, invece, così si scriveva nel Dizionario: “San Vitale de’ Murellis a Melezzole: chiesa che ancora esiste con una selva, di molta devozione di quelle parti, che fu unita alla cura di Melezzole l’anno 1574”.
Il centro delle Murelle decadde evidentemente insieme con gli altri, ville e castelli, contemporaneamente all’accrescersi di Melezzole, e questo, come già precedentemente accennato, per la scelta di Todi che preferì concentrare la sua attenzione su questo per offrire maggior sicurezza lungo la strada che conduceva in Maremma per Viterbo, di cui allo Statuto di Todi del 1337.
Sappiamo per certo che intorno alla metà del XVI secolo (1574) la chiesa appariva semidiroccata e questa è senz’altro un’altra ragione della sua unione con San Biagio di Melezzole.
Lo stato di abbandono è documentato in una visita pastorale del 1573 dalla quale emerge che in quell’anno San Vitale, privo di rettore, si trovava “sotto la cura della comunità”.
Ancor più chiara è la relazione che il visitatore fece nel 1600 quando il luogo era già annesso all’arcipretura di Melezzole.
Vi si diceva infatti che la situazione era addirittura “indecente“; il tetto non aveva più pianelle, le pareti erano sporche, il pavimento non aveva più il manto di copertura.
In queste condizioni il prelato riunita la popolazione di Melezzole, concordò il restauro della chiesa rinnovando la secolare usanza della processione di San Vitale a cura dei fedeli di Melezzole e di Toscolano.
In questo nuovo fervore di iniziative va inquadrata anche l’opera dei “Santesi della Società del Corpo di Cristo” che provvidero anche a fornire l’edificio di una porta per impedire l’ingresso di “bruta animala”.
La festa di San Vitale si celebra la domenica più vicina al 28 aprile con la tradizionale processione che unisce le comunità religiose di Melezzole e Toscolano.
 

Interno

Oggi la chiesetta, restaurata, conserva sulla parete di destra cinque affreschi votivi, quattro dei quali, attribuibili a scuola locale degli inizi del XVI secolo, ed il quinto, più grande e quasi centrale rispetto agli altri, raffigurante Sant’Agata con i seni tagliati in mano, da porre intorno all’ultimo quarto dello stesso secolo.
Sull’altare una Santa Barbara facente parte del verso di uno stendardo da processione della fine del XVI secolo.
Sul recto dello stesso è dipinta una Madonna con Bambino, Santa Lucia e Santa Martire.
Nulla si sa di una immagine di San Vitale di cui si dibatté nel pubblico e generale consiglio di Melezzole dal 13 maggio al 22 agosto 1790, durante il quale si decise di chiedere l’autorizzazione alla spesa di scudi 22 e 56 alla Congregazione del Buon Governo “per far dipingere un quadro da situarsi nella chiesa di San Vitale”.
La cornice doveva essere fatta in oro e argento ed indorata con la spesa di scudi 2.56 da Luigi Melchiorri di Todi; a Damaso Bovalini, pittore sempre di Todi, il compito di raffigurare “le immagini di San Vitale martire, a destra san Giovanni Battista e a sinistra di santa Lucia in egual grandezza con una gloria di sarafini da capo a detto quadro” per 20 scudi.
Si pensa che l’opera di m 1,75 di altezza e m 1,00 di larghezza non sia stata mai realizzata.
 

Fonti documentative

G. Comez M. Fiaschini – Melezzole Torre Errighi Fratta Loreto Storia di tre castelli Medievali – 1989
Cartellonistica sul posto
 

Nota di ringraziamento

Per gentile concessione della Diocesi Orvieto – Todi.
 

Da vedere nella zona

Castello di Melezzole
 

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