Chiesa di San Venanzio – San Venanzo (TR)
Cenni Storici
La chiesa è dedicata a Venanzio, un nobile romano convertitosi al cristianesimo che subì il martirio sotto l’imperatore Decio ed è venerato dalla chiesa cattolica come santo e martire.
Le reliquie sono custodite nella cattedrale di Camerino, la città dove il Santo nacque.
La leggenda racconta che Santo Venanzio, di ritorno da Roma, si sia fermato nelle vicinanze del paese per far abbeverare i cavalli dei soldati che lo avevano in custodia, allora trafisse con una spada la roccia sopra la quale un cavallo aveva appoggiato la zampa e dalla fessura sgorgò acqua.
Tuttora nel paese si ricorda questo avvenimento celebrando una messa la domenica precedente il 18 maggio presso l’edicola costruita nelle vicinanze della sorgente che sgorga lungo il corso del torrente Faena.
Il luogo viene localmente chiamato “Traccio di San Venanzo” per il fatto che nella roccia sembra essere impressa l’orma di un cavallo.
La chiesa, collocata all’ingresso del paese verso Orvieto, è stata costruita tra il 1910 e il 1913 dall’architetto perugino Edoardo Vignaroli, in sostituzione di quella duecentesca dedicata sempre al patrono San Venanzio Martire che sorgeva dentro le mura castellane.
Un precedente progetto dell’architetto romano Giulio De Angelis del 1903 prevedeva la costruzione in stile romanico, poi invece fu variato in forme che richiamano l’arte neogotica.
La cerimonia della posa della prima pietra avvenne il 6 novembre, alla presenza del Vescovo di Orvieto Salvatore Fratocchi e la consacrazione avvenne il 17 maggio 1913, pur non essendo terminati i lavori; non erano infatti disponibili i fondi per il completamento delle opere, tra cui la realizzazione del campanile, della cunetta esterna di protezione contro l’umidità, degli altari minori e della balaustra.
L’edificio, lasciato incompiuto, ebbe ben presto necessità di restauri.
Una relazione tecnica del 1922, citando la perizia risalente all’anno prima a firma dell’Ing. Vignaroli, progettista e direttore dei lavori della fabbrica, definisce di estrema urgenza la riparazione del tetto ed il completamento del campanile, lasciato scoperto, così come l’intonacatura esterna della parete sud e la riparazione di alcuni infissi, per impedire “l’ulteriore infradiciamento dei muri ed il continuo allagamento della chiesa“.
Le citate opere di completamento e restauro furono quindi realizzate negli anni immediatamente successivi; fra di esse, la maiolica posta a decorazione della lunetta del portale d’accesso riporta la data del 1925.
Nel 1984 la Chiesa di San Venanzo subì un consistente intervento di restauro fra cui la copertura del campanile.
Dopo il terremoto del 9 settembre 1985 si dovette intervenire nuovamente nel maggio del 1991 per la salvaguardia della casa parrocchiale e della stessa chiesa.
Nel novembre 2014 l’edificio è stato oggetto di un intervento di recupero, consistente nella realizzazione di un’intercapedine di aerazione esterna, sul lato nord del fabbricato, con restauro delle pareti interne ammalorate.
Aspetto esterno
La facciata è in pietra a facciavista e ricorsi in mattoni, con decorazioni in terracotta; presenta un portale lunettato, collocato su quattro gradini d’accesso, con cornice in stile gotico e sovrastante rosone,
All’interno della lunetta si trova un bassorilievo in ceramica, opera della scultrice Elisa Mayo raffigurante la Madonna con il Bambino, realizzata nel 1925 su commissione del conte Eugenio Faina.
La torre campanaria è collocata sul retro dell’edificio.
Interno
L’edificio presenta un impianto a croce latina, con navata unica, presbiterio rialzato ed abside poligonale, realizzato in stile neogotico.
L’interno dell’edificio, intonacato e tinteggiato, è caratterizzato dalla presenza di archi diaframma a sesto acuto su paraste a definizione delle campate; sono presenti tre altari, uno maggiore e due laterali.
La navata si presenta voltata a botte lunettata con archi diaframma; il presbiterio è coperto con volte a crociera, mentre l’abside è coperto con cupola a cinque spicchi costolonati.
Sull’altare maggiore campeggia un Crocifisso realizzato in ceramica orvietana, mentre lungo le pareti laterali è dipinta sempre su ceramica orvietana una magnifica sequenza che ci ripropone la Via Crucis (opera della pittrice Mirella Cecconi di Orvieto).
All’interno si conservano due tele provenienti dalla chiesa castellana: una raffigura la Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina; l’altra, dipinta dal pittore sanvenanzese Lorenzo Faina nel 1793 circa, ritrae il patrono San Venanzio in abiti militari romani che sorregge in mano il paese raffigurandolo così come appariva alla fine del Settecento.
Nell’oratorio della chiesa parrocchiale si conserva un’altra preziosa tela del 1700 che riproduce S. Anna.
Fonti documentative
Cartellonistica in loco
P. Caruso – San Venanzo le sue frazioni, la sua gente ieri e oggi – 1996
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=87350
https://www.liveorvieto.com/san-venanzo-chiesa-di-san-venanzo-martire/
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso l’autorizzazione alla pubblicazione delle foto degli interni della chiesa.